Come ogni giorno passo le mie giornate a cercare di cambiare il mondo, ora voglio parlarvi di Jo, una ragazza che
aveva bisogno di me.
Oggi ero in giro a farmi la mia passeggiata
giornaliera, ho visto uscire una ragazza da un
bar ed era molto arrabbiata, credevo avesse litigato con qualcuno.
Come succede ogni volta è scattato il mio
campanello d’allarme, allora ho capito che non
era solo per quello, mi sono fatto coraggio e sono andato da lei.
“Ciao, posso chiederti perché sei così arrabbiata?”
“Perché sono una calamita attira stronzi…”
“Non è vero, perché dici così? Ti va se ci sediamo qui così puoi raccontarmi cosa ti è successo?”
Vedo che sta decidendo se fidarsi o meno,
fortunatamente il mio modo di vestire non attira più così attenzione, anche se sono un alieno,
le persone sono talmente prese dalla loro sofferenza che non guardano il mio aspetto, anzi riescono a fidarsi di me e mi dicono i problemi che
li affliggono…
“Ok…sai due anni fa ho perso mio padre, aveva un carcinoma al terzo stadio…è stato ed è
ancora oggi molto difficile vivere…proseguire…senza di lui il mio percorso, lui
era la mia colonna portante, mi ha sempre protetto, come fossi un cristallo prezioso da custodire sotto una campana di vetro…ed è stato ancor più difficile imparare a cavarmela da sola,
superare tutto questo, senza un amico su cui
appoggiarti, in situazioni così dure hai bisogno
di qualcuno che ti capisca, che ti sostenga
ma…mi hanno abbandonata tutti dopo di lui…”
“Perché dici così?”
“Parlare di queste cose fa male, nessuno può
capire come ci si sente nemmeno se vorrebbe
immaginarlo.”
“Io ci sono, so che fa male, ma tenerle per te
fa ancora più male, ti logora dentro.”
“Immagino, probabilmente sono una persona
forte che con il tempo ha imparato a rialzarsi,
forse per questo non sono impazzita, non mi
sono data né alla droga, né ad altro, non ho mai pensato al suicidio per risolvere il mio conflitto.”
“Questo ti fa onore, sei davvero molto forte.”
“Dire che sono forte è decisamente esagerato.”
“Fidati non lo è. Non ti sei abbandonata a
niente che ti abbia portato su una brutta strada
e non è da tutti.”
“Tanti amici mi hanno abbandonata, trattato
male e giudicato ancor di più…ho lasciato l’università, non perché sono stata costretta da queste persone, di loro me ne sbattevo altamente.
Semplicemente sapevo che non era la mia strada e volevo trovarla da sola. Mi sono adattata a
tutto e alla fine non è valso a nulla…sola ero e
sola sono rimasta, non per colpa mia. Anzi molte volte mi sono chiesta il motivo del perché tutti mi allontanassero, a quanto pare è perché io
avevo idee diverse, non ero la solita capra ignorante.”
“Ascoltami, quelli che ti hanno abbandonato
non erano veri amici, altrimenti avrebbero agito
in maniera diversa…e si né è valsa la pena perché ti ha reso la persona che sei adesso, una ragazza con la testa sulle spalle, tuo padre sarà sicuramente fiero di te in questo momento.”
“Non mi vergogno delle mie brutte esperienze, sono mille volte più forte di prima. Vorrei
solo che le persone che mi hanno fato del male
prendessero coscienza del peso delle loro azioni. Quando andavo all’università mi prendevano
in giro per i miei vestiti, non avevo nessuno a
tenermi il posto all’università, gli chiederei il
perché ho attirato antipatia il primo giorno solo
salutando, come se avessi la rogna o altro dopo
due mesi di assenza dall’università non mi diedero nemmeno le condoglianze per la morte di
mio padre, ero costretta a tornare da sola da
Napoli in treno quasi alle sei perché se ne andavano senza aspettarmi. Un giorno su Facebook
mi scrissero in chat privata che ero “Na lot” e
non so nemmeno cosa significa ed era maggio,
ai tempi frequentavo ancora l’università. Non so
né come, né perché mi rivolsero queste cattiverie gratuite, a me…a me serviva solamente appoggio da tutti.”
“Semplicemente perché non erano le persone
adatte a darti il giusto appoggio.”
“Sai ho pensato sono sbagliata io o sono loro?
Ad oggi ancora non so cosa rispondere”
“Non sei tu.”
“La cosa che mi fa più rabbia e che qualsiasi
persona mi tradisce…non riesco a sentirmi a
mio agio, ho sempre paura di fare o dire la cosa
sbagliata.”
“Non lasciarti demoralizzare, sii sempre te
stessa, purtroppo la tua paura scaturisce dal fatto che hai avuto a che fare con persone che avevano scarsa autostima e quindi cercavano di ferire te per non sentirsi frustrati loro. Ascolta
come ti chiami?”
“Mi chiamo Jo, sai a me piace parlare tanto,
purtroppo è un mio difetto, mi piace raccontare
tutto di me, dal giorno della mia nascita fino ad
adesso, io non ho nessuna maschera, mi piace
mostrare le mie passioni, mi piacciono i cartoni
animati, le storie d’amore, fare degli edit delle
coppie delle fiction…odio la discoteca, odio bere
cocktail super alcolici e non m i piace parlare
sempre della stessa cosa…sono decisamente una
persona casa e lavoro, non avendo amici trascorro il sabato e la domenica a casa, anche se
molte volte mi viene il magone perché vorrei
poter uscire e divertirmi.”
“Allora Jo ascoltami abbi fiducia in te stessa,
non aver paura di esprimere quello che pensi,
anche se sbagli non succede nulla, ricorda che
sbagliare è umano. Non sentirti fuori luogo e
nel momento che ti senti di fare qualcosa fallo,
non permettere a nessuno di fermarti, se è quello che senti FALLO!!!”
“Hai ragione, vorrei frequentare qualcuno della mia età, ma purtroppo nessuno è rimasto al
mio fianco. Proprio per questo sono stanca, mi
hanno praticamente distrutta. Ad una mia amica feci un video per il suo compleanno, sai il
suo ringraziamento quale fu? Insulti perché mi
ero portata la madre dietro. In quel periodo
avevo ben altro per la testa, ma lei era più importante in quel momento…io sono stata troppo
buona, non avrei dovuto mostrarlo, anzi avrei
dovuto andarmene dalla festa…meritava una lezione, è stata infantile, non ha capito nulla di
me e adesso gli sbatterei questa verità in faccia.
Ho paura anche di soffrire per amore, non credo che riuscirei a sopportarlo.”
“Jo tu sei una brava ragazza, buttati tutto
questo dietro le spalle e guarda avanti. Tu meriti di meglio, meriti di essere guardata per come
sei. Cammina a testa alta piccola Jo se qualche
volta ti capita di sbagliare non importa, non fa
niente, ad una parola sbagliata si può rimediare, con gli errori s’impara. Guarda avanti al tuo
futuro, non aver paura di amare, anche l’amore
fa soffrire come ogni cosa, basta riuscire a rialzarsi sempre. Spero che il parlare con me ti abbia aiutato almeno un po’ e ricorda Jo sii sempre te stessa e vedrai che andrà tutto bene.”
“Hai ragione… si mi ha aiutato molto parlare
con te, a proposito come ti chiami?”
“Mi chiamo Skan6.”
“Allora grazie Skan6, di solito non mi fido
molto, ma tu mi hai ispirato fiducia. Grazie
davvero di cuore.”
“Grazie a te per esserti fidata di me.”
Mi allontanai e ritornai a casa mia, anche oggi la mia passeggiata a fatto si che aiutassi
un’altra persona.
Dopo un po’ di tempo Jo è tornata a credere in sé stessa ed ha trovato nuovi amici che l’apprezzano e la stimano per quello che è!!!
Skan6
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