Come filosofeggiava Voltaire “Il tempo è galantuomo“. Bisogna saper attendere perché il tempo rimette ogni cosa al suo posto.
È di ieri la sentenza durissima della UEFA per la quale il Manchester City è stato squalificato per le prossime due stagioni da tutte le competizioni europee. Oltre a tale pesante squalifica il City sarà costretto a pagare anche una multa di 30 milioni di euro. Sentenza pensantissima, insomma.
Ma come dicevo in apertura il tempo è galantuomo. Non tanto perché punisce gli inglesi, rei di numerose violazioni delle regole imposte dal fair-play finanziario, bensì perché rende un minimo di giustizia a tutte quelle persone (tra queste anche il sottoscritto) che tra la primavera e l’estate scorsa raccontarono la vicenda “Sentenza UEFA-Guardiola” sulla base delle loro informazioni.
Allora fummo derisi, chiamati terrapiattisti, cazzari, rosiconi e chi più ne ha più, ne metta. Oggi quella sentenza è arrivata ed il City è stato escluso dalle competizioni europee. In molti continueranno a dire: “E allora?”. E allora sarebbe bastato un minimo di rispetto in più.
Faccio una debita premessa: non scrivo tutto questo per avvalorare ora un possibile arrivo di Guardiola alla Juventus. Lo scrivo, e ci tengo a chiarirlo a caratteri cubitali, perché i sassolini nelle scarpe fanno male anche quando si cammina nel fango. E di fango addosso, su chi raccontò della sentenza che avrebbe punito pesantemente il City e che avrebbe potuto portare Guardiola alla corte di Agnelli, ne fu gettato in abbondanza e in maniera maleducata.
Oggi, con 8 mesi di ritardo, quella sentenza si è materializzata ed i Citizens, che faranno ricorso al Tas, sono stati esclusi dalle Coppe europee per le prossime due stagioni.
Ognuno è libero di pensarla come crede, certo fa effetto vedere, chi 8-9 mesi fa derideva certi colleghi, oggi scrivere che Guardiola è sempre stata la prima scelta della Juve. Nel contratto del tecnico catalano c’era una clausola che lo avrebbe liberato in caso di mancata partecipazione alle Coppe europee. La sentenza ha sancito questo. Non sempre, contrariamente a quanto si crede, in matematica 1+1 fa 2, a volte fa 1,5 o 2,5 per cui non v’è certezza sul fatto che Guardiola sarebbe diventato l’allenatore della Juventus. L’unica certezza è che allora le informazioni dicevano questo.
Il tempo comunque è galantuomo, Guardiola forse non allenerà mai la Vecchia Signora, ma almeno qualcuno d’ora in poi porterà maggior rispetto per le informazioni altrui. Sicuramente oggi, non per mancare di rispetto a Sarri a cui auguro di regalarci nuovi successi, in tanti di sono svegliati scrivendo ciò che si diceva nella bollente estate del 2019.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
https://lgramellini.altervista.org/il-tempo-e-galantuomo-basta-saper-attendere/
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