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Six Impossible Things il nuovo EP The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living

 

 

“Imagine the ethereal soundscapes of Beach House colliding with the indie edge of boygenius, all seasoned with the enigmatic enchantment of Ethel Cain, and you’ll begin to grasp the magic of this duo.” — Idioteq

“Una riflessione amara sullo scorrere del tempo, sui vent’anni che corrono via, immersa in una coltre tra emo, dream pop e post rock.” — Rockit

“La band trova un ritornello magnifico, che diventa raggio di sole vitale su un sentiero volutamente nebbioso, che ci ipnotizza.” — Indie for Bunnies

Anticipato dalla premiere su Kalporz e dal singolo Twenty Something, già incluso nella playlist Rock Italia su Spotify e in premiere internazionale su IdioteqThe Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living è il nuovo EP dei Six Impossible Things, in uscita il 27 settembre 2023 su Dear Gear Records in vinile.

Si tratta del primo lavoro in cui la band adotta un sound full band rispetto al più minimale setup precedente: alle tastiere di Nicky Fodritto e alla chitarra di Lorenzo Di Girolamo, anime fondatrici del progetto, si aggiungono infatti il basso di Enrico Tosti e la batteria di Andrea Daniele, aggiungendo una spinta in più e un’organicità tutta nuova ai brani, pur mantenendo completamente intatte la purezza e la sensazione di intimità che hanno da sempre contraddistinto i brani dei Six Impossible Things.

L’EP esplora tematiche legate all’isolamento, alla nostalgia e ai propri demoni interiori, narrate attraverso le sonorità sadcore del gruppo, che mischiano dream pop, emo e post-rock riuscendo a unire ritornelli accattivanti (Twenty Something) a brani ad alta intensità emotiva e sonora (What’s Left of Me) così come a momenti di riflessione che rallentano i giri del motore (Happy).

Il titolo dell’EP, “The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living”, è quello di un’opera del 1991 di Damien Hirst, artista inglese di spicco della generazione degli Young British Artists. L’opera consiste in uno squalo tigre preservato nella formaldeide esposto in una vasca con pareti di vetro. Come suggerisce il titolo stesso, lo squalo è allo stesso tempo incarnazione della vita e della morte in un modo che difficilmente si riesce ad afferrare fino a che non lo si vede con i propri occhi, immobile e sospeso nel suo contenitore, quasi a invitare lo spettatore a cedere all’impulso innato di vivere sotto una forma demoniaca e mortale.

Ascolta The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living:
https://open.spotify.com/album/1K8Ti5i7oUevIIyUk37sQ3?si=MG03xXnaTSmACrq3lO8sng

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