Sono i giorni intensi che ruotano intorno al nome dell’attaccante che giocherà al centro dell’attacco bianconero la prossima stagione: Milik, Dzeko, Suarez e chi più ne ha, più ne metta. Se da un lato il napoletano era una scelta di Maurizio Sarri ed Edin Dzeko il “pegno” da pagare in cambio di una corsia preferenziale per Zaniolo (a proposito, un grosso in bocca al lupo al talento giallorosso), ho sempre detto che Luis Suarez è un nome uscito quasi per caso, perché un intermediario, nemmeno tanto vicino alla Juventus, decise di proporlo alla dirigenza bianconera che a fronte della possibilità di reclutare la punta a costo zero, e solo dopo aver verificato l’impossibilità di arrivare al vero obiettivo, si disse vagamente interessata.
Tra un esame da sostenere e una buona uscita da concordare, il nome di Suarez sono giorni che rimbalza tra Barcellona e Torino senza, per ora, entrare in buca d’angolo. I bene informati sostengono che sia questione di pochi giorni, altri che sia un depistaggio. In tutto questo il buon Pirlo che fa?
Andrea Pirlo aspetta ansioso che la società soddisfi le sue richieste perché, al netto della sua esperienza di allenatore pari allo zero, è un uomo con le idee chiare e per certi versi anche innovative. Il Presidente Agnelli decise in tempi non sospetti che l’ex faro del centrocampo juventino sarebbe stato il comandante della nave bianconera molto prima di quanto tutti noi, tifosi ammaliati da Guardiola, piuttosto che da Zidane, ci saremmo aspettati. E così è andata. Non a caso, per volontà del Presidente Agnelli, Pirlo si è fatto nei mesi scorsi almeno uno stage a Manchester, sponda City, per osservare da vicino le metodologie di lavoro dell’allenatore spagnolo.
Ora serve la punta, quella punta che consenta una maggior presenza nell’area di rigore avversaria, che sia un grado di garantire un certo numero di gol, esperienza ed anche supporto a Cristiano Ronaldo. Non è un mistero che il preferito di Re Cristiano risponda al nome di Karim Benzema, ma è altrettanto vero che la Juventus ha in piedi un rapporto privilegiato e contatti costanti col potentissimo procuratore italo-olandese Mino Raiola.
E da quell’asse, lo vado dicendo da mesi ormai, sono certo che uscirà qualcosa di davvero interessante.
Il franco-algerino è ipoteticamente prenotato. L’offerta bianconera dovrebbe aggirarsi sui 15 milioni per un prestito oneroso con obbligo di riscatto intorno ai 35/40. Offerta presentata prima dell’esplosione in Champions League del gioiellino del Presidente Aulas. Il ragazzo ed il Lione devono però sapere attendere perché, come ampiamente detto, la Juventus deve prima fare le uscite. A tal proposito, sempre attraverso un intermediario, alla Juventus è pervenuta una richiesta per il gallese Ramsey che, dopo Higuain, la cui uscita è questione di ore, potrebbe essere il più indicato a lasciare Torino.
Il terzino statunitense di passaporto olandese ed in forza ai lanceri è un profilo molto interessante e che piace moltissimo in casa Juventus. Ci sono però un paio di ostacoli non indifferenti che impediscono volo pindarici sulla positiva conclusione della trattativa. In primis con l‘Ajax si parla solo in termini cash, in secondo luogo per fare l’operazione sono indispensabili le uscite sia di De Sciglio che dell’ex Porto Danilo.
Il mercato è appena iniziato e sarà lungo, ma per l’attacco vediamo chi la (s)punta.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
https://www.lucagramellini.com/si-punta-alla-punta/?doing_wp_cron=1599745044.3829040527343750000000
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