È online su YouTube “Santa Madre dell’Umanità” (Azzurra Music / Cafè Concerto Italia), il video del nuovo singolo di Samuela Schilirò, cantautrice di origini goriziane e siciliana d’adozione.
Nel brano, già disponibile in streaming, in digital download e in rotazione radiofonica, l’artista sperimenta sonorità differenti rispetto alle precedenti produzioni, attualizzando suoni retrò anni ’80 ai giorni nostri.
In “Santa Madre dell’Umanità” miscela in modo giocoso i suoni classici delle chitarre elettriche, marchio distintivo del suo stile, alle drum machine e ai sintetizzatori. L’impianto ritmico, sempre estremamente importante e che vuole rappresentare il senso di ansia e frenesia che permea tutto il brano, diviene minimale per lasciare maggiore spazio all’armonia.
“Santa Madre dell’Umanita’ dove hai sbagliato pure tu e torna in mente quel che mente sempre trovami un sistema per fuggire da quest’ansia esistenziale che da sola non mi passa per niente“
GUARDA SU YOUTUBE: https://youtu.be/KBYaRo_JapQ
Samuela Schilirò: “Santa Madre dell’Umanità” può sembrare una bestemmia e in qualche modo lo è, o forse è semplicemente una preghiera laica.
È la mia fotografia della realtà di oggi: distorta frenetica accelerata confusa intrisa di spettacolare solitudine, in cui non si riesce più a distinguere il reale dal virtuale, in cui l’umanità, nel senso letterale del termine, pare aver sbagliato qualcosa o essere destinata all’estinzione.
Tutto (il circo de) l’orrore che ci circonda sembra passare inosservato o non toccarci minimamente e così quando c’è un uomo che non sa più dove andare, tu ti giri e lasci fare.
Un mondo fatto di pose, di giudizi, di razzismo medievale, di facili insulti e facili condanne, di menzogne rese verità assoluta, di paure disfunzionali, talmente contraddittori e paradossali da divenire un carnevale, in cui nessuno vede tocca e sente più nessuno.
In cui tutto è velocissimo e facilmente dimenticabile, come le storie su Instagram che durano ventiquattro ore (tutto già saputo già vissuto in una storia, di cui niente poi ci resta e cancella la memoria) in cui è necessario mostrarsi, magari inventandosi una vita al di là di uno schermo, per sentirsi davvero vivi.
Si parla tanto di progresso e innovazione, ma a volte a me pare involuzione. In questo brano però non c’è solo la mia ansia esistenziale, che deriva da quanto ho descritto finora, ma anche il mio profondo desiderio di cambiamento, di autenticità, della purezza dell’essenza, di contatto fisico e di quella sana incoscienza puerile che può salvare il mondo.
Ed ecco perché invoco la santa madre dell’umanità, che a un certo punto deve essersi inceppata, perché torni a fare il suo lavoro.
Se vogliamo attribuire tutto questo alla pandemia, facciamolo pure, ma io credo che quella sia stata e sia solo un amplificatore. L’arguta penna di Mariagiovanna Lauretta, co-autrice del testo, ha condiviso con me questo punto di vista o sarebbe meglio dire questo punto di cuore.
Per descrivere questa fotografia, ho utilizzato un tappeto sonoro che coniugasse le mie varie anime musicali. Mi piacciono le sfide e i cambiamenti e mi affascina la possibilità di servirmi della modernità per raccontare la mia essenza un po’ anziana e un po’ bambina.
“Santa Madre dell’Umanità” è stato composto da Samuela Schilirò che ne ha scritto anche il testo con Mariagiovanna Lauretta. Produzione artistica: Samuela Schilirò. Registrato da Michele Musarra presso il Phantasma Recording Studio di San Giovanni La Punta (CT). Mixato e masterizzato da Paolo Lovat.
Foto di Rori Palazzo. Grafica di Damiano Friggi. Make up di Francesco Paolo Catalano.
Hanno suonato: Samuela Schilirò (voce, cori, chitarra elettrica, synth, programmazioni), Denis Marino (chitarra elettrica), Michele Musarra (basso, programmazioni), Mariagiovanna Lauretta (piano),Vincenzo Di Silvestro (violino).
“Santa Madre dell’Umanità” il video: prodotto da Azzurra Music; regia e fotografia: Giuseppe Consales; riprese editing e post produzione: Giuseppe Torrisi; direttrice di produzione: Mariagiovanna Lauretta; make-up artist: Antonella Muzzetta; soggetto: Giuseppe Consales, Mariagiovanna Lauretta, Samuela Schilirò. Cast: Fabio Arcidiacono, Carla Calabrese, Anna Consoli, Alessandra Cosentino, Domenico Costa The Putty, Vincenzo Di Silvestro, Marco Failla, MoussaKouyate, Filippo Pensavalle De Cristofaro, Gabriele Platania, Martina Rapisarda, Cristiano Russo, Benedetta Sirianni, Bruno Sirianni, Martina Terrizzi.
Si ringrazia: Giuseppe e Ruggero Platania, Dimitri Di Noto, Gianfranco Di Giunta, Carla Calabrese, Valeria Orchidea Marzaduri, Gabriele Platania, la famiglia Sirianni, Costumi Victor Victoria – Catania, Digital Print Tu stampucca nocca – Catania.
BIOGRAFIA:
Cantante chitarrista compositrice autrice produttrice. Goriziana trapiantata a Milano e poi a Catania.
Nelle sue vene scorre sangue siciliano. “Da dove vieni?” è una domanda che può provocarle una crisi di identità.
Manifesta fin da piccolissima una particolare attitudine alla musica e alla chitarra, organizzando piccoli show in casa davanti a un pubblico di parenti selezionati e appositamente invitati.
A undici anni si iscrive all’Istituto di Musica di Gorizia, in cui studia chitarra classica, teoria musicale e canto corale. Dopo tre anni abbandona per cercare da sé le emozioni sulla sua sei corde e dedicarsi allo studio della chitarra moderna (folk ed elettrica).
Seguono, quindi, le sue prime band, con cui si esibisce in veste di cantante e chitarrista e le sue prime composizioni che iniziano a distanziarsi dal territorio classico per sfociare poi nel suo recente rock d’autore.
Il 2010 la vede tra le quattro finaliste del Premio Janis Joplin, il 2011 come guest in diversi festival, tra cui il Lilith Festival, il Live on the Rock e il Nuvolari Libera Tribù e protagonista di un mini tour nei club per presentare in anteprima il suo lavoro, accompagnata sul palco dalla sua band.
Nello stesso anno un suo brano, “Reality”, viene inserito nella raccolta “Female do it better” edita da Dcave/M.E.I. Demo Rai Radio 1 le dedica una puntata, trasmettendo in anteprima alcuni brani presenti nel suo primo disco.
Il 3 aprile 2012 esce per Viceversa Records/Dcave/Emi “Non sono”, il primo disco di Samuela Schilirò.
La sua cover “Domani è un altro giorno” viene giudicata tra i dieci rifacimenti migliori in Italia, da Life Gate Radio, che supporta il brano trasmettendolo.
Il videoclip de “Nel mio giardino”, secondo singolo estratto dall’album, entra nei finalisti del P.I.V.I. 2012.
“Non sono” riscuote numerosi successi sia tra la critica che tra il pubblico e tutto il 2012 e parte del 2013 vedono Samuela impegnata in un’intensa attività promozionale (show case in Feltrinelli, radio nazionali, Panorama unplugged ecc.) e live. Il suo tour attraversa i club, le piazze e i festival di tutta la penisola, portando Samuela a esibirsi anche sullo stesso palco di Nada, Marina Rei, Niccolò Fabi, Mario Venuti, Cristina Donà, Motta, Colapesce, Dimartino, Mauro Ermanno Giovanardi, I Ministri, 24 Grana, Amor Fou, Criminal Jockers, Famelika. Nel 2014 intraprende il “Non Sono SOLA Tour”, in cui Samuela porta in giro per l’Italia il proprio repertorio in chiave acustica, esibendosi da sola, accompagnata sul palco dalla sua fida chitarra e dal suo pedale stomp. Samuela si assenta dalle scene per quasi tre anni, periodo in cui comunque continua la sua attività di ricerca, studio e scrittura musicale.
Nel 2013 incontra Nica Midulla Le Pira, fondatrice della Waterbirds e madre del compianto Francesco Virlinzi, scopritore e produttore di molti artisti italiani, fra i quali Carmen Consoli, Mario Venuti, Moltheni e Flor de Mal.
Nica produrrà il suo secondo album “C’è sempre un motivo”, che vede la produzione artistica della stessa cantautrice e la collaborazione di nomi di rilievo della discografia italiana: il maestro Denis Marino (Carmen Consoli, Nada, Luca Madonia e Toni Carbone dei Denovo, Gabriella Lucia Grasso, Malmaritate e molti altri) in qualità di co-arrangiatore del disco, assieme a Samuela; Riccardo Parravicini (Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Marlene Kuntz) per il missaggio e Giovanni Versari (Muse, Irene Grandi, Fabi Silvestri Gazzè, Il Teatro degli Orrori) per il mastering. Nel disco è presente anche un featuring con Burhanuddin Herrmann, molto caro a Samuela.
Il risultato di questa pausa è “C’è sempre un motivo”, uscito il 25 marzo 2016 per Waterbirds/Believe Digital e anticipato dal singolo “Niente che non sia tutto”, in rotazione dal 15 gennaio 2016.
Nel 2016 Samuela è impegnata in un’intensa attività promozionale e soprattutto live, che la vede calcare i palchi di tutta Italia con il suo “C’è sempre un motivo TOUR”.
Nello stesso anno entra fra i settanta finalisti di “Area Sanremo 2016” e tra i dodici del “Premio De Andrè 2016”, all’interno della cui finale si esibisce all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Nello stesso mese viene notata da Red Ronnie che la ospita nella trasmissione “Optima Red Alert”.
Il 27 febbraio 2017 apre il concerto di Niccolò Fabi al Teatro Metropolitan di Catania e il 21 e 22 luglio i concerti di Sarah Jane Morris, rispettivamente al Cortile Platamone di Catania e al Teatro Estate di Noto (SR).
Il 15 dicembre 2018 si esibisce al Teatro di Avola (SR) all’interno della rassegna “Equilibri, tutti siamo diversi”, insieme a Mauro Ermanno Giovanardi, Colapesce e Dimartino.
Nel 2021, Samuela firma un contratto editoriale come autrice in esclusiva per Cafè Concerto Music Publishing. Nello stesso anno firma un contratto discografico con Azzurra Music, per la quale uscirà il suo terzo disco in studio, anticipato dal singolo “Santa Madre dell’Umanità” fuori il 14 gennaio 2022 e dal video ufficiale il 21 gennaio.
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