ALLO STADIO MEAZZA DI SAN SIRO VINCE L’INTER 2-1 CON ALEXIS SANCHEZ CHE REALIZZA IL GOL VITTORIA AL 120′.
Per la caccia al primo trofeo dal suo ritorno sulla panchina bianconera, Massimiliano Allegri sceglie la più discutibile delle corsie di sinistra possibile, con Alex Sandro e Rabiot a cui, nella fase di non possesso dovrà dare manforte il buon Bernardeschi di questa stagione.
L’intento del mister di Livorno è chiaramente quello di lavorare il pallino del gioco si nerazzurri e provare a colpire i Campioni d’Italia in contropiede.
Inter in campo con la miglior formazione possibile.
La prima conclusione è proprio della formazione di Simone Inzaghi che con Dzeko spedisce alto di testa. Al 6′ è la volta di De Vrj che su angolo calciato da Chalanoglu manda il pallone appena a lato alla sinistra del palo della porta difesa da Perin.
Al 8′ è ancora Inter con un pallone calciato da Lautaro da dentro l’area di rigore che finisce malamente fuori.
La Juventus è, com’era ampiamente prevedibile, in grande difficoltà e al 11′ è il check del var che deve intervenire per verificare un probabile contatto tra Chiellini e Barella dentro l’area di rigore.
L’arbitro Doveri ed il var non reputano il contatto passibile della massima punizione scatenando le proteste di Inzaghi e dello stesso Barella.
La prima azione della Juventus, figlia di un buon fraseggio, la si registra al 18′ senza effetti collaterali per i nerazzurri che debbono invece fermare in angolo un tentativo di Bernardeschi e McKennie al 20′.
È una sorta di preludio al gol che arriva al 25′ grazie ad un bel cross di Morata per il texano che di testa insacca alle spalle di Handanovic.
L’Inter decisamente scossa dalla mancata concessione del calcio di rigore sembra uscita dal match, mentre la Juventus ci riprova subito dopo con Kulusevski dal limite, una rarità il tiro da fuori per lo svedese, che impegna il portiere nerazzurro.
La risposta dell’Inter è al 31′ con un bolide di Chalanoglu che finisce centrale tra le braccia di Perin.
Al 33′ ingenuità di De Sciglio che colpisce Dzeko da dietro all’interno dell’area di rigore e penalty, questa volta assegnato, che Lautaro calcia potente trafiggendo Perin dagli 11 metri.
La partita si riaccende e soprattutto ritorna saldamente nelle mani dei nerazzurri con Bastoni che sembra (non me ne voglia nessuno per il paragone) il Maldini dei tempi migliori a creare più di un grattacapo sul lato presidiato da De Sciglio.
Al 45′ intervento decisivo in scivolata di Rabiot su un indenomiato Perisic che salva i suoi da gol sicuro.
È l’ultimo atto di un primo tempo condotto quasi interamente dai padroni di casa.
La ripresa inizia con gli stessi interpreti di inizio match ed è subito Bastoni a creare il primo grattacapo ai bianconeri, ma è di Bernardeschi al 48′ una clamorosa occasione che il carrarino calcia a lato divorandosi un gol praticamente fatto.
Solo 1′ più tardi sempre l’ex viola in assolo dalla destra, accentrandosi, scarica il suo mancino alto sopra la traversa.
La doppia occasione risveglia l’Inter che inizia una pressione costante chiudendo la Juventus nella propria trequarti incapace di uscire palla al piede.
Perisic e Bastoni sono una vera spina nel fianco ma al 59′ Dumfries imbeccato da un traversine di Chalanoglu impegna Perin che si salva con l’aiuto del palo.
Nei bianconeri è decisamente McKennie l’uomo in più, capace di offendere, proporsi, segnare, ma anche chiudere all’indietro per importanti coperture.
In campo c’è praticamente solo la formazione nerazzurra con i bianconeri esposti ad un dispendio di energie incredibile nel tentativo di arginare le discese e i cambi di gioco e ritmo degli avversari.
Al 69′ è ancora Lautaro di testa ad impegnare Perin a terra.
Al 72′ dopo una discesa e cross di Dumfries è Perisic a chiamare Perin alla parata in tuffo.
Max Allegri al 74′ opta per l’ingresso in campo di Dybala in ragione di un volenteroso, ma poco incisivo, Kulusevski.
Simone Inzaghi risponde con Sanchez e Correa per Dzeko e Lautaro.
Al 79′ è la volta di Arthur per Bernardeschi, mentre al 87′ è la volta di Kean per uno stanchissimo Morata.
In vista dei supplementari anche Inzaghi si gioca le carte Darmian e Vidal per Barella e Dumfries al 89′.
Dopo 4′ di recupero Doveri fischia la fine dei tempi regolamentari.
Il primo tempo supplementare comincia con Bentancur gettato nella mischia al posto di uno stremato Locatelli e la prima occasione è di marca nerazzurra con Sanchez che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, spedisce la palla di testa di poco a lato.
Per l’Inter entra Di Marco al posto di Perisic al 100′ e le due squadre cominciano a segnare il passo dalla stanchezza.
Al 102′ Dybala dai 25 metri spara alto ed è l’ultima occasione.
L’ultimo spicchio di partita comincia con Inter e Juventus spronate dai rispettivi allenatori intenti a spingere i propri ragazzi oltre la fatica. Il ritmo è ormai più d’attesa che di offesa alla ricerca di un errore avversario di cui approfittare.
Errore della difesa bianconera, mal posizionata, che arriva al 120′ con Alexis Sanchez che fredda Perin da due passi e consegma la Supercoppa Italiana all’Inter e a Simone Inzaghi.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI https://www.lucagramellini.com/la-supercoppa-italiana-e-nerazzurra