L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso

Articolo di Carla Murialdo

Grazie ad Audibile si scoprono autori molto interessanti, poi che a leggere sia l’autrice non può che essere un di più. Finalmente un investigatore diverso, una ghostwriter che per mestiere scrive per gli altri, abituata ad  immedesimarsi nel pensiero altrui viene reclutata come consulente per la polizia. Nell’ultimo libro deve intervistare la vecchia cuoca di una famiglia della Torino bene, quella con la casa in collina. Durante l’intervista emerge che a commettere il delitto del padrone di casa, avvenuta anni prima, non è stato il fratello, ma Irma la cuoca, che confessa il delitto con tranquillità come fosse la cosa più normale. Alice Basso ha una scrittura ironica divertente. La protagonista prende in giro e si prende in giro, mescola arguzia, divertimento e una trama ben delineata. L’autrice dà quel tocco Sabaudo ai protagonisti più anziani e poi anche a Torino abbiamo i nostri piatti da sventolare come bandiere, persempio LA BAGNA CAUDA.

Un gesto, una parola, un’espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell’ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca. Un’impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C’è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l’altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l’affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l’intuito di Vani può smascherarli. L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è stato uno degli esordi più amati dai lettori e dalla stampa più autorevole. Lo stile unico e la forza narrativa di Alice Basso hanno conquistato tutti. Come la sua esilarante protagonista, Vani, che torna con un nuovo libro da scrivere, un nuovo caso da risolvere e un nuovo inaspettato nodo sentimentale da sciogliere.