Dinamo Kiev battuta discretamente bene. Risultato rotondo. Netto. Maluccio aver messo uno dei loro davanti a Szczesny e aver rischiato un rigore sull’1-0. Al netto di questi 20 minuti finali del primo tempo la partita è filata via liscia. Qualcuno ha detto che l’avversario non fosse granchè. Diciamo che onestamente non si trattava di una squadra di fenomeni, tuttavia sono primi in Ucraina davanti allo Shakhtar Donetsk che sta facendo vedere i sorci verdi a Real Madrid e Inter in Champions League. E’ anche probabile, secondo me, che potranno avere la meglio sul Ferencvaros e accedere all’ Europa League, ma questo lo vedremo nell’ultimo turno. Dunque giovanotti volenterosi e battibili ma non l’ultima ruota del carro, soprattutto se non presi seriamente. In ultimo, da non scordare, quella vecchia volpe di Mircea Lucescu che è allenatore di lungo corso e con un esperienza che sicuramente Pirlo non può vantare e può ad oggi solo ammirare. Bene quindi non essersi fatti incartare da Lucescu.
Mi trovo d’accordo a differenza di molti, nel fare turnover in Campionato piuttosto che in Champions. Vivo questa questione del decimo scudetto come i 102 punti di Conte. Me ne frega poco. O meglio mi frega come il nono ed eventualmente l’undicesimo. Per tanti e tanti anni nessuno riuscirà a vincer nove scudetti di fila quindi aggiungerne uno di più non fa grossa differenza come non faceva tutta questa differenza aver vinto quel campionato a 101 o a 100. Quell’anno avrei preferito molto di più vincer l’Europa League, coppa che detesto, soprattutto questa che non ha nulla a che vedere con la vecchia Coppa Uefa, ma che a maggior ragione se una grande ci finisce dentro, e la Juve lo è, ha il dovere morale di vincerla. E’ francamente uno scandalo che le squadre italiane invece la snobbino privilegiando lottare poi in campionato per raggiungere una qualificazione alla stessa o alla Champions. Questione che non capirò mai. Tornando a noi, credo che non vinceremo a Barcellona men che meno con due gol di scarto, non sento la Juve oggi così pronta, ma è un dovere morale provarci. Fra l’altro passare secondi significherebbe rischiare di trovare una squadra molto forte già agli ottavi, un Bayern Monaco o un PSG ad esempio.
Adesso comunque obiettivo Derby. Il Toro al solito cercherà di vincer per salvare la stagione che come le altre sue è già fallimentare. Noi abbiamo l’obbligo morale di dare continuità alle nostre prestazione. Pirlo ha detto che la ricreazione è finita da un po’, ma due vittorie di fila in questa stagione sembrano utopia. Mancherà uno dei nostri uomini migliori: Morata. E’ l’occasione per Dybala di mettersi in luce. Credo si stia allenando con continuità e Pirlo con la Dinamo lo ha preservato visto che ora gli attaccanti sono due contati. Abbiamo bisogno al più presto anche dei gol di Dybala. Le prossime due partite sono una prova di maturità. Vediamo se la superiamo in modo di dare una svolta alla nostra stagione oppure dobbiamo continuare ancora ad aspettare di crescere.