Tolleranza zedda, quello che Heriberto non disse.
Siamo fermi al gran gol subito in casa all’ultimo minuto.
Un colpo che poteva abbattere un’elefante, invece il cholitodavide demolisce il gigante del bel gioco sarriano Golia, e così, il tempo di una caramella e arriva il 7 + 4 della dama in bianconero.
Il 4 + 4 dell’allegro condottiero al quale ancora devono spiegare, a fine carriera, che cos’è il bel gioco.
Lascio uno spazio bianco
in questo spazio chi ha voglia può parlare di arbitri, var, cartellini e menate varie.
Si riprende con il 7 + 7, sempre in casa, contro la squadra di chi ha vinto la decima allenando il 7.
Sarà una bella sfida con un gioco aperto e arioso, gli eredi di Maradona segneranno per primi con un gol del più talentuoso campione scugnizzo degli ultimi anni, con una deviazione appena dentro il centro dell’area.
Non basterà, ci vorranno pochi minuti affinché il fiorentino di Carrara faccia esplodere un tiro imprendibile dal centro sinistra a 5 metri dalla zona var.
La gioia si procurerà un fallo al limite e Giotto disegnerà una parabola imprendibile alla destra del portiere, e concluderà la partita con un tiro al volo di sinistro che si infila come una rasoiata sul palo lungo alla sinistra dell’incolpevole portiere, al termine di un fantastico contropiede.
Tutti a casa, la dama è condannata a vincere anche la prossima.
(Heriberto Herrera)
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