Giovedì 26 settembre sul nostro NUOVO canale sulla piattaforma di SPREAKER, alle ore 22, andrà in onda la nostra trasmissione.
Il titolo della seconda puntata della stagione numero due di J-TACTICS, trae spunto da:
Chávez-l’ultimo comandante, titolo originale, “South of the border”, che è un docu-film del 2013 firmato da Oliver Stone.
Il regista concentra la sua attenzione sulla figura carismatica del presidente venezuelano Hugo Chávez.
Stone provocatoriamente si domanda: “É davvero (Chávez) la prepotente forza antiamericana che i media ci hanno fatto credere”?, e continua dicendo “spero di vedere prima della fine di questa vita la fine del capitalismo rapace”, parole e musica dello stesso Stone in un discorso a L’Avana.
Lo schema seguito in “South of the border”, è esattamente lo stesso seguito in: “Capitalism-A love story”, di Michael Moore, grande amico di Stone, entrambi infatti, con i loro docu-film si schierano in modo apertamente antisistema e quindi critico nei confronti dei mass media yankee.
L’opera del regista di Platoon è in definitiva un viaggio nell’America Latina che parte dal ritratto del presidente venezuelano, della sua carriera politica, per comprendere se (e come) è un dittatore, se davvero è un pericolo per l’America ed il suo stesso paese d’appartenenza.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio e nello specifico al mondo Juve, partiamo dall’analisi di questo scorcio di stagione, con le 4 partite di serie A finora disputate ed il primo round del girone eliminatorio di Champions League in casa dell’Atletico Madrid.
Potremo definirla, fino ad ora, una juve sulle “montagne russe”, che ha alternato prestazioni convincenti (anche se non totalmente) con veri lampi di “sarrismo”, e prestazioni che hanno quantomeno fatto storcere il naso come quelle di Firenze e con il Verona in casa.
Ci chiediamo allora, è già la Juve del “comandante Sarri”?
L’ex allenatore del Napoli sta riuscendo nel suo intento di dare il tanto osannato “bel gioco” ai campioni d’Italia?
Alcuni, soprattutto coloro che non dimenticano il passato antijuventino di mister Sarri, lo accusano di non aver ancora dato un’identità alla sua Juve la quale sarebbe semplicemente una riproposizione della tanto vituperata ed esteticamente desolante, Juve di Allegri.
È evidente che alcuni problemi debbano ancora necessariamente essere risolti, in primis una fase difensiva in alto mare e con meccanismi da assimilare, ed inoltre una tenuta mentale non tarata sui novanta minuti, esempio ne sono le rimonte subite con il Napoli in casa e con l’Atletico Madrid in trasferta.
Al contempo è innegabile che bagliori di puro bel gioco si siano visti in più di un’occasione, dove sicuramente si è potuta ammirare una squadra più sfacciata, più votata all’attacco, e perché no, più “europea”.
Il “comandante” Sarri riuscirà ad attuare la mission per la quale è stato chiamato al posto di Allegri, ossia attuare una rivoluzione tecnico-tattica che ci permetterà di ammirare una Juve che, parole dello stesso Sarri deve: “vincere e convincere”?
A vostro avviso è presto per dare un giudizio sul lavoro del tecnico toscano o può già essere tracciato un primo bilancio?
La rivoluzione è in atto, e con i dovuti tempi giungerà a compimento?
Tanti dubbi, tante domande a cui cercheremo come sempre di dare una risposta senza pregiudizi di sorta.
Vi terranno compagnia come sempre gli insuperabili ragazzi della redazione di J-TACTICS e di Megliodiniente.com, ci verrà nuovamente a trovare anche il sempre competente Luca Gramellini, che da questa stagione sarà presenza quasi fissa nella nostra trasmissione.
Sarà un’altra puntata scoppiettante e ricca di contenuti, come sempre!
Non perdetevi il meglio! Non mancate!
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(Francesco Musina)