Articolo di Emilio Aurilia
Uno di quei musicisti di cui si conosce vagamente il nome per aver militato in una band, ignorando completamente la sua portata solista. Nato a Nicosia col nome di Andonis Michaelides vanta una lunga militanza come bassista dei Japan di Dave Sylvian con cui è rimasto sempre in contatto per le sue produzioni e con lui (e l’intero entourage formato da Steve Jansen e Richard Barbieri fra gli altri) ha condiviso le scelte musicali basate su di un sound molto immaginifico e fantasioso, imperniato spesso su di una ritmica forte a sostenere una melodia siderale che sfocia spesso in suggestioni new age.
Il suo primo album in proprio è “Titles” del 1982 che non riceve troppo risonanza. Due anni dopo ci prova con Peter Murphy, cantante dei Bauhaus formando un duo denominato Dali’s Car autore di un solo album “The Waking Hour” anch’esso quasi totalmente ignorato.
“Dreams of Reason Produce Monsters” (1987) appare fra gli episodi più convincenti dei suoi album solisti, con la techno-ethnic “Language Of Ritual”; “Dreams Of Reason” basato su di un arrangiamento di clarinetti (altro strumento a cui si applica con determinazione), “When Love Walks In” e “Answer” per la voce di Sylvian.
Karn vanta negli anni collaborazioni con Bill Nelson, Kate Bush e Joan Armatrading e importante dedizione alla pittura e alla scultura.
Morirà purtroppo il 4 gennaio 2011 per un tumore.