Alba, il primo EP firmato Roden, è figlio del crepuscolo e padre di una notte elettronica attraversata dalle frequenze di una consolle, che tu voglia ballare o semplicemente ascoltare.
Come il sole oltre i colli di Roma, Alba è l’incipit del progetto personale di Alessandro Di Maso, in arte Roden. Il lavoro si offre come testimone di una metamorfosi avvenuta nell’arco di 2 anni in cui il producer si è interfacciato con diverse sfaccettature dell’elettronica: dal mondo più ambient, al pop elettronico (espresso anche in collaborazioni con altri artisti quali sils nel ruolo di produttore), fino allo stile più club.
Oltre la cortina del genere, l’artista approfondisce gli stilemi della drum&bass in Ossidiana e dello UK garage impreziosito dalla voce di Valori in Baby Blue, per abbandonarsi alla nostalgia che cosparge Raua, narrazione di un periodo vissuto lontano dal proprio paese. La combo Nala / Vaniglia, uscita come doppio singolo, dimostra invece l’avvicinamento ad un timbro più pop. La tracklist si conclude con il downtempo di Alba, traccia che battezza l’EP e che ben rappresenta il momento di riflessione in cui l’artista si distacca dalla tela per osservare ciò che ha realizzato.
Nel corso della sua produzione Roden è rimasto aperto a contaminazioni lasciandosi trasportare da icone del settore come Jamie xx e Caribou, artisti che echeggiano nei suoi brani, senza tralasciare le basi del genere attinte da figure del calibro di Four Tet, Burial e Overmono. Il risultato è un album vario, un ibrido fra un’elettronica da dancefloor e la ricerca che si addice a un producer.
La nascita di Alba, oltre che raccontare di una notte trascorsa fra le braccia dell’elettronica più disparata, fra episodi ombrosi che potrebbero accadere nei club come nelle strade di una qualsiasi capitale europea, documenta un passaggio importante nella vita di Roden, reso possibile solo grazie ad un grande lavoro fatto su se stesso a livello di consapevolezza.
Di fatto un musicista come Roden sfugge alle etichette, rendendo difficile inquadrare il suo progetto in maniera univoca: stasera potrebbe fare un dj-set a Monteverde, domani mattina potrebbe avere una session in studio con altri musicisti. Quel fascino dell’indefinito che, nella realtà dei fatti, lo rende ancor più libero di esprimersi in musica, rischia di renderlo meno appetibile per un mercato sempre più standardizzato, ma i crescenti stilemi di una nuova elettronica italiana sono alle porte, e Roden ha intenzione di farne parte.
Roden è una serie di stelle apparentemente sparse che diventano totalità solo se viste come una galassia. Alba, il suo disco d’esordio, è ufficialmente fuori il 17 gennaio 2025 per PLUMA dischi (Irma Records), distribuito FUGA. L’EP verrà presentato il 18 gennaio a Il Palco aps di Roma, in apertura Cusu.