Una finestra sul mondo

 

 

A cura di Roberto Pestarino

 

 

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Oggi abbiamo una foto di Benedetta da gustare e commentare.

 

Diciamo subito che è una foto molto complessa da studiare perché ricca di elementi diversi tra loro, più piani e elementi importanti.

 

Tentiamo un elenco per metter ordine:

 

1 se c’è l’arco di Costantino, le due fiancate in pietra son del Colosseo sperando di non sbagliare                                                                                                                      clamorosamente.

2 la zona calpestabile a semiluna che già da sola è in grado di rappresentare una campionatura di vita umana.

3 Da un lato l’arco e al suo estremo una chiesa di cui non ricordo il nome

4 In mezzo la sottile divisione di intersezioni calpestabili e bordature, una serie di verde reso geometrico da vari strutture e confini.

5 una ampia porzione di cielo con striscia nuvolosa e sole.

 

Le due fiancate in roccia:

 

Creano una incorniciatura e una apertura su un mondo da guardare estremamente forte, senza queste la foto perderebbe quasi tutta la sua forza.  Il riuscire a incorniciare naturalmente una porzione è una tecnica fotografica assai funzionante.

A discapito di esse , essendo prive di proporzioni simmetriche , l’occhio tende a guardare subito la più imponente di DX.

 

Inoltre agli angoli ci son aree vignettate e in una foto del genere non dovrebbero esserci.

L’apertura sulla vita romana è interessante, anche se la distribuzione delle persone, intesa come formazione di insiemi o punti caotici è piuttosto povera, per il semplice fatto che non esiste un discorso accattivante.  Occorre notare bene che cercare di dar un senso compiuto in una fotografia ad un ammasso di persone è estremamente difficile. Io credo di essermi avvicinato a questo risultato in tre foto su 11 anni di caccia fotografica.

 

L’arco e la chiesa: son due elementi che insieme bilanciano la visione dalla finestra, qui occorreva esser un po’ più curati; cioè l’arco non è collegato alla cornice in pietra, questo spinge ulteriormente a dar far crescere la sbialnciatura a destra.

 

Tutto il gioco di intersezioni e camminamenti è ben reso.

Altro elemento importante è il cielo, qui occupa quasi la metà dell’ intera foto, un po’ troppo se l’obiettivo era riprendere il terreno.  Estremamente riuscito bene il contatto tra la punta dell’albero e le nuvole così come lo sfioro della croce. La forma e la disposizione delle nuvole crea un ottimo ritorno verso la prima colonna a SX

Rimane sempre valido il discorso che il cielo è troppo abbondante a prescindere dalle intenzioni visto che nella parte alla appare il disco solare e questo non è mai un bene per la foto.

Infatti la eccessiva luce in alto a spinto ad aprire molto le ombre producendo un calo dei contrasti ovunque specie in cielo. E’ una elaborazione successiva allo scatto forse prodotta in automatico. Fermo restante che non credo fosse necessario rivelare tutti i dettagli oscurati da un sole.

Nel complesso la foto è piacevole resa interessante dalla cornice e scia di nuvole, che sia stata fatta “al volo” è evidente, ma lo stesso mi ha fatto ragionare su molti aspetti. Pertanto ha almeno per me elementi interessanti, andavano selezionati e curati , ma del resto parlare col senno di poi è facile.