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L’origine dello Yoga

 

 

ARTICOLO DI MIRNA POLI

 

 

Nella nostra società occidentale si sente sempre più spesso parlare di yoga, vengono aperti numerosi nuovi centri dedicati a questa disciplina, sempre più allievi sono attratti e vogliono cominciare a praticarlo.

Tuttavia, dietro questo fascino come fosse un colpo di fulmine, c’è un sapere antico, sicuramente da capire e approfondire.

Spesso lo yoga in Occidente viene paragonato ad una ginnastica, ad uno sport, dove soltanto il corpo viene utilizzato e fortificato; insomma, semplice forza muscolare.

Oltre a questo, numerosi allievi pensano alla dieta, alla bellezza fisica, alla competizione, in altri casi lo intrecciano con la religione e improvvisamente cambiano il loro modo di pregare.

 

Ho cominciato a praticare yoga da adolescente ma tutta questa descrizione moderna non mi soddisfaceva, allora andai da un insegnante indiano che mi insegnò lo yoga vero e non occidentalizzato e reso merce, prodotto, molte volte, per solo guadagno.

Le prime testimonianze legate allo yoga risalgono al 5000 AC e in India sono state ritrovate immagini di posizioni dello Yoga; tuttavia non ci sono scritti, tutto veniva trasmesso oralmente da maestro a discepolo.

Dobbiamo aspettare il 200 AC con Patanjali per avere qualcosa di scritto relativo a questa disciplina; Yogasutra è ciò che ci ha lasciato Patanjali, opera fondamentale della filosofia indiana.

La vita di Patanjali è avvolta da mistero e resta leggenda, l’unica opera attribuitagli è Yogasutra. Senza la meditazione non esiste lo Yoga e questa è la base di questo libro, trattando tutti gli stadi della mente durante la meditazione.

La meditazione non è religione, è espansione della mente, liberazione dai pensieri, pace interiore.

Da Patanjali a noi passano molti Maestri che hanno ampliato il concetto di yoga e meditazione, tutti hanno incentrato il loro insegnamento sul modello di Patanjali, posizioni statiche per meditare, le asana.

Lo yoga è unione di corpo e mente, il corpo di fida e la mente si espande, è un grande lavoro su se stessi, nell’interiorità.

Prima di Patanjali e di tutti gli altri chi parlò di yoga?

Un giorno il dio Shiva decise di insegnare alla moglie Parvati tutti i segreti dello yoga che praticava, vicino a loro c’era un pesce che ascoltò attentamente e portò questo sapere segreto nel mondo. Il pesce, dopo aver intrapreso il percorso dello yoga, divenne un uomo. Dalla leggenda alla realtà. Shiva è presente in vari aspetti dello yoga, dalla posizione del Danzatore Cosmico a vari mantra e anche la posizione del pesce è molto importante.

Lo dico sempre, lo yoga cambia la persona da dentro e non esiste yoga senza meditazione, poiché mente e corpo sono uniti.

Il cambiamento che avviene con lo yoga e la meditazione è positivo e l’evoluzione della mente e, quindi, del corpo, parte da qui.

 

 

 

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