Calcio

I bilanci delle 20 di A: Atalanta, Udinese e Juve sul podio

Articolo di Simone Cataldo
Il calciomercato ha vissuto il suo ultimo atto circa 48 ore fa, ed ora è arrivato il momento di tracciare una
linea finale, non per dare un i voti agli acquisti, ma per identificare il bilancio tra acquisti e cessioni dei 20
club di A. Senza dubbio, il saldo finale rimane un fattore di vitale importanza per tutte le società dei massimi
campionati europei, che desiderano chiudere ogni sessione di calciomercato in positivo per evitare problemi
finanziari al termine della stagione.
Il dato finale riporta che solo sei squadre su venti di Serie A hanno terminato il calciomercato in positivo,
con le entrate che sono risultate maggiori alle spese. Sul podio Atalanta, Udinese e Juventus, squadre che
sono riuscite a monetizzare grazie alle cessioni ed i riscatti dei propri prezzi pregiati del settore giovanile. La
dea grazie ai riscatti da parte del Milan per Kessie, della Spal per Petagna ed infine della Roma per Cristante,
per un totale di 47 milioni di euro entrati nelle casse bergamasche. Invece i Friulani hanno incassato 32
milioni grazie alla cessione del talentuoso esterno Pezzella (4,5) e grazie ai riscatti di Meret (25) e Karnezis
(2,5) da parte del Napoli per un totale di 27,5 milioni. Infine, la terza classificata, si fa per dire, è la Madama
bianconera, che ha reso vani i grandi investimenti, monetizzando in uscita con le cessioni di Cancelo (60),
Spinazzola (29,5) e Kean (27,5 + 2,5). Ma come detto in precedenza, anche la vecchia signora ha incassato
molto grazie ai riscatti dei propri giovani, ovvero: Audero alla Sampdoria (20), Orsolini al Bologna (15),
Sturaro al Genoa (16,5), Cerri al Cagliari (9), ed infine quelli di Rogerio (6), Mancuso (5) e Marrone (1)
riscattati rispettivamente da Sassuolo, Pescara e Hellas Verona.
Le ultime tre ad aver chiuso in positivo sono in rispettivo ordine Sassuolo, Torino e Sampdoria. I neroverdi
Nonostante gli importanti investimenti che hanno accolto in Emilia, giocatori blasonati come Obiang,
Chiriches, Caputo, Toljan, Traoré e Defrel, la società ha deciso di operare in uscita. Importante il riscatto di
Politano da parte dell’Inter per 20 milioni e le cessioni di Sensi sempre ai nerazzurri (5+22), Demiral alla
Juventus (18) e di Boateng (1). La sponda granata del capoluogo piemontese, nonostante le contestazioni
per i mancati investimenti che hanno “costretto” il toro ad uscire dall’Europa, potranno consolarsi con
l’arrivo di Verdi (2+20+3) e di Laxalt in prestito dal Milan (1). Al netto dei guadagni arrivati dalle cessioni a
titolo definitivo di Niang al Rennes (14,5), Ljajic al Besiktas (6,5) e di Avelar al Corinthas (2), ha riscattato a
sua volta Zaza dal Valencia (12), Aina dal Chelsea (10), Djidji dal Nantes (4,5) ed infine Ansaldi dall’Inter
(2,5). Chiude la Sampdoria che con un saldo in positivo di 4,5 milioni di euro, causa le cessioni di Praet al
Leicester City (25) e di Andersen al Lione (24+6). Soldi, investiti molto male dalla società blucerchiata che ha
acquistato dal Chievo: Depaoli (4,5), Lerìs (2) e Seculin (1,5). Inoltre, non sono bastati i soldi investiti per
Murillo dal Valencia (10), Chabot dal Groninger (4,5), Maroni dal Boca Juniors (prestito 1), Rigoni dallo Zenit
(prestito 0,500) e per ultimo l’acquisto di Kaique Rocha dal Santos (2).
Calciomercato atroce per le due milanesi che, dati alla mano, risultano essere i club con maggiore saldo in
negativo. All’Inter non bastano i soldi guadagnati grazie alle cessioni di Pinamonti al Genoa (18), Adorante al
Parma (5), Perisic al Bayern Monaco (prestito 5) e di Sala (2) e Gravillon al Sassuolo (1). Troppe poche
entrate, le quali non possono rimediare agli investimenti per Sensi (5+22), Barella (12+25), Lukaku (65+10),
Politano (20), Radu (8) e Agoumé (4,5). Se i nerazzurri concludono con un saldo in negativo di 105 milioni, i
cugini rossoneri non sono da meno, perché gli investimenti per i tanti talenti acquistati gli sono valsi ben
78,5 milioni in negativo. Onerosi gli acquisti di Duarte dal Flamengo (11), Bennacer (15+1) e Krunic (8)
dall’Empoli, Hernandez dal Real Madrid (20) e Leao dal Lille (35); quest’ultimi, non hanno permesso al Milan
di rientrare a bilancio nonostante le cessioni di Cutrone al Wolverhampton (18+2), Gomez al Palmeriras
(1,5) e Simic all’Hajduk Spalato (1).
Si fanno meno male Lecce (-2,8), Lazio (-3,04) e Verona (-8,2), le quali, seppur abbiano concluso in negativo,
non hanno lasciato una cicatrice importante alle casse dei rispettivi club. Difatti, i salentini hanno acquistato
gli svincolati Rispoli, Shakhov, Lo Faso, Gabriel e preso in prestito Lapadula, Dell’Orco, Babacar. Gli unici
investimenti chiamano in causa Benzar dalla Steaua Bucarest (2), Vera dal Leones (0,7) e Meccariello dal
​Brescia (0,1). I biancocelesti dopo aver investito circa 27 milioni per accaparrarsi le prestazioni di Vavro dal
Copenaghen (12), Lazzari dalla Spal (10), Jordao dal Braga (4,5) e Kiyine dal Chievo (0,75), hanno ceduto
Neto (18,5) e Jordao (9,2) al Wolverhampton e Sprocati al Parma (2,7). I veneti del Verona dopo aver
monetizzato grazie ai riscatti di Valoti (3) e Fares (2,7) da parte della Spal, oltre alle cessioni di Lee al Truden
(1,2) e Caracciolo alla Cremonese (0,4), hanno reinvestito i soldi per acquistare: Rrahmani dalla Dinamo
Zagabria (2,1) Badu dall’Udinese (0,4), Stepinski dal Chievo (5,5) e Dawidowicz dal Benfica (3,5).
Hanno investito cifre importanti Napoli (-54,2), Bologna (-35,3) e Cagliari (-23,10), le quali hanno voluto
ridurre il gap durante la sessione di calciomercato estiva. I partenopei non sono riusciti a risanare gli
investimenti per Lozano (46,2), Manolas (36), Elmas (15) e Di Lorenzo (9), nonostante le cessioni di Rog al
Cagliari (2+13), Albiol al Villareal (4), Diawara alla Roma (21), Inglese al Parma (15) e Vinicius al Benfica (17).
I felsinei, hanno terminato in negativo principalmente per i riscatti di Orsolini (15), Soriano (7,5), Sansone
(7,5) e Danilo (0,8) oltre che gli investimenti DI Tomiyasu dal Truiden (7), Denswil dal Bruges (7), Olsen dal
Nordsjaelland (6), Dominguez dal Velez (6), Medel dal Besiktas (2) e Scchouten dal Excelsior (2). Il Cagliari
come Bologna e Napoli ha pagato gli acquisti onerosi; difatti non passano inosservati agli occhi dei restanti
club, i soldi sborsati per acquistare Simeone (3+12+1), Nandez (18), Rog (2+13) e Vicario (2).
Le blasonate Fiorentina (-19,5), Genoa (-17,8) e Roma (-17,7), hanno rafforzato notevolmente i propri
organici, senza distogliere lo sguardo dal bilancio, il quale non presenta una cifra troppo onerosa da
ripagare. La viola nonostante le illustri cessioni di Veretout alla Roma (19) e di Simeone al Cagliari (3+12+1),
dovrà fare i conti con il bilancio, causa gli acquisti di: Zurkowski (3,7+1,3), Terzic (1,5), Boateng (1), Lirola
(12+4) Badelj (Prestito 0,7), Pulgar (10,5), Pedro (15) e Ghezzal (prestito 0,300). Lo stesso vale per il grifone,
club che dopo un’annata buia, che li ha visti protagonisti in negativo, causa rischio retrocessione, ha deciso
di svoltare pagina. Tanti gli investimenti importanti: Zapata dal Milan (sv), Jaroszynski dal Chievo (2), Barreca
dal Monaco (prestito), Pinamonti (18), Rizzo (2,5) e Gavioli (4) dall’Inter, Jagiello dallo Zaglebie (1,8), Schone
dall’Ajax (1,5), Agudello dall’Hilia (2,5) e Ankersen dal Copenaghen (prestito 1).
Per ultime, Spal (-18,55), Brescia (-17,45) e Parma (-12,8), le quali sperano di poter essersi rafforzate
abbastanza, da poter ottenere una salvezza senza complicazioni! I ferraresi hanno speso cifre considerevoli
per riconfermare 5 giocatori della scorsa annata, ovvero: Petagna (12), Fares (4), Valoti (3), Murgia (prestito
3,5) e Dickman (0,25). Non solo riscatti ma anche diversi acquisti, tra i quali Igor (1,8), Berisha (prestito),
D’Alessandro (prestito), Di Francesco (prestito 5) e Sala (1). Al fronte di questi investimenti, i biancoazzurri
hanno ceduto Lazzari alla Lazio (10) e Bonifazi al Torino (1). Il brescia, nonostante non abbia speso tanto,
non ha messo in atto cessioni importanti, confermando la maggior parte della rosa presente in cadetteria.
Le rondinelle hanno acquistato: Ayé dal Clemont (2,5), Joronen dal Copenaghen (5), Zmrhal dallo Slavia
Praga (3,25), Balotelli (sv), Romulo dal Genoa (prestito) e Matri dal Sassuolo (prestito). Infine il Parma, club
che dopo l’ultima annata, vissuta con calma ottenendo una salvezza tranquilla, ha investito molto per
confermare e rafforzare la rosa. Dopo aver riscattato Sepe, Grassi (7) e Inglese (15) dal Napoli, i ducali hanno
acquistato Pezzella dall’Udinese (4), Espinoza dal River (2), Darmian dal Manchester United (1,5), Laurini
dalla Fiorentina (1), Karamoh dall’Inter e Hernani dallo Zenit San Pietroburgo. Non son bastate le cessioni di
Ceravolo (1), Gazzola (prestito 0,5), Dezi (prestito) e Stulac (prestito) per risanare il bilancio in rosso.
megliodiniente

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