Giovedì 12 dicembre sul nostro NUOVO canale sulla piattaforma di SPREAKER, alle ore 22, andrà in onda la nostra trasmissione.
“La Caduta”, è un film tedesco del 2004 diretto da Oliver Hirschbiegel.
Nel novembre del 1942 Adolf Hitler, durante una riunione alla tana del lupo di Rastenburg assume la signorina Traudl Junge come sua segretaria.
Il 20 aprile del 1945, durante la battaglia di Berlino, un bombardamento d’artiglieria sveglia la segreteria Traudl, la sua collega Gerda Christian e la cuoca Costanze Manziarly, che si trovavano nella loro stanza all’interno del bunker della cancelleria.
È l’inizio della fine.
Hitler viene poi informato dai suoi generali che Berlino è sotto attacco e che l’armata rossa e oramai a soli 12 chilometri dal centro della città.
Da tale data fino alla fatidica giornata del 30 aprile si susseguono vari eventi che testimoniano il progressivo distacco dalla realtà del dittatore tedesco il quale ordinerà lo spostamento di oramai immaginare truppe a difesa della capitale dall’inesorabile avanzata dei russi.
Dopo la mezzanotte del 29 aprile, Hitler, con l’aiuto della sua segretaria Traudl Junge, detta il suo testamento politico, prima di sposare Eva Braun.
In un clima crepuscolare, da resa dei conti finale, il 30 aprile il dittatore si accomiata dal personale medico e dall’intero staff del bunker.
Alle 15:30 dello stesso giorno il Führer si spara un colpo alla testa mentre la sua novella moglie Eva Braun si uccide col cianuro, i corpi come ordinato precedentemente vengono poi cremati nel cortile della cancelleria.
La segreteria Traudl Junge decide di lasciare il bunker insieme alla sua collega Gerda e ad altri membri dello staff.
Traudl rimasta poi sola mentre le truppe dell’armata rossa sono nelle strade di Berlino, si imbatte in un ragazzino, Peter, superstite di una truppa della gioventù Hitleriana che rimasto orfano dei genitori si appresta a lasciare la città assediata.
Traudl e Peter attraversano le linee dell’armata rossa stanziate in città e trovata una bicicletta pedalano lasciando Berlino.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo specifico alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la prima disfatta della stagione per gli uomini di Maurizio Sarri all’Olimpico di Roma ad opera della Lazio.
Alla fine, dopo una serie di partite giocate sottotono e con prestazioni non all’altezza e risolte in più d’un occasione da giocate dei singoli, la Juventus è caduta.
Un match giocato a viso aperto e con buon gioco per i primi 30 minuti, dove i bianconeri trovano il meritato vantaggio con un gol del redivivo CR7.
Allo scadere della prima frazione di gioco, arriva il pareggio di Luis Felipe con un colpo di testa da calcio piazzato su grave, non il primo quest’anno, errore di una difesa mal schierata in marcatura.
L’infortunio quindi Bentancur, costretto ad uscire anzitempo dal rettangolo di gioco, cambiano sostanzialmente le sorti dell’incontro.
Al posto dell’uruguaiano fa il suo ingresso un sempre più confusionario Emre Can, ed i bianconeri sbandano paurosamente, nonostante ciò una topica clamorosa del portiere biancoceleste e della difesa mettono Dybala praticamente a tu per tu con l’estremo difensore laziale ma l’asso argentino, poco lucido, anziché passare il pallone ad un liberissimo CR7 spara addosso al portiere.
I campioni d’Italia si riversano in avanti,non sempre ordinatamente, la Lazio ne approfitta per ripartire con contropiedi pericolosissimi, nel tentativo di tamponare uno di essi, con la squadra completamente sbilanciata in avanti, Cuadrado commette fallo da ultimo uomo, sancito dall’intervento del VAR, e viene espulso al minuto ’69.
Da tale momento il match è praticamente concluso.
Al ’74 Milinkovic-Savic sigla il 2-1 per i padroni di casa ed infine, nonostante un eroico Szczesny che para un rigore, al ’90 arriva il definitivo 3-1.
“La Caduta”, appunto.
Se il pareggio della settimana precedente aveva aveva scatenato un putiferio soprattutto mediatico sui social network, la sconfitta di Roma apre un vero e proprio processo.
Un centrocampo di bassissima qualità, con un Emre Can già con la testa altrove.
I due nuovi innesti, acquistati a parametro zero, Ramsey-Rabiot quasi mai disponibili dall’inizio del campionato.
L’assenza di terzini di ruolo in appoggio o in sostituzione dei titolari, deficit che ha comportato l’arretramento di Cuadrado a terzino adattato.
La scarsa condizione atletica di molti giocatori chiave nonostante la stagione sia appena iniziata.
Le croniche disattenzioni difensive e di squadra nel suo complesso che comportano la difficoltà a gestire il vantaggio acquisito.
La scarsa fame agonistica di cui sembra soffrire gran parte della rosa.
Una squadra invecchiata di in anno e non rivoluzionata nei suoi interpreti rispetto alla già, secondo molti, derelitta ultima Juve allegriana.
L’assenza, forse, di adeguati interpreti per mettere in pratica il cd: “Sarrismo”, ed archiviare definitivamente l’ “allegrismo” vincente ma tanto vituperato soprattutto nel suo ultimo biennio.
Tutti spunti di riflessione e problematiche che hanno appunto provocato la prima “Caduta” bianconera.
Chi è il responsabile?
La società, che secondo alcuni, non ha voluto attuare la rivoluzione di mentalità e di gioco, distaccandosi o ignorando la realtà come l’Hitler asserragliato nel bunker della cancelleria?
Oppure la responsabilità è di Maurizio Sarri, incapace di far rendere una rosa di primo livello in Italia ed in Europa secondo altri?
O magari la colpa è degli stessi interpreti restii ad assecondare i dettami tattici del nuovo tecnico, distratti ed ormai con la pancia agonisticamente piena?
A prescindere da chi sia il responsabile di ciò, il processo ha già avuto inizio e per molti la prima “caduta” è già assurdamente motivo di un, in questo caso per fortuna solo figurato, suicidio così come avvenne alle 15:30 di quel 30 aprile 1945 come narrato nella pellicola che dà il titolo all’odierna puntata.
Vi terranno compagnia come sempre gli insuperabili ragazzi della redazione di J-TACTICS e di Megliodiniente.com, ci verrà nuovamente a trovare anche il sempre competente Luca Gramellini, che da questa stagione sarà presenza quasi fissa nella nostra trasmissione.
Sarà un’altra puntata scoppiettante e ricca di contenuti, come sempre!
Non perdetevi il meglio! Non mancate!
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(Francesco Musina)
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