Articolo di Giovanni Tommasini
https://giovannitommasiniscrittore.blogspot.com/2023/09/spot-esselunga-una-figlia-cha-fa-quel.html?m=1
Lo spot di Esselunga è triste e irreale, nella misura in cui i protagonisti vivono una realtà, ognuno la sua, che non è stata restituita onestamente alla figlia.
Rappresenta due “adulti” che non hanno dimostrato di mettere al centro della loro vita le loro responsabilità genitoriali.
Alla figlia non hanno spiegato che pur essendo finita la loro relazione, pur non essendo più una coppia, non è finita la loro scelta di essere genitori, il loro amore è finito, ma non lo è quello nei confronti di lei.
Avrebbe comprato due pesche.
Non si sarebbe fatta la fantasia grandiosa di poter riaprire il dialogo tra i genitori e poter tornare indietro per viverlo nuovamente e averli come precedentemente alla loro separazione vicino e nella stessa casa tutti assieme.
Non avrebbe detto una bugia al padre.
Se si fallisce come coppia e si hanno figli, la responsabilità genitoriale va sempre tenuta davanti a tutto.
I figli vanno cresciuti nella verità.
È loro diritto essere ben informati della realtà in cui vivono, per poter crescere sereni. “Il Papà e la Mamma rimangono, esistono sempre e comunque, anche se non stanno più assieme”.
Lei e la mamma avrebbero comprato due pesche.
Si vede una mamma che perde una figlia al supermercato, e la figlia che fantastica di essere lì anche con il padre, e pensa di comprare una pesca, non dire alla mamma il perché, dire al padre che l’ha comprata la mamma per lui.
Una bambina in comprensibile confusione, quella in cui vivono i due “adulti” che non hanno raccontato sinceramente la complessità della nuova realtà nella quale vive la figlia.
Per cui la figlia fa quel che può.
Si allontana dalla mamma per cercare qualcosa che possa realizzare la sua fantasia grandiosa di mettere ordine e realizzare le sue aspettative nei confronti di genitori mancanti dal punto di vista della onestà intellettuale nei confronti della figlia.
Fare ciò che non hanno fatto i genitori. Per la figlia.
Riproporre una realtà ordinata, veritiera, in cui la figlia possa crescere serenamente, senza pre occuparsi dei genitori e della loro vita e storia di coppia.
Lo spot di Esselunga è un cortometraggio fatto bene e molto educativo, può essere un ottimo spunto di riflessione per i genitori di figli separati che non accettano la fatica di vivere nella verità e sincerità.
Essere genitori è una scelta, si nasce figli non si diventa genitori naturalmente alla nascita dei figli.
Essere genitori si coltiva tutti i giorni, si cerca di imparare scegliendo cosa fare e non fare per i figli.
Frutto di impegno e di responsabilità, come lo stare assieme e lasciarsi, ma un figlio è una responsabilità che va assunta, con la consapevolezza che è un impegno duraturo nel tempo.
Dimenticarsene è colpevole, e può succedere che un figlio prenda la malsana iniziativa di fare da solo, e gestire adulti che non hanno ancora maturato l’ottica della prospettiva genitoriale, a prescindere dalle loro dinamiche e dal loro destino, felice o fallimentare, di coppia.