ALLO STADIO GRANDE TORINO IL DERBY DELLA MOLE FINISCE 2-2. CLAMOROSI ERRORI DI SZCZESNY E KULUSEVSKI. RINCORSA CHAMPIONS SEMPRE PIÙ IN SALITA.
Dopo la pausa per le Nazionali torna in campo la Serie A e la Juventus è ospite del Torino a conclusione di una settimana, forse la più nera dell’ultima decade, infestata, è proprio il caso di dirlo, dalle polemiche per la cena a casa McKennie, alla quale hanno preso parte anche Arthur e Dybala tutti e tre esclusi dalla lista dei convocati.
La Juventus al fischio d’inizio ci arriva, alla luce dei risultati del pomeriggio, da 5^ in classifica, scavalcata dal Napoli e da una serie di Derby della Mole nei quali va a segno consecutivamente da 19 edizioni.
La Juve parte subito decisa e già dopo 1′ ha la prima ghiotta occasione maturata sull’out mancino con Alex Sandro e Chiesa che offrono a Morata la palla del vantaggio su cui Sirigu si oppone col corpo. Passano appe 2′ e Chiesa ci riprova per due volte. Al 6′ risponde il Torino con un pericoloso diagonale dell’ex Mandragora e al 8′ una leggerezza del terzino brasiliano bianconero mette in seria difficoltà de Ligt che deve opporsi al “Gallo” Belotti
Al 12′ il vantaggio della Juventus ad opera di uno dei suoi uomini migliori in stagione: Federico Chiesa, alla segnatura n. 7 in campionato. Il gol accende l’orgoglio granata che comincia a tenere la squadra di Pirlo nella sua metà campo e al 22′ l’altro ex, Rincon, va vicino al pareggio ma è Alex Sandro a metterci una pezza. Il gol è nell’aria e arriva a seguito di un non perfetto intervento di Szczesny su un fendente di Mandragora sul quale Sanabria compie un tap-in vincente di testa.
Il Derby imporrebbe grinta, garra e ritmo forsennato, tutto quello che questa Juventus non riesce proprio a produrre sul campo anche se il solito indomito Cuadrado serve in uno dei suoi tanti cross una gran palla a Morata che di testa impegna Sirigu. Gli ultimi sussulti giungono al 45′ con Cuadrado che serve Cristiano Ronaldo, rimpallato in angolo e poi Chiesa che dall’angolo stesso calcia a lato.
L’inizio della ripresa è una vergogna già vista purtroppo più volte in stagione. Come con la Lazio, Kulusevski spalanca il campo a Sanabria che con un tiro non certo irresistibile batte un imbarazzante Szczesny per il gol del 2-1. Al 50′ i bianconeri ci riprovano con Chiesa, il migliore dei suoi ma la palla finisce in angolo.
La Juve prova con un pizzico d’orgoglio una reazione che produce solo un gran colpo di testa di Ronaldo imbeccato da Kulusevski su cui Sirigu compie un autentico miracolo. Inspiegabile, ma non è la prima volta, come Pirlo non proceda ad un cambio per portare il centrocampo quantomeno in parità numerica.
Il tempo scorre e al 69′ Ronaldo ci riprova di testa senza inquadrare lo specchio. Al 70′ Pirlo toglie Kulusevski e Danilo per Bernardeschi e Ramsey ma il centrocampo resta di predominio granata. Al 75′ altra palla gol costruita da sinistra, aggiustata da Cuadrado per Ronaldo che da sottoporta calcia alto. È solo questione di minuti perché al 78′ CR7 pareggia di testa a pochi passi da Sirigu. Gol convalidato dopo lungo consulto del Var.
Il pareggio riaccende la Juve che al 82′ va vicina al vantaggio con un tiro da fuori di Bentancur deviato da Sirigu sul palo. Al 83′ ancora Ronaldo con uno stacco perentorio prova la doppietta personale ma il portiere granata c’è. Il Torino non demorde, anche alla luce di un centrocampo debole come quello bianconero, e ci prova con Lukic al 85′.
È l’epilogo di un match in cui gli uomini di Pirlo hanno regalato i 2 gol ai granata, al termine di una settimana piena di polemiche e di un periodo in cui la Juventus ha collezionato solo pessime figure. La rincorsa a un posto Champions è tutta in salita.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI