Di Roberto Pestarino
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Questa foto è del 2010
Una delle mie prime foto con la Olympus 620, un modello ormai preistorico ma per me fidatissimo ancora.
Ufficialmente (secondo il mio pensare almeno) nemmeno fotografavo davvero.
Ricordo benissimo che pensavo semplicemente a seguire il mio istinto per creare uno scatto.
Qui possiamo osservare un signore un po’ anziano a un evento storico medioevale di paese; che era un evento medioevale lo dico io, guardando i suoi abiti e le forme degli oggetti potrebbe esser benissimo seduto in abiti da campagna e aver vicino un qualche strumento di ferro, dal punto di vista della lettura : come valore documentaristico non riesce a registrare in maniera univoca l’evento e questo è un primo difetto già evidente.
Far nascere in chi osserva dubbi sul collocamento temporale e spaziale è un grosso guaio perché la foto perde il suo valore comunicativo primario, cioè ricordare un evento o un qualcosa. Rimane qui solo la bellezza del viso e la sua storia antica.
Dal punto di vista compositivo ha la sua forza nonostante sia stata fatta praticamente a casaccio.
Spicca subito quel viso così segnato dall’ età e una espressione dura (in realtà mi stava chiedendo come mettersi ma io ho anticipato); tutta la ricchezza del viso e la forza degli anni qui son espressi bene.
Il ritratto rende onore a un uomo probabilmente non colto ma certo reso ricco e saggio dal vivere quotidiano.
Ora che abbiamo contestualizzato un po’, andiamo a vedere la struttura degli elementi.
Se il viso e cappello hanno una ottima resa dal punto di vista estetico in quanto son di impatto piuttosto forte, lo stesso non lo possiamo dire per la mano, che pur essendo molto interessante per la mole di segni che porta, non si esprime al meglio in quanto soffocata dallo scrittoio. E secondo me è un vero peccato.
Del resto anche al cappello manca la possibilità di esprimersi al meglio in quanto il ritaglio superiore è veramente millimetrico.
Per ultimo un uso maldestro del flash, come i riflessi negli occhi e il pallore eccessivo della fronte rivelano.
L’errore di fondo racchiuso nella foto è la fretta di concludere lo scatto, per la voglia di non disturbare o la strana convinzione di esser perfetti.
Quello che occorreva era guardare un attimo lo scatto e chieder al soggetto un minuto del suo tempo per ritentare.