Di Adriana La Trecchia Scola

 

Nel film culto degli anni ottanta Wall Street di Oliver Stone si definiscono “i padroni dell’universo” gli speculatori finanziari che muovono con un click enormi quantita’ di denaro. Gia’ allora l’esistenza di mostruosi fondi d’investimemto era causa di sconquassi socio-economici perche’, ovviamente,le operazioni finanziare non tenevano conto dell’economia reale e della vita di intere comunita’. Oggi si e’ andati oltre nel senso che e’ stato creato anche l’ambito virtuale (il metaverso) che ha la sua moneta (il bitcoin) e le sue transazioni (il metodo blockchain),ma un completo apparato esistenziale. Il potere appartiene ai giganti Big Tech non solo per gli immensi patrimoni accumulati, ma soprattutto per la pervasivita’ della loro influenza. I nuovi padroni dell’universo sono i social media che hanno cambiato, oltre le abitudini,la mentalita’ umana. Il predominio della tecnologia suggella l’epoca transumana,nella quale non conta il mondo esistente ma quello che verra’ creato virtualmente facendo tabula rasa degli antichi valori. Infatti l’essenza e le categorie umane vengono superate in nome di un progresso standardizzato funzionale al consumo. L’ ideologia prevalente non rappresenta dei principi ma la sovrastruttura del neocapitalismo globale per cui tutti abbiamo gli stessi sogni e desideri,vogliamo solo diritti politici,ma soprattutto aspiriamo al benessere materiale. Nel secondo dopoguerra si credeva che il benessere fosse completo perche’ la visione era limitata all’ Occidente,pertanto per consentire l’ ampliarsi del consumo si e’ pervenuti ad una ottica globalista. Di conseguenza devono essere superate le frontiere,i confini,le distinzioni in nome di un cosmopolitismo piu’ che integrale integralista utile a sviluppare pienamente le potenzialita’ capitaliste L’ ideologia globalista (ma si puo’ dire woke-docet le universita’ americane) vuole convincere sulla base dei suoi pregiudizi che gli usi e costumi passati erano irrazionali. Adotta la causa delle minoranze (di genere,razza, religione,etc.) e instaura la dittatura del politicamente corretto (o cancel culture). Solo in questo modo il neocapitalismo puo’ diventare universale e incondizionato:negli anni ottanta (edonisti e consumisti) la ricchezza si conseguiva con strumenti materiali,adesso per mezzo della tecnologia e scienza si puo’ dominare con mezzi virtuali (il Metaverso occidentale e il TikTok cinese). L’ elemento umano non e’ contemplato e si opera per il suo superamento con macchine artificiali (A.I.) per poter vendere e affittare tutto,anche gli essere umani. La deriva capitalista del ventunesimo secolo e’ un Crono mitologico che divora i suoi figli per perpetuarsi nel tempo senza limiti in quanto nasce sul mondo vecchio decadente per instaurarne uno nuovo e presuppone un nichilismo sottostante. Proprio l’ angoscia esistenziale favorisce il consumismo smanioso e sfrenato perche’ rende gli uomini docili e servili. In ogni caso l’ esigenza spirituale e’ soddisfatta con vari surrogati quali New Age,postumano, ambientalismo e pacifismo in salsa social. L’ universo patologico della Silicon Valley domina una umanita’ inerte la cui capacita’ mentale e’ compromessa dal meccanicismo virtuale:una droga che assoggetta le volonta’. Mentre il denaro si fa puramente virtuale,la cultura e’ rappresentata da surrogati spettacolari. TikTok sostituisce il margine di attenzione, gia’ frammentatosi nel fenomeno della serie tv,in una infinita’ di filmati di pochi secondi. Il libero arbitrio,caratteristica dell’ individualismo e umanesimo occidentali, si trasforma in un meccanismo obnubilante. Come dice il colombiano reazionario Nicolàs Gòmez Dàvila nelle sue note (i Textos):”L’ uomo e’ un desiderio che fallisce,un anelito che non si compie;pero’ l’uomo non e’ l’ essere che fallisce fortuitamente,che casualmente non ottiene.L’ uomo e’ l’ essere che non ottiene:essere uomo significa non ottenere”. “La condizione dell’ uomo e’ impotenza”. “Il tempo e’ l’ impotenza vissuta”. “Il tempo e’ la prova verificatrice dell’ impotenza essenziale dell’ uomo e la materia in cui si realizza l’ esistenza umana.E’ il tempo sfuggente il luogo in cui l’ uomo palpa l’ imperfezione della propria essenza.La sua irrimediabile storicita’ non e’ la ragione del suo fallimento,bensí la sua realta’ e il suo simbolo.L’ uomo non fallisce perche’ vive nel tempo;l’ uomo vive nel tempo perche’ il fallimento e’,al contrario,la sostanza della sua vita,la sostanza esteriorizzata, manifesta ed evidenziata come tempo”. L’ unica cosa che si puo’ fare a fronte del degrado attuale e’ mantenere integrita’ e rettitudine come gli antichi Romani. Ai tempi dell’ impero Augusto consapevole della decadenza morale della societa’ (e quindi del senato) conio’ l’ espressione mores maiorum per indicare i cinque principali valori che un buon romano doveva possedere (virtus,pietas, fides,maiestas,gravitas). Ancora Dàvila: “Agli uomini che distruggono spinti dal cieco affanno di creare,altri uomini oppongono la compassione e il disprezzo di un pessimismo virile.Questi sono gli uomini la cui coscienza accetta la propria condizione e che rispettano,orgogliosi e duri,le innaturali esigenze della vita.Questi uomini comprendono che la malattia della condizione umana e’ la condizione umana stessa,e che pertanto possono anelare solo alla maggior perfezione compatibile con la viziata essenza dell’ universo. Un’ironia inquieta conduce i propri passi cauti attraverso la goffa e ruvida insufficienza del mondo”. “Siccome non sperano nulla dall’ indifferenza delle cose, la piu’ lieve delizia commuove il loro cuore grato.Siccome non confidano nella spontanea e tenera bonta’ dell’universo,la fragilita’ del bello,la debolezza di cio’ che e’ grande,l’atroce fugacita’ di ogni splendore terrestre risvegliano nelle loro anime il rispetto piu’ attento,la riverenza piu’ solenne”. “Tutta l’astuzia della loro intelligenza e tutto l’austero acume del loro spirito bastano appeno per tentare di proteggere e salvare le sementi sparse”.

 

All’ inizio c’era la tradizione orale,poi la scrittura che ha la sua rivoluzione Gutenberg (ossia l’ invenzione della stampa moderna),contemporaneamente (fine ottocento) nascono radio e cinema, da ultimo la televisione. Alla fine degli anni ottanta del novecento emerge internet (o world wide web-ragnatela intorno al mondo),la rete di collegamenti informatici a livello planetario che permette la connessione e la comunicazione tra loro di reti locali di computer e banche dati rendendone disponibili agli utenti le informazioni nella forma di immagini, filmati,ipertesti,musica. Nel linguaggio di internet lo streaming e’ la modalita’ di accesso in rete a file audiovisivi di cui si puo’ fruire in tempo reale senza provvedere a salvarli sul proprio dispositivo. Da alcuni anni e’ esploso il fenomeno dello streaming-tv che ha i suoi big player (le piattaforme online). Il pricipale servizio streaming e’ Netflix:una azienda americana che nasce alla fine degli anni novanta per la spedizione postale di videocassette (infatti prima di internet la tendenza era costituita dal noleggio tramite Blockbuster di videocassette). Tra l’altro Netflix ha fatto una serie-tv su Blockbuster che stranamente non ha avuto successo. Di solito queste serie non solo hanno successo,ma creano mode che influenzano ogni aspetto della vita. Una serie-tv diventata una mania collettiva (pero’ rivolta al pubblico teen) e’ Stranger Things. Qualunque cosa si vede e si ascolta nelle serie ha un forte impatto sull’immaginario collettivo. Per la musica e’ nata la figura apposita del supervisore musicale che sceglie e determina la colonna sonora. Le canzoni non originali che passano nelle serie hanno una pubblicita’ impagabile,come la hit del 1985 Running Up That Hill tornata popolare grazie a Stranger Things 4. In realta’ questa canzone e’ uno dei numerosi successi internazionali di Kate Bush (cantautrice,musicista,ballerina e produttrice discografica britannica). Conosciuta per la voce sopranile (come dimostra il primo grande successo al debutto nel 1978 Wuthering Heights ispirato all’omonimo romanzo di Emily Bronte),la Bush ha raccolto influenze diverse,fondendo musica classica,rock e un’ampia gamma di suoni etnici e folk. Piu’ di un critico ha usato il termine “surreale” per descrivere la sua musica,che ha orientato nel tempo molti altri artisti e ha affrontato argomenti delicati e tabu’ molto prima che farlo fosse “di moda”. Considerata tra le artiste inglesi piu’ eccentriche e talentuose e’ stata la prima artista femminile ad avere raggiunto la prima posizione della classifica inglese con una canzone composta da lei (Wuthering Heights) e con un album (Never for Ever) e successivamente con diversi altri lungo tutta la sua carriera. E’ inoltre l’unica ad avere avuto almeno un album in top5 in cinque decenni consecutivi. Nel 2022 Running Up That Hill ha riscoperto grande popolarita’ tramite la quarta stagione di Stranger Things ritornando ai primi posti delle classifiche mondiali,anche in madrepatria,dove ha consentito alla Bush di superare Cher come artista piu’ anziana a raggiungere il vertice nel Regno Unito,mentre nella Billboard Hot100 statunitense si e’ piazzata terza. Nel video ufficiale di Running Up That Hill risulta uno degli aspetti dello stile singolare di Kate Bush:la danza e il mimo in quanto anche lei come David Bowie ha seguito gli insegnamenti del grande coreografo, ballerino,attore,mimo e regista teatrale inglese Lindsay Kemp. Sono glorie tutte made in England,del resto Kate Bush e’ stata introdotta nell’ambiente discografico dall’ amico (e che amico) David Gilmour dei Pink Floyd che riconobbe il suo talento e finanzio’ le sue prime registrazioni attirando l’ interesse della sua casa discografica (la EMI). Da allora hanno lavorato spesso insieme,cosí con Peter Gabriel dei Genesis (col quale c’e’ stata anche una relazione sentimentale).
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