Recensione Libri

La casa del diavolo di Nicola Rocca

Recensione di Carla Murialdo

Entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle.
Fu aggredito da un ricordo. Il viso cinereo di Sofia, l’ultima volta che l’aveva vista. Prima di murarne il cadavere.
L’uomo sentì la rabbia montargli dentro, come un vortice impazzito.
“Eccomi, lurido bastardo!” gridò. “Sono tornato!”
L’eco delle parole rimbombò nel soggiorno.
“Tutti i nodi vengono al pettine. È solo questione di tempo.”
L’uomo si guardò attorno, studiando la prossima mossa.
“E ora quel tempo è arrivato.”
Ancora un passo, in quella casa sconosciuta. Sotto la pelle l’onnipotenza di chi non ha più niente da perdere.
“Sono tornato” ripeté. “E sono qui per ucciderti!”
C’è qualcosa di strano nella casa del vecchio Ardemagni.
Quella villetta è la tana del demonio?
Ardemagni se la dà a gambe, facendosi ricoverare in una clinica psichiatrica.
Meglio pazzo che posseduto!
L’abitazione viene acquistata da una coppia di coniugi.
Tutto tranquillo, per qualche tempo.
Quando la donna viene ritrovata morta, però, le parole del vecchio tornano a galla, risuonando nella testa dell’unico indagato: il marito della vittima.

Questo è un thriller psicologico; dall’inizio alla fine ti tormenta il dubbio sull’esistenza del  diavolo. L’autore colloca gli indizi giusti, ti propone varie soluzioni, fa scomparire mele, ti  insinua il dubbio: ma il diavolo si nutre? Quando trovano il cadavere della moglie uccisa e nemmeno un impronta nella neve davanti alla casa, viene accusato il marito. A nulla serve chesi proclami innocente perchè le prove sono schiaccianti. Ma il finale ti sorprende con una
soluzione originale. Un unico consiglio: non leggetelo prima di andare a letto il diavolo potrebbe sbucare da sotto dall’armadio e venirvi a trovare.

Nicola Rocca nasce a Bergamo il 23 settembre 1982 e vive a Carvico. All’età di ventiquattro anni scopre la passione per la scrittura e, dopo una serie disegnalazioni e premiazioni a vari concorsi letterari nazionali, nel dicembre 2013
esordisce in narrativa con FRAMMENTI DI FOLLIA (Editrice GDS), un’antologia diracconti thriller/noir (finalista al Premio Giuseppe Matarazzo 2013). Nel giugno 2014 si classifica al terzo posto al “Premio Nazionale Ignazio Russo
2013” con il racconto L’unica soluzione possibile . Nel luglio 2014 esce il thriller CHI ERA MIO PADRE?, il suo primo romanzo, chespacca in due la critica dei lettori. E’ questo, infatti, il motivo che spinge l’autore, a distanza di qualche mese, a pubblicare una seconda edizione rivista e corretta. Nel dicembre dello stesso anno pubblica, esclusivamente in versione digitale, il racconto COLD CASE – IL DIARIO DEGLI OMICIDI IRRISOLTI.

 

megliodiniente

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