Di Carla Murialdo
Il commissario Crema e il critico cinematografico Bernardini sono di nuovo alle prese con un omicidio apparentemente già risolto. Gabriele Balestri, un amministratore di condominio, è stato assassinato, in un’afosa sera di luglio, all’interno del suo ufficio. Una vittima e un solo potenziale colpevole su cui investigare. Tutto troppo scontato anche per la vedova che non crede a una sentenza già scritta, in cui i pregiudizi si trasformano, anche a causa del magistrato Giulia Bonamico, in giudizi. I due investigatori scopriranno, invece, che tutti i protagonisti di quella vicenda hanno qualcosa da nascondere e si muoveranno tra Torino e Genova alla ricerca di una verità in grado di collegare i segreti del passato al sangue del presente. Entrambi ostaggi di un’esistenza governata da un codice binario dove ogni singola scelta può rivelarsi, nel bene o nel male, quella decisiva.
In questa nuova indagine Bernardini ha un ruolo più defilato, ma non per questo meno determinante. Viene individuato un colpevole, ma a causa dei pregiudizi non si vuole scavare di più, ed ecco che Bernardini con la sua indagine privata riesce ad aprire nuove piste. Il rapporto con Giulia Bonamico è sempre in bilico, prima o poi bisognerà dare una svolta a questa storia. Un bel trasferimento sarebbe l ideale per salvare la salute mentale, e il matrimonio, del commissario. Sono affezionata al commissario Crema, indagini lineari, omicidi ordinari ma mai banali.