Era il 1° novembre 2006 quando Claudio Marchisio, giovane promessa del vivaio bianconero, faceva il suo esordio con la Juventus tra i professionisti contro il Brescia.
L’ultimo grande giocatore uscito dal vivaio ad affermarsi in prima squadra, l’ultimo grande centrocampista italiano ad aver vestito la maglia bianconera.
Oggi alle 15:00 il “Principino“, così era per tutti i tifosi della Vecchia Signora, annuncerà al mondo dello sport il suo ritiro dal calcio giocato.
È stata una carriera importante la sua, dalla Serie B alla maglia azzurra, vincendo, sempre con gli stessi colori addosso, 7 scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. In totale 294 presenze tra Serie A e B condite con 33 gol e 95 presenze e 4 gol nelle Coppe Europee grazie alla sua innata e naturale capacità di inserimento. Con la Nazionale 55 presenze e 5 gol. Numeri, i suoi, di tutto rispetto che tutto il popolo bianconero non ha dimenticato e che ricorda sempre con grande orgoglio.
Marchisio fa parte di quella categoria di giocatori che appartengono a un tempo che fu. Giocatore di classe e di correttezza assoluta, con la maglia della stessa squadra cucita addosso come una seconda pelle. Un uomo, ancor prima che un calciatore, di grandissimo valore e spessore. Mai una polemica, lavoratore umile e professionista esemplare che ha rappresentato per la Juventus, e per il calcio italiano tutto, un esempio da seguire e raccontare ai giovani aspiranti. Uno di quegli avversari rispettato sul campo e sugli spalti nonostante il suo sviscerato amore per la Vecchia Signora.
Dopo il primo infortunio al ginocchio ha faticato nel ritrovarsi finendo, cosa inusuale per lui, un pochino ai margini del progetto bianconero e scegliendo lo Zenit San Pietroburgo per provare a rilanciarsi. Un nuovo stop al ginocchio lo ha portato alla rescissione e all’attuale fase di riflessione nella quale, da svincolato, ha evidentemente maturato l’idea di lasciare il calcio nonostante i suoi soli 33 anni e nonostante alcune offerte per continuare. Ma il Principino nella testa e nel cuore aveva ed ha solo la sua Vecchia Signora.
Grazie di tutto Claudio, per il tuo esempio e per l’essere stato un immenso rappresentante dei colori bianconeri.
Da oggi la Vecchia Signora sarà un po’più “orfana” del suo Principino, del Principe azzurro e del Principe bianconero e il calcio (tutto) di questo suo essere un Grande signore.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
https://lgramellini.altervista.org/il-principino-e-la-vecchia-signora/
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