Articolo di Alessndro Magno
La partita con il Barcellona è stata per certi versi scioccante. Il Barca ha vinto meritatamente pur non essendo trascendentale e pur senza quasi mai aver impegnato Szczesny. Uno dei Barcellona meno messi bene della storia ci ha ”scherzato” in lungo e in largo. Alla fine grazie a questo predominio territoriale abbastanza netto è riuscita con parecchia fortuna a vincere: un auotogol e un rigore per fallo fuori area. La Juve che ha giocato malissimo ha pure segnato 3 gol con Morata tutti annullati dal var per questioni quasi millimetriche. Questo aumenta e di molto a mio parere il rammarico. Se una delle Juventus peggiori dell’ultimo mese ha segnato tre gol al Barcellona e ha perso solo grazie a un autogol e un rigore regalato cosa avrebbe potuto fare una Juve ”cazzuta”? Questo francamente mi manda in bestia. Posso accettare tutto. Posso accettare che siamo una squadra in costruzione (anche in ricostruzione), che c’è un allenaotre che si deve fare, che mancano Ronaldo e De Ligt che sono dei pilastri della squadra oltre Alex Sandro, posso anche accettare che parecchi giovani non sono ancora avezzi a questi palcoscenici, ciò che non posso proprio accettare è la quasi totale assenza di voglia di vincere, l’assenza di quegli occhi della tigre che sono alla base di ogni vittoria. Si sono salvati in 2 Cuadrado e Morata gli unici ad aver messo davvero un poco di quella grinta che è il minimo comun denominatore per arrivare a giocarsela con tutti.
Deudenti quasi tutti. Il centrocampo penoso senza nessun nerbo. Dybala il vicecapitano in campo fra i più timidi, incapace di prendersi la squadra sulle spalle come dovrebbe fare un leader. Paulo è un giocatore fantastico che ha delle giocate pazzesce ma ha bisogno del supporto di una squadra. Quando la squadra non gira lui non gira c’è poco da fare non è Ronaldo e forse mai lo diventerà. Quando il gioco si fa duro spesso lui si intimidisce, si intristisce , spesso mi han fatto notare come ha fallito appuntamenti importanti come a Cardiff o con l’Ajax e il Lione in cui era curiosamente e sfortunatamente infortunato , nel famoso 1- 3 del Bernabeu del ”bidone al posto del cuore” non c’era perchè si era fatto espellere all’andata quando il Real ci battè 3-0, se andiamo a vedere la sua carriera in Champions è fatta più di ombre che di luci, a parte quel famoso 3-0 al Barcellona in cui segnò una doppietta e la vittoria a Londra con il Tottenham in cui segnò il gol qualificazione, ad oggi sono più le partite deludenti che le partite in cui è stato decisivo. L’anno scorso era quasi stato venduto e poi si dimostrò il migliore del campionato italiano. Ora faccia un altro step ci faccia vedere che è un giocatore internazionale e un leader. Ha 27 anni non è più un ragazzino e i nuovi arrivati che invece di anni ne hanno fra i 20 e i 23 devono contare su un buon esempio. Possiamo compare dei buoni giocatori ma la grinta non la possiamo comprare al calciomercato.
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