Nell’ultimo turno di campionato ci sono state -come sempre- ottime parate, segnalo gli interventi dei portieri del match Empoli Vs Milan i cui si sono distinti per reattività; davvero bravissimi Terracciano e Donnarumma.
La parata meritevole di analisi è stata effettuata però nel campionato argentino durante il superclasico Boca Junior Vs River Plate, disputato domenica sera al mitico Estadio Alberto José Armando meglio conosciuto come la Bombonera.
Autore della parata l’estremo difensore argentino del River Plate, di chiare origini italiane (Toscana) il cui nome corrisponde a Franco Armani: classe 1986, 189 cm x 85 kg, carriera atipica infatti gran parte nelle fila dell’Atletico Nacional de Medellín con cui un paio di anni fa vinse una storica e inaspettata Copa Libertadores. Il citì colombiano Pakerman lo volle addirittura nella nazionale, nonostante seconda o terza scelta di quella argentina salvo poi diventarne il titolare (a furor di popolo) dalla terza partita dei mondiali di Russia 2018 contro la Nigeria, in cui si è distinto per alcuni interventi importanti.
Al minuto 94 (ne mancava 1) sul risultato di 2-0 per i suoi Millonarios, Armani si è reso protagonista di un sensazionale intervento che ha mantenuto inviolata la porta e soprattutto evitato un ultimo minuto di recupero infuocato.
Il momento concitato della partita, appunto con i locali al ricerca del goal che avrebbe sbloccato una difficile rimonta, ma si sa che nei derby un episodio può cambiare l’inerzia della gara, per cui la parata assume un valore storico oltre che tecnico.
Sugli sviluppi di un corner un giocatore bochense svetta in centro area e tramite una capocciate indirizza con forza la sfera agli incroci, ma Armani letteralmente vola alla sua sinistra e respinge la palla, urla di gioia, possibili tuoni e fulmini nel recupero e manda tutti a casa.
Vi è mai capitato di urlare goooool e accorgersi inspiegabilmente che nessuno esulta in campo? Ecco.
Parata dofficile e spettacolare, la preferita e sognata da tutti i portieri fin da ragazzini: in volo!!!
“Come ha fatto? ” dicono i cronisti, cosa gli ha permesso di effettuare l’intervento? Gli appoggi e la rigidità del corpo.
Gli appoggi: partito il cross Armani accenna con due passi l’uscita (non una vera e propria “esitation”, cioè quei due o tre passettini in cui si valuta se uscire o in caso contrario ti permettono, di rientrare in posizione di sicurezza), retrocede in centro porta e al momento dello scoccare il colpo di testa si trova fortunatamente con entrambi i piedi piantati e allineati, appoggi perfetti che gli consentono di spiccare il volo. Un solo appoggio in terra o non allineati sei fuori tempo perché devi correggere la posizione di partenza, rischi addirittura di non tuffarti.
La rigidità del corpo: nonostante l’arretramento Armani riesce quasi miracolosamente ad assumere una posizione centrata con il Busto in avanti che gli permettono di non sbilanciarsi all’indietro e perdere forza, durante il volo il corpo è ben disteso allineato e soprattutto rigido, ciò gli ha consentito di non farsi piegare dalla forza della palla. Praticamente una parata ad aggredire il pallone in una dinamica che, in buona parte dei casi, si riscontra il contrario ossia finire dentro la porta insieme alla palla.
Più che meritati i gif, da vedere in loop e archiviare.
Intervento difficile da insegnare soprattutto per la situazione e la dinamica, gli esercizi specifici di forza esplosiva aiutano sì, ma per restare in volo sulla Bombonera serve anche un po’ di magia.
Permettetemi il paragone: parata alla Peruzzi, sempre sia lodato.
(Alessandro Rota)
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