Di Adriana La Trecchia Scola
Parafrasando qualche famoso titolo (sia la fortunatissima graphic novel di Zerocalcare sia il libro di Roberto Alajmo) si potrebbe parlare della tattica (ma sarebbe piu’ un modo di reagire) che consiste nell’ arroccarsi nelle proprie convinzioni o certezze difronte alle difficolta’ o critiche.E’ quello che sta succedendo al famoso allenatore della Juventus,Max Allegri.La squadra e’ in profonda crisi,ma il punto e’ effettivamente la sua consistenza.Sembra assente,spenta,senza carattere.Si fa riferimento all’ allenatore perche’ dovrebbe raddrizzarla,darle un’ anima:farsi’ che i giocatori abbiano carattere.Allegri sicuramente appartiene a una scuola calcistica tradizionale nel senso pre-moderna,ossia concreta,vera,salda.Di conseguenza non si comprende lo smarrimento attuale.Forse proprio gli attacchi continui ed eccessivi lo hanno colpito e destabilizzato,facendogli perdere mordente.Quando ci sentiamo esposti e fragili sentiamo il bisogno di protezione,cosi’ ci chiudiamo nella nostra posizione (come tirare su il ponte levatoio di un maniero).In realta’ difendersi facendosi scudo delle proprie idee,significa che non abbiamo capito un cambiamento in atto e non ci sappiamo adeguare.Tutto prima o poi cambia e la difficolta’ della vita consiste nel sapere rispondere alle contromosse.Come si dice: lo sport e’ metafora di vita.L’ atleta prima di corpo,muscoli,riflessi deve essere uomo,carattere,mente.Nell’ attuale epoca transumana che e’ informe (liquida e anche senza genere),il rinbambimento provocato dai social onnipresenti (forse onniscienti come il narratore ottocentesco?) impera sovrano.Pertanto il dominio macchinico con le piu’ sofisticate tecnologie ha gioco facile nel rammolire gli spiriti e condizionare i comportamenti.Lo sport come la politica e’ un’ altra succosa succursale dello showbiz.Basta vedere i proventi colossali che si riescono ad estrarre da qualsiasi sua componente.La comunicazione crea una narrazione adatta alle esigenze piu’ remunerative,per cui quello che conta e’ il successo a scapito dei valori umani.Il famoso storytelling ha rotto le scatole altrettanto del politicamente corretto e altre fandonie per anime belle.Siamo sangue,carne,sudore e la perfezione o la purezza non esistono.La vita significa sporcarsi,contaminarsi ma mantenendo integrita’ e dignita’.La cosa piu’ difficile e’ rinunciare all’ orgoglio (sempre una brutta bestia nei rapporti interpersonali) per andare avanti prendendo coscienza dei mutamenti in atto.
L’ album (uscito a maggio) da cui deriva questa canzone e’ Malato,un titolo interessante per definire la condizione umana.Di solito si pensa allo sperdimento esistenziale come generatore artistico,ma proprio l’ espressione artistica puo’ esprimere lo smarrimento che ci coglie
“nel mezzo del cammino di nostra vita
mi ritrovai in una selva oscura
perche’ la diritta via era smarrita”
(primo verso della Divina Commedia,costituisce l’ incipit del primo canto dell’ Inferno,quindi dell’ intero poema).