Dopo l’anticipo disputatosi al Meazza tra Inter ed Udinese, il sabato della sedicesima giornata di Serie A si conclude con il match clou del week-end; Torino – Juventus. Un derby come sempre intenso ed equilibrato all’Olimpico Grande Torino, dove la grinta dei padroni di casa si è rivelata una vera e propria spina nel fianco per la prima della classe. Risultato in bilico per 70’ minuti, fino a quando l’errore in fase d’appoggio del tandem Zaza-Ichazo costringe il portiere – subentrato al 20’ al posto dell’infortunato Sirigu – a stendere in area Mandzukic, con il conseguente calcio di rigore trasformato da Cristiano Ronaldo, che sblocca e archivia il risultato. La Juventus prosegue la sua spaventosa marcia vincente, con quindici vittorie dopo sedici giornate, eguagliando il settimo successo di fila, seconda solo all’Ajax a quota nove. Per il Toro di Mazzarri solo tanti rimpianti per un risultato che, a giudicare dall’andamento della partita, può considerarsi severo.
Analisi tattica del match.
Massimiliano Allegri decide di fare affidamento al 4-3-1-2, con De Sciglio ed Alex Sandro lungo le corsie, affiancati dal duo Bonucci – Chiellini. Oltre alla novità di Mattia Perin tra i pali, vi è quella di Emre Can a centrocampo, con Pjanic e Matuidi. Dybala, Mandzukic e Ronaldo completano il vertice alto dello scacchiere bianco-nero. Walter Mazzarri risponde al suo 3-1-4-2 di fiducia, con il trio difensivo Izzo – N’Koulou – Djidji. L’ex Rincon in cabina di regia, dietro Meite e Baselli, supportati lungo le fascie da Ansaldi ed Aina. Simone Zaza, vista la pesante assenza di Iago Falque, con Belotti compone il reparto offensivo.
La fase difensiva dei padroni di casa ha dato un’eccellente prova di abilità e concretezza. Ciò che ha ostruito la manovra offensiva della Juventus è stata la copertura centrale dei tre difensori granata i quali, supportati da Ansaldi ed Aina, in fase di non possesso hanno formato un reparto difensivo a cinque impenetrabile. Ronaldo, Dybala e Mandzukic non hanno mai agito per vie centrali a causa dell’ampiezza difensiva del Toro, ed hanno pertanto costretto i terzini ad essere i principali motori della manovra offensiva.
Tuttavia, come i centrali di Mazzarri, anche quelli di Allegri, in fase difensiva, hanno mantenuto il baricentro alto, chiudendo le vie centrali e rendendo indispensabile la spinta lungo le fasce di Ansaldi ed Aina. La copertura di Alex Sandro e De Sciglio dalla propria trequarti al centrocampo si è rivelata una chiave di lettura determinante per l’inefficacia offensiva granata e la ripartenza dell’azione della Juventus.
Entrambe le squadre, avendo mantenuto un alto baricentro, hanno reso il centrocampo la principale zona d’azione del match per il 47% della partita. Nel seguente reparto, l’uomo più propositivo della formazione ospite è stato Emre Can, sia in fase di raccordo con l’attacco sia come uomo chiave per l’uscita dal pressing di Miralem Pjanic.
Un derby caratterizzato dalla grande disciplina tattica, permettendo che la fisicità, i duelli aerei, i contrasti e gli errori individuali dessero vita ad un match equilibrato, le cui azioni salienti sono state spesso frutto del caso. Il primo tempo ha visto la Vecchia Signor vicina al vantaggio con Ronaldo, che calcia a botta sicura ma Sirigu devia in angolo. Dall’altra parte è Armando Izzo il pericolo numero uno, che però trova Perin preparato.
Nel secondo parziale di gara, le squadre provano a fasi alterne a cercare la via della rete, ma l’equilibrio si spezza al 70’. Un retropassaggio maldestro di Zaza costringe Ichazo al fallo su Mandzukic. Il fischietto di Guida assegna il penalty, che Ronaldo trasforma seppur in maniera non impeccabile. Dieci minuti dopo la Juventus trova anche il raddoppio con Mandzukic che, sugli sviluppi di un cross di Pjanic, batte il portiere granata: rete annullata perché Ronaldo, che devia la palla prima del croato, è oltre la linea.
In seguito a questa vittoria, la Juventus ottiene il settimo successo consecutivo, il quinto a rete inviolata, e prosegue la strada verso il consolidamento dello scettro di capolista, a bordo di un treno che continua a viaggiare senza sosta.
Pagelle della Juventus:
Perin 6
De Sciglio 6,5
Bonucci 7
Chiellini 6.5
Alex Sandro 5.5
Emre Can 6
Pjanic 6
Matuidi 6.5
Dybala 5
Mandzukic 6.5
Cristiano Ronaldo 6
(Giacomo Chiarandà)
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