La paella valenciana è da più parti riconosciuta come l’originale, sulla cui ricetta base si innestarono poi tutte le successive varianti. Il nome di questo piatto deriva dallo strumento usato per la cottura, la paella appunto: procuratevene dunque una MOOOOOLTO larga ed a due manici, che servirà anche a presentare il piatto in tavola: l’ideale sarebbe trovarne una di ferro, ma tant’è.
Si tratta di un piatto povero generato dalla classica cucina di recupero, dunque gli ingredienti sono piuttosto basic: pollo, coniglio verdure e brodo vegetale, modificabili in tanti modi quanti la vostra fantasia saprà inventarne. Ecco i nostri soliti 7 passi (perché 7? Scusate, che squadra avete detto di tifare?).
Step 1: preparate un brodo vegetale lasciando bollire da acqua FREDDA una grossa patata, una carota, due pomodorini, mezza cipolla piccola, un po’ di prezzemolo fresco; un litro e mezzo basterà. Tenete da parte le verdure cotte che in cucina non si butta via niente, e frullandole ci farete un ottimo passato di verdure domani.
Step 2: in una tazza di questo brodo stemperate dello zafferano preferibilmente in pistilli.
Step 3: mettete in padella un filo d’olio, scaldatelo e cominciate a rosolare un po’ di polpa di coniglio e delle coscette (aka fusilli) di pollo a fiamma alta. Lasciate che rosolino bene e sviluppino un’appetitosa crosticina, che i fighi vi diranno essere sviluppata da reazione di Maillard.
Step 4: allargate la carne verso il bordo esterno della padella e mettete al centro un paio di manciate di peperoni, fagiolini e pomodori a tocchetti, rigirandoli per una decina di minuti.
Step 5: versate il riso crudo in padella (se lo trovate, tre etti di Vialone nano is the way) e tostatelo per un minuto abbondante mescolando il tutto, poi aggiungete un bicchiere di vino bianco secco (mia licenza) e sfumate, poi giù tutto il brodo, anche quello con lo zafferano dentro.
Step 6: fiamma al minimo e giù di cottura SENZA GIRARE NULLA per una mezz’oretta. Poi spegnere, coprire e lasciare riposare un quarto d’ora.
Step 7: rimescolare il tutto grattando la crosticina che si sarà creata sul fondo, portare in tavola e gustare #finoallafine, possibilmente con un ottimo rosso giovane (io uso il Cerasuolo). Se la Juve ha vinto, finite la cena con due biscottini ed un buon passito, altrimenti ritengo avrete lo stomaco chiuso, ergo a nanna ed alla prossima J.
(Max)