Fabrizio Ravanelli nasce a Perugia l’11 novembre 1968. Dopo diverse esperienze tra la Serie C e la Serie B, vive la fase più brillante della propria carriera nelle file della Juventus, club con cui vince una Uefa Cup, uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa dei Campioni. Trasferitosi al Middlesbrough prima e all’OM Marsiglia poi, rientra in Italia nel 2000, ingaggiato dalla Lazio di Eriksson, con cui si aggiudica un altro Scudetto, più una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Chiude la sua carriera nel 2005, vestendo prima le maglie di Derby County, Dundee e Perugia.
Soprannominato Penna Bianca o Silver Fox a causa del candore precocemente assunto dalla sua capigliatura, viene ricordato anche per la particolare esultanza dopo aver segnato un gol, da lui personalmente inventata, che consisteva nel coprirsi la testa con la maglia di gioco e continuare a correre con le braccia divaricate.
Mancino, ma abile anche con il destro, spiccava per dinamismo, forza fisica e senso del gol, oltre che per una notevole propensione alla fase difensiva. Agiva generalmente da seconda punta, ruolo in cui era solito fare da «torre» per i compagni di reparto – sebbene il colpo di testa non fosse il pezzo migliore del suo repertorio –, risultando altresì efficace nella finalizzazione; a queste doti unì progressivi miglioramenti nella tecnica di base. Talvolta si incaricava della battuta dei calci di punizione, prediligendo una traiettoria a effetto.