Chi è Giada Carboni?
Sono un’appassionata di storia dell’arte e di architettura che vive a Roma. Una città che mi ha consentito non solo di circondarmi delle innumerevoli meraviglie che conosciamo tutti, ma anche di curiosare tra le strade e tra gli angoli di questa bella città. Io sono anche una
persona curiosa delle cose che mi circondano per cui mi piace scoprire qualcosa di sconosciuto, di non noto ai più. Per questo ho unito alla mia passione per l’arte, anche il desiderio di conoscere…
Raccontaci brevemente il tuo libro.
Il mio libro parla proprio di questo. Per esempio, non tutti conoscono la Torre dei Venti che si trova nella Città del Vaticano, la Casa dei Mostri che è diventata una biblioteca, la Casa del passeggero detta anche “albergo diurno”, alcune leggende come la Sedia del Diavolo,
la leggenda della Spada d’Orlando e tante altre curiosità che non vengono considerate né consigliate dalle guide turistiche più rinomate. Ed è per questo motivo che il libro si intitola Piccole e grandi meraviglie di Roma. È uscito quest’anno proprio nel giorno in cui si celebra
il Natale di Roma: il 21 aprile in omaggio a questa città straordinaria ed è stato pubblicato dalla PAV Edizioni.
Fiori e natura sono importanti?
Certo, nei miei libri colgo spesso l’occasione di parlare anche dei paesaggi naturalistici chemi circondano: in questo libro su Roma, parlo di più del Roseto comunale che in ogni stagione offre un tripudio di colori, forme e profumi; dei giardini e dei parchi, per esempio, di
quello attraversato dal terzo fiume di Roma, o dei parchi di Villa Ada, di Monte Mario e della Tenuta dei Massimi sulla via Pisana, ma ce ne sono altri di cui parlo perché sono convinta dell’importanza che hanno i fiori e le piante nella vita di tutti noi. Io rimango sempre
entusiasta, per esempio, quando sento parlare di iniziative promosse spesso per ricordare una persona che non c’è più o un proprio caro, seminando le sementi di una pianta. Gli alberi possono essere considerati davvero come esseri umani che crescono a dismisura per ricambiare la nostra devozione alla loro cura.
Se dovessi paragonare il tuo libro ad un balsamo, quale sceglieresti?
Un balsamo nutriente ricco di estratti della pianta di Gingko Biloba. Roma possiede di sicuro alcuni esemplari di questa pianta asiatica ritenuti “monumentali”: il più spettacolare si trova nel parco di Villa Sciarra. Ed anche l’orto botanico di Villa Corsini ha più di un
esemplare, ma non così antichi come questo. E siccome spesso si dice che “La cultura è un bene primario come l’acqua.”, credo proprio di poter paragonare il mio libro ad un
balsamo nutriente…