A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage
Lo ammetto, Davecrax ha un fottutissimo fascino, e proprio per questo mi sorprende, mi frega sempre a colpi d’arte. Lo conobbi anni fa, ci sentimmo, in tempi di pandemia estrema collaborammo in qualche modo e, a conti fatti, è rimasto nel cuore. Quando ci si sente, beh, è sempre bello. Un artista poliedrico e a suo modo elegante, un arstista unico e con la vena giusta dei grandi, che ama combinarne di ogni. Perché Dave è così, prendere o lasciare, libero, colto e senza troppe paranoie. In questa nuova e lunga intervista allora il suo presente, il suo passato e, chissà, parte del suo futuro. Perché in fondo: The best is Yet To Come!
Ciao, Dave, amico mio. Ogni tanto torniamo a sentirci e ad aggiornarci. A tal proposito, cosa mi racconti di bello?
Ciao, Ricky, è un gran piacere ritrovarti. Allora, siamo reduci come band Analogic dalla vittoria al contest Cramps Music tenutosi a Faenza, suoneremo a ottobre al MEI, nel mentre le registrazioni del disco che includerà la nostra versione di Luglio Agosto Settembre Nero degli Area, che è il brano che ci ha portato in finale al concorso, e il relativo videoclip in imminente uscita, che verrà inserito nei titoli di coda del docufilm su Gianni Sassi, fondatore della Cramps e inventore del marketing culturale, un grande con cui ci sentiamo allineati. C’eravamo all’inaugurazione della passeggiata a lui dedicata a City Life (che s’interseca ovviamente con via Demetrio Stratos) e c’eravamo il 6 aprile al teatro lirico per celebrarlo con i suoi musicisti. Libertà declinata in sonoro. Come Davecrax partecipo invece al Premio Ciampi (Piero Ciampi è il mio cantautore di prima generazione preferito in assoluto) stavolta con Sporca Estate, registrata durante il primo lockdown, bella sofferta, oltre a due inediti tra cui Generazioni dall’album Fagocitation che ho ristampato a gennaio.
Dunque, i lettori di MDN che ancora non hanno avuto modo di conoscerti vorrebbero recuperare. In breve…
Sono Davecrax per chi mi conosceva, ma ora, come detto, faccio musica mia negli Analogic per agire nella dimensione band, con mio figlio Diego alla chitarra e Tony Bonanno alla batteria. Faccio quello che sono, mi adopero creando situazioni, mi muovo molto e ogni tanto mi fermo. Non prendo più impegni solo per portare a casa dei soldi, scelgo quello che mi piace e in cui credo. Lo so che sembrano paroloni ma voglio avere ed esercitare un’etica, mantenere una purezza pur contaminandola con nuove scelte.
Sì, hai da poco riproposto sui social Fagocitation, il tuo greatest hits. Sottolineo riproposto perchè la raccolta risale al 2020. Cosa c’è in questo disco? E, soprattutto, quanto valgono per te i dodici pezzi scelti?
È chiara l’ironia del “greatest hits” ed è qui che coniugo la matrice del Davecrax mattacchione dell’epoca, che ancora mi è rimasta appiccicata, con quella più aderente al me stesso attuale. Fagocitation è una mia visione della vita sbranata perché dono meraviglioso, da rosicchiare fino all’osso, in profondità e leggerezza. L’orca è l’animale magico: un sogno antico, ma sempre presente.. L’artwork e la veste grafica con l’orca che si apre mi piace molto, colori alla Never mind the bollocks here’s the Sex Pistols. Sono legato a Scherzo, uno dei miei primissimi riff di chitarra e a Uomo ragazzo bambino, che nasce dal basso e in cui c’è di tutto e di più, tipo la mia voce da neonato. Etika est Etika ha un arrangiamento minimal e incorpora sul finale estratti di Battiato, Cartoni animali sono io nel 2003, biondo e allo stato brado, e poi ci sono due brani cantati in inglese, Cannibal girls” e Killing myself, brano dance del 2000 a cui sono molto legato, ottimo da usare come sveglia per via del prefading. Comunque, amico mio, tutte e dodici le canzoni hanno ovviamente un valore per il sottoscritto, e quanto prima avrai la tua copia e potrai godere di questo oggetto bellissimo, da esporre in bellavista per deliziare i tuoi ospiti, ce fai un figurone.
Lo so, e non vedo l’ora di averlo. E allora sbilanciati, quali sono i pezzi che preferisci?
Generazioni in primis, dedicata ai miei nonni, è una bella e malinconica fotografia, mi rappresenta in pieno e ora esiste anche nella versione Analogic. È una visione sia della loro che della mia generazione, nella seconda parte del brano. Una canzone formata da due canzoni. Poi direi La leggerezza che è un po’ sgarrupata nell’esecuzione perché scritta e registrata di botto, in un solo pomeriggio, ma mi piacciono molto la voce e il testo. Sono legato alle già nominate Scherzo, uno dei miei primissimi riff di chitarra e a Uomo ragazzo bambino, che nasce dal basso e in cui c’è di tutto e di più. Etika est etika mi dicono ricorda i Bluvertigo e la cosa me gusta assai, poi c’è Istinto Isterico, che circa dieci anni fa ha rischiato di farmi approdare a Sanremo come autore nella versione delle Yavanna Intuito alchemico, ma la cosa naufragò a pochi giorni dall’inizio del festival e a contratto RAI già firmato.. sticazzi! Devo aggiungere che tutti i brani sono stati registrati in maniera semi-analogica, zero editing e potete sentire qualche cappella qua e là… può essere divertente ogni tanto.. onora il tuo errore sempre! Ma di pappa ce n’è.
Una selezione, una sintesi. In realtà la tua opera è molto più vasta. Hai voglia di ripercorrere le tappe principali a livello discografico?
Questa volta preferirei parlarti come leader degli Analogic, e a questo nome al momento è presente solo qualche video sul canale YouTube Davecrax (davecrax1) tra cui anche una versione di “Summer on a solitary beach” di Battiato registrata nel 2019. Di recente mi hanno riferito che Radio Popolare ha mandato in onda un estratto da “Analogic Live at Ganesh Studio” del 2000 che appunto trovate sul tubo. Era un’altra band ma l’approccio è quello.. da segnalare la prima versione del ’99 di “Ode Nichilista” che è la prima canzone suonata a nome Analogic e ne seguirà un altro video, il pezzo è importante e ci piace tanto. Tra qualche giorno esce il primo video ufficiale ANALOGIC “Luglio Agosto Settembre Nero” che sarà incluso nel docufilm di Roberto Manfredi “Gianni Sassi: l’occhio, l’orecchio, la gola” proiettato in anteprima allo IULM di Milano.
Non è facile inserire la tua musica in un determinato contesto e, alla fine, ci si salva in angolo definendoti semplicemente alternativo. Provaci tu, allora: che musica fai?
La matrice è rock poi ci mettiamo un po’di tutto, elettronica, noise, cantautorato, approccio concreto, acustico elettrico e filtrato, fascimm ‘o minestrone. Il suono deve essere bello. Punto. Le parole, anche la singola parola deve piacermi già da sola, da qui l’importanza dei titoli. Dare valore a ogni singola cellula dell’organico. Tutto questo lo sentirai nel primo album ufficiale degli Analogic che, non a caso, uscirà a settembre anche in vinile, dodice tracce, e per sottolineare questa trasversalità ci saranno alcuni ospiti: Letizia Racca ex Yavanna ed ex Selva, il duo pop con me costituito nel 2002, e vent’anni dopo rieccoci insieme nel brano Mirage, una malinconica ballata al pianoforte; l’amico Andrea Tich nella cover della sua Masturbati, canzone che ho adottato immediatamente per affinità armonica e melodica; Simeon Monov ex Satan 81 (band in cui ho militato alla voce dal ‘17 al ‘18) alla batteria in Milano Magnetica.
I cinque dischi che più ti hanno influenzato? Lo so, hai una cultura musicale enorme, ma devi sbilanciarti. Dividili per genere, magari…
Non è enorme, ma variopinta. Domanda non facile, mi butto: White Album Beatles, il primo dei Mr.Bungle, Pollution di Battiato, Mirage dei Camel e Concerto Grosso dei New Trolls.
Davecrax però è sì un artista enorme, ma anche un insegnante di basso, il tuo strumento principale, e di chitarra. Ecco, dobbiamo parlarne…
Non è enorme (again), ma tende alla grandezza.. (scherzo). Sì, il basso è il mio primo strumento, ma ogni anno ho sempre più allievi di chitarra, mi piacciono direi in egual misura questi due strumenti. Ora continuo nell’ambito di MusicLab Milano e faccio corsi di due ore gratuiti in collaborazione con la regione e i comuni, in provincia di Como. Si tratta del progetto Giovani Smart rivolto a chi ha dai quindici ai trentacinque anni e il corso di musica che tengo è anche d’orientamento.
Tra le altre cose, e questa è freschissima, sei partito con un nuovo corso di musica a Milano, presso il liceo Melotti. Di che cosa si tratta precisamente?
É uno dei due corsi che tengo attualmente, poi spostato nella scuola Milite Ignoto di Rovellasca; oltre a chitarra e basso, si fa arrangiamento e registrazione dei brani con Logic, synth e tastiere, canto e songwriting. Nei corsi nasce una collettività di valore perché unita da musica di valore, del mio personale bagaglio e del vostro, su cui ci veniamo incontro facendone una scrematura. Ringrazio l’amico Pierpaolo Renella per la costante assistenza.
Stai scrivendo anche nuova musica, nel frattempo? Il tempo è poco, ma ne sono certo.
Il tempo non è poco ma sguscia via in fretta e devi sapertelo prendere… dipende da quanto ci tieni, da quanto sei dentro alla tua necessità espressiva. Sì, continuo a scrivere e a volte mentre scrivo un pezzo me ne saltano fuori altri due. Così accumulo molto materiale in fase embrionale o poco più in là. In ogni caso: «Mai interrompere il flusso!»
Nel corso degli anni hai collezionato una valanga di esperienze. Quali sono state le più importanti, tirando le somme?
La targa Cramps appena ricevuta, l’approvazione da parte di Fariselli della nostra Settembre Nero e l’inserimento del clip nel docufilm, la rinascita degli Analogic e il passaggio a Logic, la collaborazione con Progetto Giovani Smart di Regione Lombardia, il premio Ciampi, il tour con Faust’O, i primi passaggi in radio come Davecrax e Selva su Radio Rai 1 nel programma Demo di Renato Marengo, la finale al primo festival di Rimini 2019 con l’orchestra del conservatorio che ha riarrangiato il mio brano Non finirà così (Selva).
Qualche rimpianto?
Mi pento di aver donato tempo a chi non se lo meritava o era in malafede, errore commesso più volte.
Domanda bastarda, ma che devo farti. Situazione musicale del nostro Paese?
Posso dirti che un evento come il concerto del 6 aprile al teatro lirico di Milano G.Gaber, in onore di Gianni Sassi per il cinquantesimo della Cramps Records, beh è un segnale positivissimo… Resiste ancora un manipolo di valorosi. Non credo di saperti rispondere per il resto, scadrei nella retorica, però una cosa la voglio sottolineare: chi non rischia e non investe (i fottutissimi soldi, oltre che tempo ed energie) nel proprio progetto, non ci crede.
Propositi, obbiettivi, idee e speranze? Fai tu un mix.
Diventare un intellettuale a pieno titolo, universalmente riconosciuto e conforme alle direttive di ‘sto cazzo da Velletri, portare gli Analogic in parlamento per un live con annessa grigliata di carnazza comprata dai cingalesi in Ponte Nuovo e carciofata finale, andare a suonare all’estero o andare all’estero comunque, continuare a girare la bella Italia, comprarmi una voliera spaziosa da tenere preferibilmente vuota. Proseguendo coi propositi, in contesto didattico, agevolare i giovani in particolare ma in ogni caso tutti ad esprimere la propria unicità, tra i miei allievi ci sono alcuni ragazzi che sono semplicemente incredibili. Tra un po’ capirete meglio di cosa sto parlando… Si potrebbe realmente dare un contributo sensibile alla scena italiana, che ha già svariate eccellenze. Finitela di essere o di fare gli esterofili!!!
Saluta a modo tuo i lettori di MDN. E allega i tuoi link principali
The best is Yet To Come! Signore e signori, grazie della vostra attenzione. Potete iscrivervi al canale YouTube davecrax1 relativo a me come Analogic, Davecrax, Selva e gli altri, su Instagram e Facebook mi trovate come Davecrax, seguiteci sulla neonata pagina FB!
ANALOGIC
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