Cambiaso contro l’Hellas come Gatti in Europa League contro il Siviglia: Juventus-Verona termina 1-0 e consegna alla Vecchia Signora tre punti tanto rocamboleschi quanto pesantissimi, maturati allo scadere di una sfida sostanzialmente a senso unico, la cui storia consta anche di due gol annullati a un furibondo Moise Kean (il primo per un tallone in offside, quasi impercettibile; il secondo per un braccio largo che impatta il volto di Faraoni).
Probabilmente nel miglior match disputato in questa stagione da Rabiot e compagni, la Dea Bendata ha deciso per 96 lunghi minuti di voltare loro le spalle, premiando soltanto all’ultimo assalto la tenacia, la perseveranza, la voglia di vincere “fino alla fine” di questa Juve.
Che trionfa ancora, per la terza volta di fila.
Che abbassa la saracinesca per la quinta partita consecutiva (con il “talismano” Rugani nuovamente titolare).
Che ad Halloween, ancora una volta, decide di tenere sulle spine i suoi tifosi (vedi i precedenti in un passato non troppo lontano con Bologna, Torino e Genoa), per poi offrire loro il dolcetto più buono del mondo.
Che approda con il sorriso sulle labbra (e 7 punti in più in classifica rispetto alla scorsa stagione) al suo 126° compleanno, che sarà celebrato mercoledì 1° novembre 2023.
PRIMO TEMPO JUVENTUS-HELLAS VERONA
Avvio contrassegnato da grande determinazione da parte della Juventus, che sin dal primo pallone giocato costringe l’Hellas Verona nella propria metà campo e prova a rendersi pericolosa sulle corsie laterali, senza tuttavia riuscire a calibrare cross di pregevole fattura.
Al 7’ Weah attraversa il manto erboso in diagonale e imbecca al limite dell’area Kean, ma il tiro dell’attaccante azzurro si infrange contro le caviglie di un avversario.
Poco dopo è Vlahovic a cercare la conclusione dalla media distanza: Montipò si distende e blocca la sfera a terra.
Clamorosa occasione al 10’ ancora per il serbo, servito nel cuore dell’area di rigore dal connazionale Kostic: la retroguardia scaligera serra le fila e sventa il pericolo, ripetendosi anche sul successivo tentativo di Weah. Kean firma un eurogol al 13’ (anche se il tocco decisivo è di Vlahovic), ma la sua esultanza viene cancellata dal VAR per un fuorigioco davvero millimetrico.
Grande rammarico per il centravanti bianconero, che nella circostanza si era liberato della pressione di un rivale con un tunnel, poi con una finta di corpo aveva mandato al bar il secondo e aveva infine calciato con straordinaria forza e precisione dai 20 metri. Passano pochi istanti ed è ancora il numero 18 zebrato, sugli sviluppi di una punizione, ad andare vicino alla rete con un’incornata: decisivo l’intervento dell’estremo difensore della compagine veneta.
Trenta secondi più tardi, Kostic smarca in area proprio Kean, il quale si divora una rete che pareva già realizzata.
Si rende insidioso l’Hellas Verona al 30’ con Folorunsho: la sua botta da fuori area sibila alla sinistra della porta difesa da Szczesny.
Risponde Kean al 31’: altro tunnel prima della sassata, che si infrange contro i tabelloni pubblicitari. Ennesima chance al 36’ per la Juventus: Vlahovic, tutto solo, fallisce la torsione aerea, mandando la palla alta sopra la barra trasversale.
Al 42’ Terracciano si rivela determinante nella chiusura sull’ex bomber della Fiorentina, trovatosi liberissimo in area di rigore grazie a un’invenzione di Kostic.
Dall’altra parte del terreno di gioco è provvidenziale al 47’ Szczesny: a seguito di un rinvio di testa non troppo brillante di Bremer, Bonazzoli calcia al volo sul primo palo e soltanto un riflesso felino del portiere polacco impedisce alla squadra ospite di trovare il vantaggio.
È l’ultimo sussulto del primo tempo di Juventus Hellas Verona, che si chiude con il parziale di 0-0.
SECONDO TEMPO JUVENTUS-HELLAS VERONA
A inaugurare la ripresa è l’ingresso in campo di Miretti in luogo di Weah, con McKennie dirottato sulla fascia destra.
Nessun avvicendamento, invece, nell’undici veronese. Occasionissima al 48’ per Kean: traversone di Kostic dalla sinistra, l’attaccante stacca completamente isolato nel cuore dell’area di rigore, senza tuttavia trovare clamorosamente lo specchio della porta.
60 secondi più tardi è Rabiot a vibrare una veemente conclusione di sinistro che per pochi centimetri non trafigge Montipò.
Al 53’ Kean insacca di testa su cross di McKennie, ma in principio di azione si rende protagonista di una sbracciata irregolare sul volto di Faraoni: altro intervento del VAR (Feliciani richiamato all’on field review), altro gol annullato.
Si rimane così sullo 0-0, fra i fischi dell’Allianz Stadium all’indirizzo dell’arbitro e un clima che va via via inasprendosi (Kean rimedia un cartellino giallo evitabile a causa di un pallone allontanato con stizza proprio sotto gli occhi del direttore di gara, ndr).
Data la situazione e lo stallo prolungato in termini di punteggio, Massimiliano Allegri sceglie di rompere gli indugi e vara due sostituzioni: dentro Chiesa e Cambiaso, richiamati in panchina Kean e Kostic.
Proprio Chiesa al 64’ con un tiro a giro impensierisce Montipò, il quale si allunga e smanaccia in calcio d’angolo. Due minuti dopo Vlahovic conclude con il mancino, ma il pallone si impenna e non crea affanni all’estremo difensore scaligero.
Al 69’ Chiesa sfiora letteralmente il vantaggio: il suo destro, a portiere battuto, viene rimpallato di fronte alla linea di porta da Faraoni (da sottolineare e da applaudire l’imbucata di Locatelli sulla corsia di destra per McKennie, giocata che denota ancora una volta la grande intelligenza tecnica del match winner dell’ultimo Milan-Juventus, ndr).
Al 72’ Gatti vibra una conclusione violenta dal limite dell’area, ma non trova la porta.
Marco Baroni manda in campo per l’Hellas Verona Tchatchoua, Lazovic e Suslov (out Faraoni, Doig e Hongla), nel tentativo di blindare il pareggio e di “rinfrescare” i corridoi laterali.
All’81’ Allegri si gioca la carta Milik (fuori Vlahovic), proprio pochi istanti prima che Lazovic cerchi di sorprendere Szczesny dalla distanza. Baroni all’84’ inserisce Serdar e fa calare il sipario sulla gara di Bonazzoli.
A tre minuti dal novantesimo è ancora Chiesa a mancare di un soffio il bersaglio grosso ed è a quel punto che la Vecchia Signora sceglie di sbilanciarsi e di puntare su Yildiz (out Rugani).
Sfortunatissimo Rabiot al 90’: il transalpino di testa a colpo sicuro viene murato da Folorunsho, trovatosi sulla traiettoria in maniera quasi involontaria.
Al 92’ Yildiz si divora una palla-gol macroscopica, dopo uno splendido assist aereo di Milik.
Al 93’ è Miretti a non trovare il gol per pochi centimetri.
L’Hellas Verona prova a guadagnare secondi preziosi: Baroni schiera Coppola al 95’ (esce Terracciano).
Sembra uno 0-0 ormai scritto, ma all’ultimo pallone utile la Juventus segna: Gatti crossa dalla destra, Milik si arrampica fino in cielo e di testa indirizza la sfera verso il secondo palo.
Il montante respinge la sua conclusione, con la palla che danza beffardamente sulla linea di porta, fino a quando non sopraggiunge Cambiaso che fa esplodere lo stadio intero.
L’ex Bologna è l’eroe per antonomasia di una notte che sembrava sciagurata per Madama: il suo primo gol in bianconero vale tre punti che pesano e peseranno tantissimo nell’economia del campionato di Serie A. Juventus-Hellas Verona, di fatto, finisce qui: 1-0 e vittoria strameritata per gli uomini di Allegri.
TABELLINO JUVENTUS-HELLAS VERONA 1-0
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani (87’ Yildiz); Weah (46’ Miretti), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (62’ Cambiaso); Vlahovic (81’ Milik), Kean (62’ Chiesa). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Nicolussi Caviglia, Nonge, Iling-Junior. Allenatore: Massimiliano Allegri
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò; Magnani, Dawidowicz, Terracciano (95’ Coppola); Faraoni (72’ Tchatchoua), Hongla (72’ Suslov), Folorunsho, Doig (72’ Lazovic); Duda; Bonazzoli (84’ Serdar), Djuric. A disposizione: Berardi, Perilli, Amione, Cruz, Joselito, Saponara, Ngonge, Charlys, Mboula. Allenatore: Marco Baroni
ARBITRO: Ermanno Feliciani (Teramo)
MARCATORI: 97’ Cambiaso (J)
AMMONITI: 38’ Djuric (HV); 40’ Rugani (J); 49’ Folorunsho (HV); 56’ Kean (J); 98’ Cambiaso (J)
RECUPERO: 3’ pt; 6’ st
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