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Oggi parliamo di una foto di Annalisa,
Un primo piano di un cavallo.
Come si può facilmente vedere non è un primo piano classico a cui siamo abituati e neanche una foto impegnata a ricercare, una qualsiasi armonia nelle forme eleganti dei cavalli o altri animali.
Presenta invece un muso ripreso dal basso verso l’alto a distanza ravvicinata.
Quasi sorridente, quasi avesse qualcosa da dire.
Diciamo subito che il saper inquadrare un soggetto così fortemente fotografato cercando un punto differente se non proprio originalissimo rende la foto già interessante perché non siamo abituati a veder le cose da angolazioni insolite.
Il cercare punti di vista insoliti, come tecnica fotografica infatti è spesso materia di corsi fotografici per principianti, produce da subito foto più piacevoli da guardare, tale espediente viene spesso archiviato e dimenticato dai fotografi più maturi ma che tendono a impigrirsi.
Torniamo alla foto, l’intenzione di far sorridere è aiutata dalla forma di tutti quei peli sporgenti e dalla bocca “sorridente” e anche questo è un punto a favore di Annalisa che ha scelto un soggetto particolarmente ironico.
È cosa difficile, fotografare con ironia. La fotografia non è un veicolo comunicativo molto idoneo in quanto essendo spesso immediata trova in altre emozioni la sua priorità. Chi riesce a metter una punta di ironia in una foto è solitamente a esperienza mia, un osservatore e ricercatore della medesima.
Per il resto la foto in sé sembra non esser stata curata una volta scattata, cioè è priva di un minimo di aggiustamento, i contrasti son deboli e lo spazio lasciato al blu di fondo non armonico dove sarebbe stato sufficiente un ridimensionamento .
Ma per questo c’è sempre tempo a rimediare.
Detto questo la foto raggiunge il suo obiettivo, risultando subito interessante e in grado di trattenere gli sguardi facendo sorridere.
Pestarino Roberto.www.fotorobit.it
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