SCENARI GOTICI
Intervista a GerMana: tra mito e realtà
a cura di Riccardo Gramazio (Ricky Rage)
Terre lontane, mondi epici, medievali, piuttosto vicini all’universo fantasy. La visione gotica della carismatica cantautrice toscana GerMana raccoglie un po’tutti questi elementi. Sì, ma non solo, il suo lavoro è davvero molto più ricco e intenso di quanto si possa inizialmente pensare. Mito e realtà si uniscono, si fondono, dando vita alla suggestione e aprendo porte a dir poco particolari. L’ultimo lavoro in studio, Janara, uscito da pochissimo e accompagnato da un importante videoclip è prova tangibile del percorso artistico intrapreso. Cogliamo l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con la diretta interessata, senza tralasciare spiritualità, esotorismo ed energia universale. Insomma, il progetto GerMana è affascinante, intrigante e persino misterioso. E i misteri ci incuriosiscono sempre, impossibile negarlo… Le streghe, forse, non sono poi così inquietanti!
La prima domanda è sempre la più difficile. In genere nasconde diverse insidie. Chi sto intervistando?
Stai intervistando GerMana, cantautrice, donna, artista, operatrice energetica, con tutto il vissuto che mi ha portato ad essere la realtà che sono in questo momento
Il progetto non è soltanto legato alla musica. La creatività sembra davvero entrare in diversi mondi e i tuoi video sono qui a testimoniarlo. Cosa puoi dirmi a riguardo?
Questo progetto è in realtà una stretta collaborazione di persone che si sono incontrate, rincontrate e trovate al momento giusto. C’è dentro la voglia di far vivere al pubblico una sorta di memoria ancestrale che molti hanno. La situazione che fa da perno nei video è il passaggio di dimensione, dove è possibile vivere qualcosa di straordinario. Tu hai mai passeggiato tra i mondi?
(Spesso, molto spesso, ma probabilmente per cause diverse e meno profonde. Poi bisognerebbe capire anche di quali mondi parliamo… N.d.A)
Universo gotico, tematiche medievali e liriche che riecheggiano miti e culture passate. Quando hai deciso di dedicarti a tutto questo?
La decisione più recente è stata quella di avvicinarsi al gotico, in quanto in Italia non ho mai visto molto di questo, e tecnicamente, come sonorità, non si discosta molto dalle mie melodie e dai testi che mi vengono spontanei. Non ci sono forzature in quello che scrivo. Ho la sensazione che siano ricordi atavici di chissà quali vite a diventare melodia. Cerco di trasmettere a chi ascolta ciò che sto provando.
Il tuo nuovo singolo, Janara, brano che ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima, è un chiaro omaggio al folklore del beneventano, alla stregoneria. Esoterismo, forse, paganesimo. Insomma, argomenti talvolta scomodi e di difficile interpretazione. Argomenti che, tuttavia, intrigano sempre, inutile nasconderlo. Vai, a ruota libera.
Un argomento di grande vastità. Siamo in un momento in cui sembra che il passato atavico si stia riproponendo e stia riaprendo un varco a una spiritualità profonda, che penso vada cercata appunto nelle radici antiche. Non è semplice trattare questi argomenti, ma la spiritualità è una delle mie sfaccettature. Per me è importante condividerla con il pubblico, con la speranza che nasca la curiosità di avvicinarsi sempre più a tematiche di non facile comprensione.
Non a caso il videoclip è stato girato proprio a San Lupo, un piccolo e affascinante comune della provincia campana. La leggenda è nata proprio in quelle terre e in rete ho trovato un paio di storie curiose. Spesso leggenda e verità sembrano davvero incontrarsi. Sbaglio o è così?
La nostra idea è stata quella di omaggiare le famose Janare, le Streghe di Benevento, in una forma diversa dal solito. Abbiamo voluto insinuare il ragionevole dubbio che la realtà di ciò che sono le streghe sia diversa dall’etichetta che il mondo ha dato loro. Riportare insomma un po’ di luce su argomenti additati come oscuri, ma di cui realmente non ne sappiamo le verità.
Per quanto riguarda la realizzazione vera e proria, invece, cosa puoi dirmi?
L’idea di questo omaggio girava da un po’, durante il fermo totale. Non ci è voluto molto a sistemarla. Per il video, invece, abbiamo avuto diversi problemi. Chi conosce le Janare ci ha detto che ci sono prove. Per fortuna poi, con la collaborazione di tutto il nostro staff, ce la abbiamo fatta. I miei ringraziamenti a tutto lo staff e alle Janare .
La canzone rappresenta anche un ulteriore passo in avanti a livello compositivo e sonoro. Come ti sei mossa in fase di scrittura e di produzione?
L’idea del brano è stata del mio fidanzato e produttore, Raffaele Iannotti, beneventano, per omaggiare le Janare. Siamo partiti dal coro evocativo che lui ha ideato e da lì mi sono mossa con la scrittura di melodia e testo. Fatto il vocale, Stefano Silvestri ha vestito il brano con il meraviglioso arrangiamento, come fa con tutti miei lavori. E’ stato il primo e unico arrangiatore dei miei brani. Solamente lui riesce a dare magia e creare alchimia con i testi.
So che ti occupi di varie altre cose e che hai una tua particolare visione del mondo. Tornando al concetto di spiritualità, ecco, quanto è presente nella tua vita e in che forma, soprattutto? Domanda complicata, lo so…
Mi occupo di altre cose, come ho risposto prima. La mia spiritualità è presente per la maggior parte della giornata. Sto cercando di farne un vero proprio stile di vita, che mi piace molto e che voglio tenere come capo saldo. Lavoro da fare su noi stessi ce n’è sempre molto, però mi sto rendendo conto che più lavoro su di me, più riesco ad avere una maggiore comunicabilità, specialmente attraverso le canzoni.
La tua arte richiede sicuramente studio e ricerca. Bene, quali sono stati i testi o le esperienze più importanti?
Mi sento di dirti che per ciò che scrivo non ho fatto molti studi e ricerche, cosa che invece faccio nella mia vita reale. I brani che vengono scritti sono il frutto di una parte di me, una mia realtà che forse arriva dalle varie vite passate. Studio e leggo svariate cose nella vita, e la mia arte è l’espressione della mia verità. Il mio primo maestro ci diceva sempre che, se non la portiamo su un palco, la nostra verità non funziona, si vede che è costruita. Ho seguito il suo consiglio.
Il tuo background musicale? Cosa hai ascoltato nel corso degli anni? Prova a stupirmi, dai!
Sono cresciuta con la musica dei Pooh, musica anni 60’ che ascoltava mia mamma, comunque tutta musica italiana, che oltretutto ho cantato fino a che non ho iniziato a scrivere i miei brani. Avevo un debole per i Rondò Veneziano. Da pochi anni ho iniziato ad ascoltare gruppi internazionali e i mitici Ozzy e Ron James Dio.
I progetti futuri di GerMana?
Abbiamo molte idee, stiamo lavorando su nuovi brani. Ci sono anche altri progetti e preferisco sempre vedere passo dopo passo, seguire il movimento dell’Energia Universale.
Una cosa che non ti ho chiesto, ma che vorresti dire?
Posso risultare molto strana come donna, come persona, anche come cantautrice. Ho sempre seguito ciò che sentivo dentro. Parlo di energia e molti si spaventano: realmente è fisica quantistica. Siamo fatti di atomi, tutto è fatto di atomi in diversa densificazione. E se l’atomo è vuoto per 0,99% ed è energia per 0,01 %… noi siamo energia! Pensate ancora che sia una strega? Non sono comunque una fisica… Ahahahaha!
Un messaggio per il tuo pubblico e per i lettori di MDN in generale.
Vorrei che il pubblico e i lettori di MDN ascoltassero e guardassero i miei video, anche se non credono a niente. Potrebbero trovarsi catapultati in mondi fantastici con racconti diversi e, vista la difficoltà di questi ultimi tempi, vivere una favola per qualche minuto può solo farci bene. Namastè…
https://www.facebook.com/GerMana-1800063536788649/
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