Articolo di Alessandro Magno
Contro il Napoli è stata una sconfitta netta e cocente. Di quelle che capitano una volta ogni 30 anni, per fortuna. La Juventus ha retto solo un tempo poi è crollata sui colpi degli avversari. A mente fredda è stato onestamente un divario troppo severo per la Juve e spiego anche perchè. Il Napoli non è che abbia fatto mille tiri in porta, ne ha fatti 10 e ha segnato in 5 occasioni, con un incidenza del 50%. La Juve di tiri ne ha fatti 3 con un incidenza del 30%. Nelle 8 partite in cui la Juventus ha fatto 8 clean sheet e 8 vittorie, la Juventus aveva subito solo 21 tiri in tutto alla media di 2,6 a partita. E fra le altre più facili, aveva affrontato e battuto, comunque Inter e Lazio. Ora è evidente che siamo passati da 21 tiri in porta e 0 gol a 10 tiri in porta e 5 gol e qualcosa non è andato per il verso giusto. Al Napoli è andato tutto bene e alla Juventus tutto male con l’aggravante che almeno 2/3 gol ce li siamo fatti da soli e non è un regalo che si può fare a questo Napoli.
Detto questo la Juventus in una sola serata è tornata quella di Benfica, Maccabi e Monza, una squadra che al primo colpo va KO. Bruciati di fatto un paio di mesi di ottimo lavoro. Tuttavia seppure questa è una prova di maturità fallita, non eravamo dei fenomeni prima e non siamo dei scappati di casa ora. Nell’ultimo editoriale dal titolo ”Il piccolo miracolo di Allegri” facevo leva proprio sul fatto che si fossero fatte 8 vittorie, pur senza brillare, senza tutti questi campioni in campo. Forse non tutti i tifosi capiscono questo. La forza della Juve, di questa Juve, oggi, è esser provinciale. Qualcuno chiede più ”offensività” e non ha capito che questa squadra oggi è meglio che giochi di rimessa. Almeno finché non rientrerano i giocatori di maggiore qualità. Di Maria e Chiesa venerdì erano alla prima insieme da titolari. Pogba Vlahovic e altri li stiamo ancora aspettando. Siamo una Juve non così forte negli uomini che vanno in campo, eppure si chiedono al Mister dei miracoli. Non sempre se ne riescono a fare a sicuramente a Napoli ha sbagliato anche lui, vedi Chiesa esterno come ho scritto nelle pagelle o McKennie titolare. Questa è una Juve che si può piazzare, è alla fine di un ciclo e bisogna accettare che si lavori per tornare ad aprirne un altro. È fisiologico che occorra del tempo. I tifosi faticano a capirlo, vogliono sempre vincere ed è il nostro motto, ma purtroppo non sempre si riesce.
E veniamo a chi chiede la testa del mister. Chiariamo subito, in questa situazione societaria, sarebbe pura follia. Non c’è un solo uomo di calcio nel Cda e sono tutti in quella sede per fare altro. Allegri, piaccia o no, è l’unico uomo di calcio rimasto nella dirigenza. Anche perché di Cherubini non mi sembra che si sia chiarita la posizione, se starà ancora al suo posto o è ad interim fino a Giugno. Allora, ad oggi, a meno di non dover promuovere Landucci, che conosce la squadra e semmai accettasse, di sostituire Allegri, proprio non se ne parla. Costi quel che costi bisogna arrivare a Giugno. Solo allora il Cda, a bocce ferme, dovrà decidere se mettere la squadra in mano a un vero DS o se sarà Cherubini colui che avrà pieni poteri sul piano sportivo, e allora forse ci sarà la persona che potrà decidere se e chi sarà il nuovo mister. Ad oggi solo Allegri può cacciare Allegri (dimettendosi) e sarebbe una catastrofe. Ci manca solo questo. E se fosse, chi arriva quali referenti ha? A chi si rivolge se ha bisogno d’intervenire? Con chi collabora con se stesso? E inoltre, in questa particolare situazione societaria chi si prende questa patata bollente? Un giovane? Uno di quelli con le idee ma senza esperienza? E dura almeno 4 settimane secondo voi? Spiace ma bisogna esser realisti, abbiamo già provato il ”chiunque va meglio” ed è andato peggio. Anzi da li è iniziato il declino. Questo non è il momento di scelte avventate è il momento del testa bassa lavorare e pedalare.
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