Ora dinnanzi
ai frutteti della morte
mi congedo da te cui non seppi mai
dire no né dire si
Che succede, chi arriva?
È tardi sai per cominciare
e anche ormai per continuare
Antico è il vento che ci avvolse
fin quando tenni la mano
nella tua e c’era sangue caldo che passava
da te a me
ora dinnanzi
ai frutteti della morte
supera il confine e vieni
c’era il vestito verdeblù che
indossavi spesso
ed era anche un po’ mio:
in quelle tasche infilavo come caramelle
i tuoi sussurri a me
per rubarli all’angoscia dell’ infanzia
mia
che s’attardava
e adesso
impigliata tra il passato e il desiderio
urlo che li rivorrei
ora dinnanzi
ai frutteti della morte
a te
chiedo di aprire
le saracinesche della mia
anima di carne
Salta quel varco
Siimi madre già
nell’al di là
Di LUCIA TRIOLO
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