L’estate e’ praticamente finita e settembre risulta un mese malinconico.E’ adesso che si fanno bilanci,non a fine anno,perche’ questo e’ il vero inizio di anno:carico di aspettative e promesse non mantenute.Di solito si pensa che l’estate e’ un periodo gioioso,divertente,di vacanza.In primo luogo non tutti vanno in vacanza,nel senso che possono concedersi questo lusso.Poi attualmente l’estate e’ diventata infernale,per cui si farebbe volentieri a meno di tale atmosfera bollente.Molti artisti hanno bramato la vitalita’ estiva,per es. Beppe Fenoglio:al suo desiderio spasmodico si chiederebbe una tregua.Ma e’ Albert Camus che permette(insospettatamente)una perfetta citazione.”Nel profondo dell’inverno,ho finalmente imparato che c’e’ un’estate invincibile dentro di me”.In realta’ il suo lirismo e’ crudo e spietato:”Voglio mantenermi lucido fino all’ultimo,guardare la mia morte con tutta la pienezza della gelosia e dell’orrore”.E ancora “Non c’e’ felicita’ sovrumana,non c’e’ eternita’ al di fuori della curva dei giorni”.Pertanto “Pietra,carne,stelle,e quelle verita’ che la mano puo’ toccare”.La speranza per Camus e’ il piu’ terribile dei mali,perche’ equivale alla rassegnazione-ma vivere non e’ rassegnarsi.Questo spiega l’affermazione paradossale di Camus per cui sebbene non ci sia motivo di speranza,cio’ non significa che bisogna essere disperati.Nessuno di noi puo’ cullarsi nelle illusioni della bonta’ e della bellezza,perche’ non c’e’ rimedio al male,che non e’ sociale,economico,politico,ma riveste “il carattere di una fatalita’ cosmica,di una legge universale perpetua e inalterabile”(Leopardi).Puo’ sembrare sterile e penoso credere che le creazioni della mente,le espressioni artistiche possano salvare l’uomo,in quanto la verita’ risiede nel sottosuolo che non e’ mai piacevole.Per dire la violenza fa parte di noi,caratterizza ogni aspetto della vita umana.Anche il diritto nasce e si fonda sul sopruso.Banalmente la Storia e’ fatta da quei pochi prepotenti che sovrastano la massa inerte:nel quadro generale un insieme brulicante di vittime.I veri artisti sono quelli che scavano nel profondo,che mettono in luce l’orrore presente nell’essere.Conoscendo l’uomo non si puo’ che essere misantropi e pero’ capire che il misantropo e’ quello che ama veramente la vita.Non bisogna fuggire i disprezzatori della realta’ perche’ il loro e’ un atto di vita,e se la vita ha qualcosa di misterioso e’ appunto “che pur sapendo cio’ che si sa,si e’ capaci di compiere un atto che va contro il proprio sapere”(Cioran).