Riapre il blog de Il Pedante

Oggi, lunedì 24 dicembre, riapre il blog de Il Pedante. È il mio regalo di Natale ai pochi o tanti che mi hanno seguito fin qui.

Ricorderanno i residui lettori che la decisione di oscurare gli articoli fu presa il 13 settembre di quest’anno, per protestare contro il ritiro dell’emendamento con cui si consentiva ai bambini non in regola con il nuovo calendario vaccinale di frequentare le scuole dell’infanzia. Ne ho scritto qui. Fu quello un voltafaccia ignobile e sprezzante degli impegni presi in campagna elettorale, tanto più vigliacco perché consumato all’ombra dei palazzi, senza dare spiegazioni.

Purtroppo quella ferità è ancora aperta. E si discute anzi in Senato di incancrenirla con una legge ancora più pericolosa e liberticida, che estenderebbe arbitrariamente il numero delle vaccinazioni obbligatorie e la collegata esclusione dei renitenti dal godimento di una serie di diritti inalienabili. Ne ho scritto qui e qui. Nel frattempo si avvicinano le scadenze della burocrazia scolastica, il fronte si allarga e alcune cose si muovono, anche nel verso giusto.

Nei tre mesi di chiusura del blog ho pubblicato un libro sull’argomento con Pier Paolo Dal Monte e condiviso le mie preoccupazioni con migliaia di persone provenienti dal mondo della salute, dell’accademia, della società civile e della stampa (un grazie speciale a La Verità). Ne ho tratto un beneficio umano oltreché culturale, e una conferma di quanto le masse siano mediamente più lucide e meglio orientate dei pochi che pretendono di governarle postulandone l’Unmündigkeit, la minorità mentale. Non sono mancati gesti di supporto dal mondo politico, di norma discreti per non ledere la maestà di un tabù ma in altri casi aperti e coraggiosi come quello del senatore Alberto Bagnai, già ispiratore di molte mie riflessioni, che mi ha invitato a presentare il libro in occasione dell’ormai famoso convegno annuale dell’associazione a/simmetrie, di cui è presidente.

Grazie alla chiusura del blog e al sostegno di Alberto, il tema della libertà sanitaria è stato fattoc proprio da molti lettori e più generale da un pubblico già impegnato da anni nella promozione dell’indipendenza politica, economica e monetaria del nostro Paese, in piena attuazione del disegno costituzionale. Questo è il risultato per me più importante: di avere contribuito a portare questa preoccupazione nel cuore di un movimento di opinione più ampio e in continua crescita, dimostrandone l’organicità all’attacco in corso alle libertà democratiche e al benessere dei popoli occidentali, da parte di sempre più lontani e inaggredibili centri di potere globali.

Qualcuno, è vero, non ha compreso questo mio gesto. E mi ha scritto che la mia era un’esagerazione e un’ossessione, o ancora – non ridete, vi prego! – che volevo arricchirmi con le vendite del libro e degli editoriali. A tutti costoro vorrei significare la mia profonda delusione. Ma è Natale, e non lo farò. Auguro invece a loro, come a tutti, un nuovo anno pieno di serenità, di forza e di solidarietà.

fonte Il Pedante

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