Di Francesco Montaldo
Strade illuminate e deserte
Lunghe, infinite
Immobili negli anni andati
Riempiono i vuoti
e stemperano l’ansia
Di amori perduti
non afferrati
Di quelli non capiti
Confusi…
E l’amore nuovo è dietro l’angolo
Che attraversa il tempo
su di un filo sottile
Che attende paziente
l’ennesima coincidenza
Che scoppia nell’estate rovente
Nella città deserta
Nel silenzio di palazzi vuoti
L’amore inaspettato
Quello del tempo che corre veloce
ma sembra fermo
Dell’odore che si appiccica addosso e non va via
Di corpi nudi e avvinghiati
Assonnati, increduli
Di sorrisi che iniziano il giorno
e finiscono di notte
Che camminano senza una meta
Ridendo senza un apparente motivo