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Orizzonte48 | la Costituzione e la distopia incipiente @EntropicBazaar

Bazaar ci presenta la sua esperienza nel gruppo di studio/blog fondato da Luciano Barra Caracciolo, Orizzonte48, ci parla del suo nick nell’account twitter, una bellissima litografia di un Bazaar di Khandahar in Afghanistan, è un riferimento alle informazioni che circolano sulla rete, perché sembra che non abbiano senso, invece ce l’hanno.

Inizia col dire che tutte le parti politiche, nella Costituzione, sono arrivate a convergere su temi di tipo socialista o socialdemocratica. I Padri Costituenti avevano una cultura sconfinata. Quando arrivarono alla Costituzione, erano venti anni che si parlavano, che si scrivevano. La nostra è una Costituzione di tipo lavoristico. Einaudi voleva la libertà del capitale, invece si andò in direzione opposta, sulla dignità del lavoro. Questa cosa è fondamentale, Su questo punto economico si andava a costituire una società più equa.

Con il pareggio di bilancio si arriva a svuotare la Costituzione, il capitale torna a vincere sul lavoro. La stabilità dei prezzi è la sicurezza del capitale. I grandi investitori non vogliono l’aumento dei prezzi, l’inflazione, perché è un vantaggio per i debitori ma non per i creditori.

Il lavoro ama l’inflazione, il capitale ama la deflazione. I Padri Costituenti, sia i conservatori sia i progressisti, erano pienamente consapevoli di queste dinamiche. Noi abbiamo la Costituzione fondata sul lavoro, mentre da decenni parliamo solo di consumatori, ma i disoccupati non consumano.

Einaudi nelle discussioni della Costituente viene messo sempre all’angolo, ma poi è sempre presente nel proseguo della vita italiana. oggi si può dire che hanno vinto loro, ha vinto il capitale, quello che oggi chiamano globalizzazione è l’internazionalizzazione del capitale.

Le banche sono istituzioni fondamentali per l’economia, sono il sangue del corpo sociale. Abbiamo invece l’UE che ha fatto il bail in che peraltro è in conflitto con la Costituzione, l’onorevole Zerbi durante le discussioni della Costituente disse che lo Stato voleva la proprietà dell’abitazione, disse che il risparmio delle classi popolari era stato attaccato e distrutto. Insomma nel 47 erano ben coscienti dell’importanza del risparmio.

Madison spiega a cosa serve il federalismo: serve perché realtà eterogenee non riescano a far saldare interessi comuni. i lavoratori della Virginia sono così diversi da quelli di New York, che non riescono a mettersi d’accordo per lottare insieme. Nell’UE il federalismo serve ancora di più. Il potere disperso negli Stati nazionali finirà a dare vantaggi solo al mercato. L’immigrazione porta ancora maggiore eterogeneità, in modo che le classi subalterne non riescano a lottare con uno scopo comune. Il Federalismo è non controllare le frontiere e le dogane. Una volta le sinistre lottavano contro l’immigrazione. I salari sono influenzati per lo più dalle scelte politiche sull’immigrazione.

Kant è il primo che parla di federalismo pacifista, poi viene appoggiato anche da altre persone che si definivano pacifiste, ma in realtà è un cavallo di Troia il pacifismo.

Il liberismo è la teoria dei cartelli, dei monopoli o degli oligopoli.

L’agenda digitale non è che un nuovo modo per mettere catene alla popolazione. Anche la disoccupazione (legata all’agenda digitale) è una forma di controllo.

Ripartiamo dalla Costituzione del 48, e cominciamo con l’abolizione del pareggio di bilancio in Costituzione.

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