Oggi esce in digitale e in radio
“STREGA”,
nuovo singolo della band siciliana:
“Strega è la formula di una maledizione. La maledizione di rimanere vittime inermi
di un amore torbido, crudele e autolesionista.”
Online anche il videoclip:
“un omaggio alla “fotografia” barocca, un viaggio visivo che ci trasporta
in un mondo di simboli e allegorie.”
“STREGA” è il titolo del nuovo singolo dei Tintinnabula, da oggi in radio e disponibile in digitale. La band siciliana, formata da Nino Leone (voce), Gianni Giacalone (tastiere), Peppe Giacalone (basso) e Gaetano Denaro (batteria), fotografa così il brano: “Strega è la formula di una maledizione. La maledizione di rimanere vittime inermi di un amore torbido, crudele e autolesionista”. Lo stesso giorno sarà disponibile il videoclip, con la regia di Salvino Martinciglio: “un omaggio alla “fotografia” barocca, un viaggio visivo che ci trasporta in un mondo di simboli e allegorie.”
“STREGA” è un’opera visiva che sfida i confini della comprensione, offre un’esperienza intensa e profonda, un momento di restituzione per le anime sacrificate sull’altare dell’amore che troveranno la pace mediante l’umiliazione del corpo. Questo videoclip è un’immersione nell’arte barocca fatta di imitazione e finzione, giochi e contrasti di luce, amplificazioni mediante l’inserimento di elementi che destano sorpresa, una celebrazione del potere simbolico dell’immagine e della musica: “Il video è un racconto coinvolgente, un’ode al desiderio sommesso sotto l’influsso della “donna ammaliatrice” che elargisce incantesimi e rapisce il cuore degli attori – racconta il regista – La sua essenza è un monito sulla “vanitas,” concetto artistico che esprime la temporaneità e la futilità della vita e del piacere, così come nell’arte visiva della “natura morta.” Questo vuole essere una rappresentazione della precarietà dell’esistenza e del trascorrere inesorabile del tempo. In questo video, il tema della vanità è reso vivo attraverso una serie di simbolismi cristiani, come la carne maciullata in riferimento all’inesorabile mortalità del corpo e ai giorni della passione.
“La decollazione di San Giovanni Battista – prosegue – scena che rappresenta il desiderio di Erodiate per la testa del Santo sul vassoio d’argento, è un evento tragico e iconico che simboleggia la lotta tra la virtù e la tentazione. Il pesce, simbolo della sconfitta della morte associato a Cristo, diventa qui un simbolo del trionfo sulla morte e della resurrezione. L’uva, metafora del Figlio di Dio come la vite che dispensa grazia e salvezza, serve a sottolineare l’importanza della redenzione e della spiritualità. Il vino, come bevanda di salvezza e sangue del medesimo Salvatore per l’assoluzione dei peccati dell’anima unica via per la redenzione spirituale”.
Note biografiche: Tutto nasce nel 2002 dalla passione di 5 ragazzi (Nino Leone, Peppe Calandrino, Gianni Giacalone, Peppe Giacalone e Gaetano Denaro) di fare musica, di riuscire a trasmettere attraverso i propri testi e le proprie musiche sensazioni, emozioni e stati d’animo. Come tutte le rock band si approcciano prima ai grandi classici del rock, Led Zeppelin, Doors, ecc ma fin dall’inizio c’è la voglia di mettersi in gioco e far ascoltare le proprie idee, questa curiosità porterà nel 2003 alla produzione del loro primo album autoprodotto dal titolo “Le ossessioni”. Dopo questo primo progetto la band continua a partecipare a concorsi di prestigio riuscendo a riscuotere un certo successo, 2^ classificati Sanremo Rock, Area Sanremo e Premio discografia al Tour Music Fest, consegnato direttamente dal maestro Mogol, il quale si è complimentato per l’originalità del brano. Grazie a questo premio i Tintinnabula riescono a far uscire il loro primo EP distribuito dall’etichetta discografica C.N.I., dal titolo “Re Mida”. Il 15 giugno 2017 esce il loro primo album dal titolo “Mamacita” che si avvale anche della collaborazione del maestro “Don Backy” che ha deciso di reinterpretare insieme alla band un suo grande classico “L’immensità” (Guarda video) interamente riarrangiato in chiave rock dalla band, collaborazione che ha portato anche alla realizzazione di un videoclip girato insieme al Don. Un’altra collaborazione è nata con Francesco Benigno noto attore siciliano protagonista di film cult come “Mery per sempre”, “Ragazzi fuori”, che si è prestato come protagonista del videoclip del singolo estratto dall’album “Mamacita” dal titolo “La voce del padrone” (Guarda video), brano il quale è risultato fra i vincitori del concorso nazionale “Musica contro le mafie” tenutosi a Cosenza il 15 e 16 dicembre 2017. Il 17 maggio 2019 esce il singolo dal titolo “Sottovoce” con relativo videoclip (guarda video). Il 5 febbraio 2021 esce l’ultimo singolo dal titolo “Mangiafuoco”. Nel videoclip (guarda video) viene raffigurato il celebre personaggio Mangiafuoco come capro espiatorio di tutti i mali, è quanto di peggio l’essere umano possa mettere in pratica, il suo compito è quello di attirare a sè le sue vittime con un sorriso una carezza per poi fagocitarle in quell’antro scuro che la sua anima nasconde.
A distanza di due anni sta per iniziare un nuovo capitolo ricco di novità per i Tintinnabula. Un nuovo video è alle porte e presenterà il nuovo singolo “Strega”, che non avrà la partecipazione del nostro storico e indimenticabile chitarrista Peppe Calandrino, che ha comunque partecipato a quest’ultimo brnao, che dopo 18 anni lascia il carrozzone dei Tintinnabula per intraprendere nuove avventure.
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Instagram: instagram.com/tintinnabulaofficial/
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