Di Emilio Aurilia
Nato a Brooklyn nel 1941 primo di nove figli di una modesta famiglia, inizia molto presto a cantare nei cori della Chiesa ed a guidare successivamente un gruppo vocale. Rendendosi presto conto di doversi accompagnare dal punto di vista strumentale, comincia a imparare la chitarra non diventandone mai un virtuoso, ma fornendone un tocco intenso e personalissimo. Non ancora ventenne frequenta il Greenwich Village a Manhattan che sarà la sua fonte di ispirazione che lo porterà all’attenzione del manager di Bob Dylan Albert Grossman che gli offrirà la possibilità di registrare nel 1966 il suo primo album “Mixed Bag”, in cui è presente la cover di Dylan “Just Like A Woman”.
La sua consacrazione sarà a Woodstock dove interpreterà con grande incisività lo spiritual “Motherless Child”, assai toccante e che rimarrà fra le esibizioni più ricordate del festival.
Non è un personaggio molto noto, ma è riconoscibile proprio per le sue singolari doti interpretative trasfuse, benché anche compositore, soprattutto sulle cover fornendone grande efficacia grazie alla sua forte personalità intrisa di soul. Così è stato per “Here Comes The Sun” dei Beatles e soprattutto per “I’m Not In Love” dei 10cc, senza dimenticare l’interpretazione calda e suggestiva di “Icarus Ascending” dall’album di Steve Hackett “Please don’t touch” (1978).
Ha inoltre affiancato all’attività di cantante musicista quella di attore interpretando diversi ruoli in particolare nell’opera rock degli Who “Tommy” e in “Hearts of Fire” di Bob Dylan.
Nel 2003 ha ricevuto l’ “American Eagle Award” dal National Music Council come grande interprete della gente americana a livello musicale e sociale e tre anni dopo è stato inserito nella Long Island Music Hall of Fame.
Dopo aver superato con difficoltà diversi problemi di salute, un attacco di cuore l’ha stroncato il 22 aprile 2013 all’età di 72 anni.