Tolleranza zedda, quello che Heriberto non disse.
Charles Sivori Stacchini era il tuo ritornello, il segno della tua grande Juve, non nominavi Boniperti, preferivi il “trio dalla faccia sporca” come lo chiamavi tu.
Una Juve amata e che hai fatto amare anche a me, quel bianconero che ha colorato e acceso la mia infanzia, come quando sei rientrato da lavoro con una maglia a strisce bianche e nere, o come quell’altra volta che mi portasti un cagnolino dello stesso colore.
Ti vedo ancora guardare il radione sotto la tv mentre ascoltavi la radiocronaca che ti faceva soffrire, finché un gol di Anastasi non ti faceva urlare di gioia.
Ho visto la tua sofferenza anche guardando la tv nella finale di coppa Italia contro il Palermo, quando non ti capacitavi del fatto che un certo Citterio osasse fermare o superare il grande Barone. Quel Causio che spezza la tua rabbia al 117′ nei tempi supplementari e ti spinge ad abbracciarmi forte, come un padre sa fare, come uno juventino vero.
Grazie babbo, ora si gioca la tua partita e sarai tu a segnare all’ultimo minuto, perché tu sei il più grande di tutti.
(Heriberto Herrera)
