Nell’attesa del colpo Dzeko o, chissà, dell’uruguagio Suarez, la Juventus presenta uno degli acquisti sul quale di più ha investito. Un ragazzo classe 2000, che sembra avere buone prospettive, pagato ben 40 milioni alla società di Bergamo: Dejan Kulusevski.
Un bel lavoro di Fabio Paratici, che spesso viene criticato, soprattutto in questi giorni in cui non si riesce a capire il mistero centravanti. Ma il direttore c’è, colpisce e lo fa senza dare troppo nell’occhio. All’inizio di una nuova e difficile sfida, il ragazzo risponde così agli inviati:
-sei arrivato alla Juve, è già una tappa importantissima nella tua carriera. Rischi seriamente di giocare la prima partita contro la Sampdoria da titolare. Immagino tu abbia un sacco di pensieri, o ti levi subito la responsabilità di giocare in bianconero?
-No, domenica c’è una partita molto importante, sono contento che finalmente si giochi e sono pronto a giocare se il mister mi metterà in campo. Non vedo l’ora di giocare.
-Perché hai scelto la Juve, quali sono le tue ambizioni in questa squadra e cosa ti ha chiesto Pirlo sul campo?
-Sono venuto qua per migliorare giorno dopo giorno, sia in campo che fuori. Ogni giorno voglio essere migliore di come ero il giorno prima. Sono qua per vincere, per aiutare i miei compagni e fare felice la città. Voglio vincere il campionato e ogni partita, anche quelle in allenamento.
-Che impressione ti hanno fatto le parole di Cristiano Ronaldo nei tuoi confronti (Kulusevski ha grandi qualità e ci aiuterà a vincere)? Ci sono stati in questi giorni con lui dialoghi, ti ha detto qualcosa?
-Cristiano è fantastico, sono molto fortunato a giocare con lui e posso solo imparare da lui. E’ molto simpatico, in campo scherza con tutti. Quello che ha detto è come la benzina, mi aiuta solo a far meglio. Sono molto fortunato a giocare con lui e spero di aiutarlo.
-Qual è la posizione in campo che preferisci e perché?
-Eh bella domanda! (ride). Ho giocato in così tanti ruoli negli ultimi anni… Giocherò dove il mister mi metterà, esterno d’attacco, mezz’ala, seconda punta, punta centrale… Dipende contro chi giochiamo e come giochiamo, io mi sento molto comodo in tutti i ruoli. Quindi non ho un ruolo che preferisco.
-Hai conquistato tutti, Ronaldo e anche Ibra, per le parole che ha detto riguardo la Nazionale. Ti fa felice anche questo?
-Si, Ibra in Svezia ha aperto porte che nessuno ha mai aperto. Lui è stato assolutamente un mio idolo, sappiamo tutti cosa ha fatto nella sua carriera. Quando mi ha scritto abbiamo parlato e per me è stata una cosa importante, perché quand’ero piccolo non avrei mai potuto pensare che Ibra mi chiamasse e che parlassimo.
-Cosa ti ha sorpreso di più in quest’inizio di avventura alla Juventus e cosa ritieni di poter dare quest’anno alla squadra?
-Ciò che mi ha sorpreso di più è che ogni giorno è una guerra. Quando vieni al campo e non sei al 100% tutti ti guardano e lo capiscono. Quando ti alleni non puoi pensare ad altro, devi solo concentrarti sul campo. Penso di poter dare energia. Amo il calcio e sono fortunato di poterci giocare, quando vado in campo voglio divertirmi e voglio vincere. In campo corro tanto e faccio tutto per far vincere la squadra.
-Che impressione ti ha fatto essere allenato da Pirlo?
-Mi ricordo che ho visto tanto Pirlo come giocatore, quindi come mister è uguale, è fantastico. E’ molto tranquillo, mi parla tanto e mi aiuta davvero tanto. E’ un onore essere allenato da lui e in questo sono molto fortunato. Mi dà sempre piccoli consigli, ma che fanno la differenza.
-Le grandi aspettative che ci sono nei tuoi confronti ti danno un po’ di ansia e di preoccupazione o sono una carica in più?
-Penso che nessuno abbia più aspettative su di me più di quanto ne abbia io stesso. Quindi non ho pressioni. Ho 20 anni, sono arrivato qua e sono il ragazzo più contento del mondo, sono fortunato. C’è da lavorare e so farlo quindi farò del mio meglio.
A fine conferenza sale il direttore Fabio Paratici per la foto di rito con la maglia. Kulusevski continua per la sua strada e sceglie la 44, alla quale è molto affezionato.
Un ragazzo spensierato, che non vede l’ora di scendere in campo e di dare il suo contributo alla squadra, per vincere tutto. Da quel che sembra, mister Pirlo non poteva chiedere altro, così come i tifosi juventini. Bisognerà solo vedere se risponderà bene in campo, perché si sa, il campo dà tutte le risposte, ma chi ben comincia è già a metà dell’opera. Dejan Kulusevski, chissà che non diventi un nome che verrà ricordato a lungo.
(Giovanni Giglio)
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