Terra!! di Stefano Benni.
L’ecologia prima che diventasse di moda
di Giuseppe Tramontano

2156, la Terra dorme sepolta da una coltre di ghiaccio, dopo che l’umanità si è combattuta in tre guerre mondiali consecutive,costringendosi a vivere sottoterra, dividendosi in tre grandi coalizioni: la federazione sino-europea, con gravi problemi di approvvigionamento energetico,l’impero militare giapponese, sempre a corto di spazio e la ricchissima unione degli sceicchi amerorussi.
Dallo spazio più profondo arriva il messaggio di uno strambo cacciatore di comete che dice di aver trovato per caso, un pianeta con le stesse caratteristiche della terra primigenia.
Immediatamente le tre federazioni rivali organizzano, ognuna per proprio conto, con la speranza di beffare le altre due, tutte accomunate dalle peggiori intenzioni sull’uso da fare del nuovo pianeta,una spedizione di ricerca.
Nel frattempo in Perù un geniale quanto drogato bimbo prodigio, un super computer e un vecchio saggio cinese cercano di svelare lo strano mistero di alcune potentissime onde energetiche provenienti dai meandri dell’antica terra degli Inca.
Terra!! è un libro che Stefano Benni ha scritto in tempi “non sospetti”,in cui alla tematica della guerra fredda, allora ancora attuale si aggiunge quella“ambientalista”.
Nel 1983 Benni parla ad un futuro allora ancora remoto, oggi a noi più vicino, sempre e comunque attuale.
Tre decenni abbondanti prima di Greta Thunberg il nostro ci parla di sfruttamento indiscriminato delle risorse terrestri da parte dell’uomo, dell’inquinamento, ci descrive la Terra come un ghiacciolo circondato da una fitta nube di rifiuti spaziali,poco più di una pattumiera.
Ma Benni è anche di più, è anche una risata amara, un tratto caricaturale di quell’essere buffo e tronfio che è l’uomo, piccolo e ridicolo puntino di fronte allo scorrere dell’universo.
Il suo caleidoscopio di personaggi traccia figure gustose, divertenti e realistiche allo stesso tempo: dal pirata burbero ma buono, il cui corpo è composto in buona parte da parti metalliche, a Pi-greco, topo filosofo, agli annoiati sceicchi amerorussi; un universo in continuo movimento, una galleria di capitani Acab, ognuno alla ricerca del proprio Moby dick.
Ma, nella loro diversità, tutti questi personaggi sembrano anche formare un coro, un coro da tragedia greca, il coro di un’umanità folle che ha votato se stessa all’esilio dalla sua amata Terra.

 

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