Sono giorni intensi e frenetici di trattative e dialoghi tra dirigenti, ma sono giorni di attesa della conclusione delle competizioni europee. Come già più volte ricordato sino ad allora nessuna trattativa vedrà la chiusura ufficiale.
C’è un’altra postilla, non di poco conto, che risponde alla voce uscite. Quelle di Khedira ed Higuain in primis. La Juventus vorrebbe evitare clamorose minusvalenze e specie l’argentino, che pesa a bilancio per circa 18 milioni, risulta essere un grosso grattacapo.
Ma c’è fiducia, fiducia di trovare la quadra perché i due giocatori non rientrano più nei piani societari e sicuramente di mister Andrea Pirlo. Il rischio di dover elargire “pesanti” buonuscite è concreto, ma la speranza che l’esperienza Matuidì sortisca effetti positivi è l’ultima a morire.
Sul fronte entrate non è un mistero che i bianconeri puntino a un colpo grosso a centrocampo e che, che se ne dica ulteriori conferme mi arrivano sulla volontà di riportare Paul Pogba sotto la Mole. Il tavolo delle trattative è ben imbandito perché le idee e le alternative non mancano: una su tutte è il franco-algerino Aouar del Lione impegnato domani sera nella semifinale contro il Bayern Monaco. Zaniolo pare ormai inarrivabile dopo il passaggio di proprietà.
Da qui nascono i contatti per un possibile ingaggio del 34enne Edin Dzeko, richesta fatta dalla Roma per liberarsi di un contratto importante e concedere una via preferenziale sull’eventuale cessione del gioiellino Zaniolo.
Su Lacazette non ho riscontri mentre su Milik sembra ci siano stati raffreddamenti per due motivi: il primo sono le richieste esose e irremovibili di De Laurentiis, il secondo perché l’uscita di Sarri, suo principale sponsor, è determinante nella fase di rallentamento della trattativa. Veritieri sono invece gli interessi per i giovani Myron Boadu classe 2001, punta centrale dell’AZ Alkmaar e Donyell Malen classe 1999, punta centrale del PSV Eindhoven entrambi assistiti dal potente procuratore Mino Raiola come Pogba e come, probabilmente a breve, Federico Bernardeschi.
Ma la sensazione è che la Juventus stia lavorando ad un attaccante più defilato rispetto ai nomi letti ed usciti costantemente in questi giorni sui giornali. Haaland è sicuramente il sogno. Ma forse ancora prematuro.
Il fronte cessioni è molto caldo. Douglas Costa, Ramsey e lo stesso Bernardeschi sono pedine che potrebbero garantire plusvalenze e un discreto gruzzoletto da poter reinvestire o elementi ritenuti interessanti per scambi. Non dimentichiamo che il mercato che verrà, sarà quello post Covid e quindi da quest’ultimo influenzato. Pochi sono i club che dispongono di denaro cash da investire sul mercato. Alex Sandro è un altro giocatore di quelli, insieme a Rugani, con le valige pronte se arrivassero richieste soddisfacenti per le casse bianconere. Sul brasiliano aleggia l’interesse del Chelsea e dello stesso Manchester United. Più difficile la posizione dell’italiano che punta i piedi ed ha un ingaggio che è una Spada di Damocle.
Dybala non è in vendita o meglio, se si presentasse l’occasione più volte evidenziata, quella di un’offerta cash (improbabile) o con scambi di giocatori per un valore dai 100 milioni in su, anche in virtù di una richiesta di rinnovo contrattuale esosa (non meno di 15 a stagione), la Joya potrebbe lasciare Torino. Qualora si verificasse tale ipotesi la Juventus avrebbe già la soluzione pronta perché, lo ribadisco, non è in preventivo un ridimensionamento ma un continuo upgrade.
Cristiano Ronaldo non si discute. È centrale nel progetto Pirlo e ancora di più nel progetto di Andrea Agnelli. Le voci messe in giro nei giorni scorsi sono assolutamente prive di veridicità. CR7 sarà uno dei punti fermi della Juventus 2020/2021.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
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