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La carica di Frank Julian – ReBorn l’Album

 

Intervista di Ricky Rage

Prima intervista dopo le ultime, drastiche e drammatiche prese di posizione per combattere, per vincere il virus che sta piegando il nostro Paese. Nulla di particolarmente programmato, giuro, ma l’ultimo album di questo straordinario artista ha un titolo fortissimo e carico di speranza. E la musica all’interno non è da meno. ReBorn è un lavoro brillante, pieno di colori, di suoni e di emozioni. E Frank Julian è un fiume in piena. Dalla musica all’attività in radio, senza filtri. Il momento è duro, doloroso, ma possiamo essere eroi… proprio come Batman.

Ciao, Frank. Finalmente ho l’occasione di ricambiare la cortesia. In questo periodo dannato sei costretto a restare a casa. Tuttavia sembri piuttosto attivo sul web…

Ciao, Ricky, grazie intanto per l’opportunità che mi stai dando è per questa bella intervista. Sì, hai detto bene “periodo dannato”, che nessuno si aspettava, perché è arrivato troppo velocemente. Sono molto attivo sul web, ma oggi lo voglio essere di più perché anch’io voglio far la differenza, lasciando un piccolo segno. Con la mia arte, voglio passare il tempo e magari farlo passare anche ad altre persone. Ciò che penso oggi; essere artista è fondamentale. Noi possiamo far la differenza, tenendo compagnia e stando vicini anche se siamo lontani. Non ti nascondo che quando faccio un video, mi vergogno molto a farmi vedere perché ho sempre paura dell’errore improvviso, ma errare è umano, perciò ci sta tutta. Fa parte del gioco. Si spera che tutto questo passi in fretta, ma soprattutto che noi possiamo risorgere dalle nostre ceneri come una fenice: ReBorn.

Tra le varie cose hai riproposto in diretta materiale estratto dal tuo disco ReBorn. Partiamo proprio dal tuo lavoro. Vai, a ruota libera.

Esatto giorno 13.03.2020, ho riproposto il primo live in streaming di ReBorn. E’ un disco puramente strumentale, composto da 7 tracce e una bonus track.

Le influenze musicali sono molte, tutte legate al metal, al rock e al progressive. Chi sono i tuoi maestri?

Caro Ricky, io amo tutta la musica in tutte le sue forme e sfaccettature, però sì,, hai detto bene, all’interno di questo disco ho messo molti generi e stili provenienti dai generi che più ascolto. I miei maestri in assoluto a cui mi ispiro o cerco di farmi ispirare sono te li suddivido in due categorie rock e metal. Rock: Pink Floyd, The Alan Parson Project, Rush, Kansas, Deep Purple, Led Zeppelin e Queen. Metal: Iron Maiden, Metallica, Helloween, Gamma Ray, Megadeth e Nightwish. Ma ho ascoltato anche band come Nirvana, Green Day, Tool, Soundgarden o black e death metal. Preferisco comunque un sound più settantiano e ottantiano.

La terza traccia omaggia la mitica città creata dalla DC. Io so che c’è molto dietro la tua idea di Gotham, molti lettori di MDN direi di no. Hai voglia di spiegare?

Il brano nasce per dei motivi ben precisi: la passione sfegatata per Batman e la ribellione interna nei confronti della città di Palermo, tutto ciò è causato da questa. Semplicemente posso aggiungere che a Palermo manca il suo supereroe, un Batman che possa risolvere determinate situazioni. Ma oggi, in un periodo come questo dove tutti noi stiamo lottando contro questo maledetto virus, abbiamo la possibilità di far la differenza, di essere tutti dei supereroi, di aprire gli occhi, riuscendo a capire il giusto e lo sbagliato. Da questa esperienza noi palermitani, siciliani e italiani stiamo imparando tantissimo. In questo momento la mia Gotham sta passando un periodo molto critico, un periodo di stallo, che neanche lo stesso Batman potrebbe risolvere. Voglio ricordare che noi un Batman e un Robin li abbiamo avuti e vivono in noi, in questa città: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Quello che posso dirti è questo: andrà tutto bene!

Per la raccolta ufficiale di MDN, Fottuto Garage Vol.2, hai proposto la lunga e bella Psycho Night. E’ una composizione molto intima o sbaglio?

Sì, Psycho Night è una composizione molto intima. Volevo realizzare un brano che potesse dare delle emozioni forti come quelle che mi trasmette Shine On You Crazy Diamond dei Pink Floyd. L’ intro, si può dire, sembra molto simile. D’altronde io nei miei brani uso molta tastiera proprio per creare ambientazioni e sinfonie. Volevo comunque che avesse uno stampo tutto mio e ho messo in mezzo tutti i generi che io ascolto. Chi ascolta Psycho Night o tutto l’intero album può notare le varie influenze. In conclusione, voglio portare l’ascoltatore a un viaggio a occhi chiusi…

Il tuo album, essendo esclusivamente strumentale, richiede sicuramente diversi ascolti per essere compreso a fondo. In futuro, per i tuoi prossimo progetti, hai intenzione di inserire anche parti vocali?

Ma guarda, attualmente sto lavorando al mio secondo disco G1RL5. Ho previsto un prologo recitato dalla mia collega Eleonora Calì, nel quale spiegherà il perché del titolo di questo nuovo disco e il perché della scelta dello strumentale.

Sette tracce più una particolare bonus track. Cosa ti ha spinto a registrare la tua personale tarantella?

Se non ricordo male era l’aprile del 2019, e su Facebook arrivarono così tanti inviti ad eventi di musica celtica irlandese da parte di alcune band locali, allora pensai: «Ma se noi abbiamo così tante belle tarantelle perché non farne una personalizzata?» Mi misi a lavoro. Ho scritto a orecchio su spartito il tema principale della tarantella per poi ricamarci soprattutto il resto degli strumenti. Ed è così che nacque la Sicilian TarantMetal.

Se dico Italia, cosa rispondi? Non imbrogliare, di getto, senza pensarci troppo…

L’Italia è un paese stupendo che per la cattiva politica purtroppo sta collassando. E’ un paese che viene preso come esempio da moltissimi artisti. Mi ricordo quando intervistai il grande Mike Terrana. Lui disse: «Se vuoi studiare musica, in Italia devi andare.» Artisticamente parlando, l’Italia è un paese di altissimo valore e potenziale, che si autodistrugge con la musica e con l’arte per le quantità. Ma dopo ieri 13 marzo 2020, con il flashmob di tutti i noi musicisti che hanno dato un contributo suonando dalle finestre, ho visto la qualità riprendersi quel terreno perduto, perché ognuno di noi vuole nel suo piccolo lasciare il segno. Lo lasceremo!

Artista, musicista, ma anche speaker radiofonico. Impossibile non chiederti nulla a riguardo…

Sì, sono speaker radiofonico. Sono stato speaker presso Radio LimiteSintonia per quasi un anno e, insieme ad altre persone, ho messo su Radio Studio Blu. E’stato tutto inaspettato e ora nel mio CV posso scrivere: Speaker/fondatore presso Radio Studio Blu.

Chi collabora con te?

Allora come musicista/compositore, sono soltanto io, mentre su Radio Studio Blu collaborano con me altri speaker: il direttore artistico Giuseppe Spataro, Elenonora Calì e le performer Rita Contino e Marika Schiavini.

Stai lavorando su nuovi pezzi. Puoi anticipare qualcosa?

Come ti dicevo prima sto lavorando al mio secondo disco: G1RL5. Questo disco racconterà in musica i vari caratteri delle persone, per lo più delle donne che hanno avuto un forte impatto su di me. Saranno presenti nomi di persone che sono state amiche, amiche attuali ed ex ragazze. Il singolo che presto farò uscire sarà 4UR0R4.M, mentre in copertina ci sarà una donna che racchiude un particolare di tutte loro. Disco molto collegato a ReBorn, come un filo conduttore che spiegherà la nascita di tutto ciò. La particolarità di questo oltre la copertina (che sarà realizzata da Eleonora Calì come lo è stato per ReBorn), sarà proprio la musica. Giocherà un ruolo fondamentale, ossia descriverà quelle donne in tutte le loro sfaccettature in musica. Accompagnerò ogni brano con una descrizione (sia in italiano che in inglese) di ogni singola persona per spiegare il cambiamento di tema o di tempo in determinati minutaggi. Il genere sarà sperimentale, un progressive fuso con l’elettronica. Insomma, psicologicamente, un lavoro molto pesante…

Devi partire per un lungo viaggio, ma puoi portare con te solo tre dischi…

Bella domanda, beh mi farei una scelta molto accurata in base a miei stati d’umore perciò ti dico subito che porterei Wish You Were Here dei Pink Floyd, Permanents Wave dei Rush e Walls of Jericho degli Helloween.

Saluta i lettori di MDN, il nostro Benedetto Croce e lancia un messaggio.

Carissimi lettori di MDN, in primis voglio ringraziare il grande Benedetto per avermi dato la possibilità di esprimermi in questa bella intervista, ma poi ringrazio te, carissimo Ricky, per le belle domande. Spero di non avervi annoiato. Il messaggio che mando è questo:

“Oggi,14.03.2020, ho scritto l’intervista mandatami da Ricky Rage per Meglio di Niente e sotto Pigs dei Pink Floyd. So che sto passando un momento difficile, chiuso in casa perchè l’Italia sta affrontando un grande problema, la lotta al COVID-19. Non vi nascondo che sono molto triste, anche se dai video che avete seguito non sembra, ma vi assicuro che è così. Ma come tutti voi vado avanti, cercando di farmi forza e dando un piccolo contributo a tutte le persone che conosco, un semplice messaggio, una chiamata e poi, sfruttando la mia dote artistica, faccio qualche live su Facebook, in modo tale da distrarre le persone e tenerle impegnate a guardare il video, così da fargli passare un pò di tempo. Dobbiamo vincere questa battaglia e farlo tutti insieme. Finirà presto questa quarantena e poi scenderemo nelle piazze a festeggiare la nostra vittoria abbracciandoci l’un con l’altro, sventolando il tricolore della nostra nazione: NOI VINCEREMO! Perché ognuno di noi ha contribuito, per essere nel suo piccolo il supereroe della propria Nazione. Perciò teniamo duro, perchè andrà tutto bene!”

YouTube https://www.youtube.com/user/FrankJulian87

Facebook https://www.facebook.com/frankjulian1987

 

 

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