Di Salvatore Alfieri
Una raccolta di poesie che raccoglie il meglio della giovane produzione di Salvatore Alfieri. Già autore dei testi cantati negli Overcoma e in altri suoi progetti musicali, ha deciso di dedicarsi anche alla scrittura, quella pura, fatta solo di parole e qualche segno di punteggiatura. Niente urla, niente lamenti. Solo le sue parole. In questa sua prima opera, troviamo riuniti i temi che Alfieri ha più a cuore, la classicità della poesia e i grandi valori come l’amore per Venere, la sua Venere, la lotta contro il suo male interiore, i suoi ideali non accettati dalla società, la natura dannata, temi che il poeta fa emergere con forza emotiva ed espressività erotica accompagnando il lettore lungo un percorso che lo avvicinerà progressivamente al suo mondo interiore.
“Amo le parole semplice, pure e piene d’amore. Sono nato fra le poesie di Baudelaire e Rimbaud, fra Proust e D’Annunzio, fra Giacomo Leopardi e Francesco Tomasi. Non voglio essere definite di certo “il nuovo poeta dell’amore”, semplicemente un profeta che parla dell’amore come unico modo di salvezza per l’uomo moderno e del romanticismo come unica via per arrivare ad esso, un concetto abbastanza difficile da assimilare per gli uomini d’oggi abituati alla logica ferrea e indiscutibile. Credo ancora nei valori di forte profondità emotiva. Mi lascio trascinare dalle emozioni e farmi vivere da esse, ed qui che esce il mio late da esteta, forse. Comunque, grazie a tutto ciò, amo la vita e amo la mia Marina”, dichiara Salvatore Alfieri.
L’autore utilizza un linguaggio non troppo aulico e non troppo lontano ma semplice e visivo che ci porta nella vivida suggestione del fluire dei suoi pensieri. Questo permette al lettore di ritrovarsi inserito ora nell’anima delle sue emozioni, ora in quella ricerca di risposte alla felicità, alle passioni, coinvolgendolo. Nelle poesie troviamo la ricerca in ogni luogo di Lei come fonte a cui dissetarsi e trovare ristoro, riparo e scoprirsi al punto da sublimarla rendendola forza ed energia. L’incontro con Lei rende l’autore consapevole della sua fragilità emotiva che la trasforma in forza, energia, per sviluppare la sua arte.
Salvo è stato sempre un ragazzo attento alle emozioni e alle problematiche della vita. Si è sempre posto domande verso ogni cosa senza pregiudizio, mettendosi spesso in contrapposizione. Questo suo modo gli ha permesso di estendere la ricerca del senso della vita e del suo posto nel mondo con consapevolezza. In queste poesie trovo la sua crescita emotiva e personale nel riuscire ad incanalare ogni energia sia positiva che negativa verso qualcosa di costruttivo.
La Venere che descrive è paragonabile alla sua Luna per affrontare il buio, è la madre che ricerca a gattoni vergognandosi quasi del suo sentirsi imperfetto, le labbra diventano cuscini di seta e la sete un set senza cinepresa, brancolare come un lupo affamato d’amore, quell’amore che non ha mai ricevuto e lo trova con lei, nelle sue carezze e nel suo esistere. Ci sono sapori di una scrittura figlia di una poesia remota, smarrita oggi dentro gabbie di hashtag, l’impressione è di perdersi in un legame incondizionato, ogni poesia è centellinata a piccole gocce una dopo l’altra fino a formare un mare dove far nuotare due cuori destinati a incontrarsi per stare insieme per sempre.
Alfieri ha iniziato la stesura del libro inconsciamente ad agosto, senza rendersene conto. Era un suo sogno nel cassetto, ma come c’ha detto lui stesso “Non ho mai avuto la spinta giusta per iniziare a fare ciò ma grazie a Marina adesso c è l’ho fatta”. L’ultima poesia risale a non più di un mesi fa, la notte prima di mandarlo in stampa. Il libro uscirà ad agosto grazie ad Aletheia Editore.
Nel libro hanno partecipato tanto altri artisti e persone valide di ogni merito. Vanta di due prefazioni scritte da Lorenzo Giustozzi, in arte Barry Mad, e da Maria Marangio, che Salvo descrive come la sua maestra di vita. Lorenzo Giustozzi lo troviamo anche come grafico della copertina principale. Invece il ritratto di Alfieri fatto nella quarta copertina e’ della giovane artista italiana Nour Ben DouDou. Inoltre, all’interno cè un altro ritratto inedito di Giulia Biosa, altra giovane artista palermitana che ha voluto fare questo regalo ad Alfieri. Una mega collaborazione per Alfieri che, ancora una volta non e’ solo ma sempre supportato da tanti altri artisti che credono in lui, in ogni cosa che fa.
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