Articolo di Carla Murialdo
Ho riletto con piacere l’ennesima avventura dell’ispettore Lynley e di Barbara Havers, che in quest’ultima avventura diventa protagonista. Ambientato in Italia, precisamente a Lucca, descrive in modo particolare la città e vizi e virtù degli italiani. Durante un soggiorno in Italia viene rapita una bambina, amica di Barbara. Violando tutti i divieti vola in Italia per indagare e qui escono fuori i limiti linguistici; lei non parla italiano ma neanche l”ispettore incaricato del caso brilla come interprete ed alla fine arriva l’ispettore e la verità viene a galla. Ma la cosa che di più l’autrice ci fa pesare è come vengono svolte le indagini. Il questore che, in contraddizione con il sottoposto, trova un colpevole ideale in un senza fissa dimora, tralasciando la verità. Il libro è stato scritto negli anni del caso Meredith a Perugia e i nostri connazionali non hanno fatto bella figura. Questo è come ci vedono all’estero e non ne usciamo molto bene.
Quando il professor Azhar torna a casa e scopre che la figlia di nove anni è scomparsa insieme a quasi tutte le sue cose, non può che bussare disperato alla porta accanto e chiedere aiuto alla sua vicina e amica, il sergente Barbara Havers. Presto si scopre che a portar via la bambina è stata la madre, trasferitasi in Italia, a Lucca, per seguire il suo nuovo amore. In bilico tra i sentimenti e la ragione, Barbara si impegna a indagare ufficiosamente sul caso, ritrovandosi presto nei guai con i superiori a causa delle ingiustificate assenze dal lavoro. Qualche mese dopo, però, la bambina sparisce davvero da un mercato della città, e sul caso si accendono i riflettori dei media. Viene chiamata in causa Scotland Yard, e a indagare sul probabile rapimento della piccola è Thomas Lynley, mentore e superiore di Barbara. La Havers, dal canto suo, in questa vicenda sta mettendo a rischio la propria carriera, e forse molto di più: che cosa nasconde Azhar dietro l’immagine del padre affranto? Insieme a un ostinato ispettore italiano, Lynley e la Havers devono affrontare una situazione delicatissima, in cui si mescolano questioni razziali, difficoltà linguistiche e pregiudizi culturali, che si complica ulteriormente quando al mistero sul rapimento si aggiunge quello della morte della madre della bambina…