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JUVENTUS-SAMPDORIA 4-2: BLACK-OUT BIANCONERO, RABIOT RIACCENDE LA LUCE

I bianconeri riescono ad avere ragione dei blucerchiati al termine di un match più complicato del previsto, in salita dopo le due reti messe a referto dagli ospiti nell’arco di 72 secondi. Vlahovic sbaglia un rigore e coglie una traversa, Soulé trova la prima rete ufficiale con la Juventus, che, senza il -15, sarebbe seconda in classifica. Rabiot sempre più imprescindibile.

PRIMO TEMPO JUVENTUS-SAMPDORIA

Pur “spuntata” per effetto delle assenze contemporanee di Chiesa, Di Maria, Milik e Kean (squalificato), la Juventus aggredisce gli avversari sin dalle battute iniziali e l’atteggiamento propositivo dà presto i suoi frutti: all’11’, da uno spiovente dalla bandierina, Bremer svetta in solitaria a centro-area e supera l’estremo difensore blucerchiato per l’1-0 zebrato.
I bianconeri continuano a macinare gioco sulla corsia mancina con Kostic, rendendosi pericolosi a più riprese.
Da segnalare una percussione centrale al 20’ di Rabiot non sfruttata adeguatamente dall’ex PSG, che cerca un assist improbabile a scapito di una conclusione che sarebbe invece risultata piuttosto agevole.
Il centrocampista si fa perdonare sei giri d’orologio più tardi: sugli sviluppi di un corner, raccoglie un cross vibrato da fuori area dal destro di Miretti e insacca di testa all’angolino alla sinistra di Turk.
Quando la gara sembra ormai instradata sui binari della comoda vittoria per gli uomini di Massimiliano Allegri, ecco che al 31’ Augello riapre il match, avventandosi sul pallone rimasto nei 16 metri dei padroni di casa dopo una respinta difensiva di Danilo e depositandolo alle spalle di Perin.
Non è tutto: clamorosamente, al 32’, su ripartenza, Djuricic, approfittando di una palla a rimorchio, pareggia i conti per la Samp.
Black-out improvviso dei piemontesi, che in due minuti si ritrovano dal 2-0 al 2-2.
Da quell’istante, la gara si fa combattuta e a tratti frenetica, con numerosi errori in fase di impostazione soprattutto da parte di Bonucci e compagni.
Al 39’ l’ex di turno Rincón falcia Danilo e rimedia un giallo.
Dopodiché, non si vivono ulteriori sussulti, a esclusione di un contatto in area fra Vlahovic e il portiere Turk, giudicato regolare dall’arbitro e anche dal VAR dopo il silent check.
Al 46’ il duplice fischio del direttore di gara, il bolognese Alessandro Prontera, manda le squadre negli spogliatoi sul parziale di 2-2.

SECONDO TEMPO JUVENTUS-SAMPDORIA

Al rientro in campo, la Juventus vara due sostituzioni: Locatelli rileva Barrenechea e Cuadrado rimpiazza Bonucci. La Sampdoria, invece, non muta il proprio assetto e i propri uomini. I primi dieci minuti sono prevalentemente di marca zebrata, con Bremer che va vicino al secondo timbro personale nell’arco dell’incontro con un altro stacco aereo poderoso a centro area (deviazione decisiva di un difensore). Giallo al 58’ per Fagioli, reo di spingere a terra Djuricic: per l’arbitro è fallo tattico. Conclusione velleitaria direttamente dalla corsia laterale di Cuadrado al 63’, con la sfera che termina alta sopra la barra trasversale: un modo per suonare la carica e destare la Vecchia Signora dal torpore del suo giro palla sterile, palesatosi peraltro già in altri momenti stagionali. Un’intenzione che sortisce gli effetti sperati: al 64’ Rabiot, al termine di un’azione quasi rugbistica, va a segno con un sinistro all’incrocio dopo aver ricevuto un pregevole assist di Fagioli. La Sampdoria protesta per un presunto controllo con il braccio del transalpino, ma il VAR, dopo un accurato check, convalida. Passano tre minuti e Augello stende Cuadrado in area: per Prontera non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto, però, Vlahovic centra il palo nonostante riesca a spiazzare Turk: si resta così sul 3-2. Il serbo prova a riscattarsi al 72’ con un tiro da fuori, ma non coglie il bersaglio. Allegri al 73’ inserisce Soulé in luogo di Miretti, Stanković risponde con Murru e Jesé al posto di Augello e Djuricic. Seguono un’ammonizione a Locatelli per proteste e l’inserimento di Paoletti tra le fila dei blucerchiati (fuori Nuytinck). Al 79’ Soulé conclude a giro sul secondo palo: Turk respinge e, sul prosieguo dell’azione, Vlahovic si vede murare la battuta a rete oltre la linea di fondo. All’82’ Cuadrado coglie un clamoroso incrocio dei pali: la Juventus non riesce a chiudere il match, la Samp mette Malagrida e richiama in panchina l’ammonito Rincón. Problemi fisici per Bremer all’84’: il brasiliano cede il suo posto a Rugani. 180 secondi più tardi, ultimo cambio Juve: entra Gatti ed esce De Sciglio. Nei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, Soulé non capitalizza con il destro una ghiotta chance. L’argentino, tuttavia, trova il primo gol ufficiale in bianconero al 94’, con un’incornata a portiere battuto dopo una traversa colpita da Vlahovic. Non c’è più spazio per ulteriori occasioni: Juventus batte Sampdoria 4-2.

TABELLINO JUVENTUS-SAMPDORIA 4-2

JUVENTUS (3-4-2-1) Perin; Bremer (84’ Rugani), Bonucci (46’ Cuadrado), Danilo; De Sciglio (87’ Gatti), Barrenechea (46’ Locatelli), Rabiot, Kostic; Fagioli, Miretti (73’ Soulé); Vlahovic. Allenatore: Massimiliano Allegri
SAMPDORIA (3-4-2-1): Turk; Gunter, Nuytinck (76’ Paoletti), Amione; Zanoli, Winks, Rincón (82’ Malagrida), Augello (73’ Murru); Leris, Djuricic (73’ Jesé); Gabbiadini. Allenatore: Dejan Stanković
ARBITRO: Alessandro Prontera di Bologna
MARCATORI: 11’ Bremer (J); 26’ Rabiot (J); 31’ Augello (S); 32’ Djuricic (S); 64’ Rabiot (J); 94’ Soulé (J)
AMMONITI: 39’ Rincón (S); 58’ Fagioli (J); 75’ Locatelli (J)
RECUPERO: 1’ pt; 5’ st
NOTE: al 68’ Vlahovic (J) sbaglia un calcio di rigore

Di Alessandro Nidi

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